IL SISTEMA SOLARE

IL SISTEMA SOLARE

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Il sistema solare è un sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti mantenuti in orbita dalla forza gravitazionale del Sole; ha un diametro di circa 120-130 au - 0,0019 anni luce, inteso come la zona dello spazio che è sottoposta al vento solare, tralasciando l'immensa zona sottoposta alla sola gravità solare. È situato nel braccio di Orione della Via Lattea e orbita attorno al centro galattico a una distanza di circa 26700 anni luce e una velocità di 230 km/s; si stima che il sistema solare impieghi circa 225-250 milioni di anni per completare un giro attorno al centro galattico.

STRUTTURA DEL SISTEMA SOLARE

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Il principale corpo celeste del sistema solare è il Sole, una stella della sequenza principale di classe spettrale G2 V (nana gialla), contenente il 99,86% di tutta la massa conosciuta nel sistema solare. Giove e Saturno, i due pianeti più massicci che orbitano attorno al Sole, costituiscono più del 90% della massa restante. La maggior parte dei grandi oggetti in orbita intorno al Sole si trova in un piano chiamato eclittica. Tipicamente, il piano di orbita dei pianeti è molto vicino a quello dell'eclittica mentre le comete e gli oggetti della cintura di Kuiper hanno un angolo significativamente maggiore rispetto ad esso.Tutti i pianeti e la maggior parte degli altri oggetti orbitano intorno al Sole in senso antiorario dal punto di vista di un osservatore situato al di sopra del polo nord solare. Certi oggetti orbitano in un senso orario, come la cometa di Halley.Le traiettorie degli oggetti che gravitano intorno al sole seguono le leggi di Keplero. Sono approssimativamente delle ellissi di cui uno dei fuochi è il Sole. Le orbite dei pianeti sono quasi circolari mentre quelle dei corpi più piccoli presentano una maggiore eccentricità e possono risultare molto ellittiche.La distanza di un corpo dal Sole varia durante la sua rivoluzione. Il punto più vicino al sole dell'orbita di un corpo si chiama perielio, mentre il più lontano è l'afelio.Il sistema solare è convenzionalmente diviso in due zone: il sistema solare interno include i quattro pianeti rocciosi e la cintura di asteroidi, il resto viene considerato sistema solare esterno.La maggioranza dei pianeti del sistema solare possiede dei corpi in rotazione intorno ad essi, chiamati satelliti naturali o lune. I quattro pianeti più grandi hanno anche degli anelli planetari.

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SISTEMA SOLARE INTERNO

SISTEMA SOLARE INTERNO

E' la parte interna del Sistema solare, cioè lo spazio che va dal Sole alla fascia principale.

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Esso è costituito, oltre che dal Sole, dai quattro pianeti terrestri: Mercurio, Venere, la Terra con la Luna e Marte, con i suoi due piccoli satelliti Fobos e Deimos. Si tratta di corpi composti per lo più di silicati nella crosta e metalli nel nucleo, hanno al massimo un paio di satelliti naturali, nessun anello planetario e sono compresi in una regione il cui diametro è inferiore alla distanza tra Giove e Saturno.

MERCURIO

MERCURIO

Mercurio è il primo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più interno del nostro sistema planetario. È il più piccolo e la sua orbita è anche la più eccentrica, ovvero la meno circolare, degli otto pianeti.

VENERE

VENERE

Venere è il secondo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole con un'orbita quasi circolare che lo porta a compiere una rivoluzione in 225 giorni terrestri. Prende il nome dalla dea romana dell'amore e della bellezza.

TERRA

TERRA

La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole ed è il più grande tra i pianeti terrestri del sistema solare, per massa e per dimensioni. Sulla sua superficie, si trova acqua, presente in tutti e tre gli stati di aggregazione (solido, liquido e gassoso) e un'atmosfera composta in prevalenza da azoto e ossigeno che, insieme al campo magnetico che avvolge il pianeta, ne protegge la biosfera dai raggi cosmici e dalle radiazioni solari

MARTE

MARTE

Marte è il quarto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole; è visibile a occhio nudo ed è l'ultimo dei pianeti di tipo terrestre dopo Mercurio, Venere e la Terra (1,52 UA di distanza dal Sole). Chiamato pianeta rosso per via del suo colore caratteristico causato dalla grande quantità di ossido di ferro che lo ricopre, Marte prende il nome dall'omonima divinità della mitologia romana.

SISTEMA SOLARE ESTERNO

SISTEMA SOLARE ESTERNO

Il sistema solare esterno è la parte del sistema solare che va da oltre 5 UA di distanza dal Sole, ovvero da oltre la fascia principale degli asteroidi, alla nube di Oort.

GIOVE

GIOVE

Giove è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a due volte e mezzo la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme. È classificato, al pari di Saturno, Urano e Nettuno, come gigante gassoso.

SATURNO

SATURNO

Saturno è il sesto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il secondo pianeta più massiccio, dopo Giove. Rispetto alla Terra, ha un raggio medio 9,48 volte maggiore e una massa 95 volte superiore. Saturno è classificato come gigante gassoso, insieme a Giove, Urano e Nettuno, ed è composto per il 95% da idrogeno e per il 3% da elio

URANO

URANO

Urano è il settimo pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole, il terzo per diametro e il quarto per massa. Porta il nome del dio greco del cielo Urano, padre di Crono (Saturno) e nonno di Zeus (Giove).

NETTUNO

NETTUNO

Nettuno è l'ottavo e più lontano pianeta del Sistema solare partendo dal Sole. Si tratta del quarto pianeta più grande, considerando il suo diametro, e il terzo se si considera la sua massa. Nettuno ha 17 volte la massa della Terra ed è leggermente più massiccio del suo quasi-gemello Urano, la cui massa è uguale a 15 masse terrestri, ma è meno denso rispetto a Nettuno. Il nome del pianeta è dedicato al dio romano del mare (Nettuno)

SOLE

CORPI MINORI DEL SISTEMA SOLARE

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Un corpo minore del sistema solare è generalmente un corpo celeste di secondaria rilevanza rispetto ai più notevoli pianeti, pianeti nani, o il Sole stesso. Il concetto di corpo minore si applica solo agli oggetti in orbita attorno al Sole, e non ai satelliti dei pianeti.A questa categoria di oggetti celesti appartengono principalmente le comete, gli asteroidi, gli oggetti transnettuniani e altri piccoli oggetti come i meteoroidi.

COMETE

COMETE

Una cometa è un corpo celeste relativamente piccolo, simile a un asteroide composto da gas ghiacciati (acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica), frammenti di rocce e metalli.

ASTEROIDI

ASTEROIDI

Un asteroide è un piccolo corpo celeste simile per composizione a un pianeta terrestre, generalmente privo di una forma sferica, di solito con un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni, giacché tecnicamente anche i corpi particolarmente massicci recentemente scoperti nel Sistema solare esterno sono da considerarsi tali.

METEORITI

METEORITI

Frammento di corpo celeste di varie dimensioni vagante nello spazio che, entrato negli strati alti dell'atmosfera, si disintegra per l'elevata temperatura provocata dall'attrito oppure si frantuma precipitando a terra con una scia luminosa

FORMAZIONE ED EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOLARE

FORMAZIONE ED EVOLUZIONE DEL SISTEMA SOLARE

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Le ipotesi riguardanti la formazione e l'evoluzione del Sistema Solare sono varie e investono numerose discipline scientifiche, dall'astronomia alla fisica, alla geologia. Molte nei secoli sono state le teorie proposte per l'origine del sistema solare, è tuttavia dal XVIII secolo che iniziano a prendere forma le teorie moderne. L'inizio dell'era spaziale, le immagini di altri pianeti del sistema solare, i progressi nella fisica nucleare e nell'astrofisica hanno contribuito a modellare le attuali teorie sull'origine e sul destino del sistema solare.

TEORIA NEBULARE

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L'ipotesi sull'origine del sistema solare che attualmente gode di maggior credito è quella cosiddetta nebulare, proposta inizialmente da Immanuel Kant nel 1755 e indipendentemente da Pierre-Simon Laplace. La teoria nebulare afferma che il sistema solare abbia avuto origine da un collasso gravitazionale di una nube gassosa. Si calcola che la nebulosa avesse un diametro di circa 100 au e una massa circa 2-3 volte quella del Sole. Si ipotizza inoltre che una forza interferente (probabilmente una vicina supernova) abbia compresso la nebulosa spingendo materia verso il suo interno e innescandone il collasso. Durante il collasso la nebulosa ha iniziato a ruotare più rapidamente (secondo la legge di conservazione del momento angolare) e a riscaldarsi. Col procedere dell'azione della gravità, della pressione, dei campi magnetici e della rotazione la nebulosa si sarebbe appiattita in un disco protoplanetario con una protostella al suo centro in via di contrazione.La teoria prosegue ipotizzando che da questa nube di gas e polveri si formarono i diversi pianeti. Si stima che il sistema solare interno fosse talmente caldo da impedire la condensazione di molecole volatili quali acqua e metano. Vi si formarono pertanto dei planetesimi relativamente piccoli (fino allo 0,6% della massa del disco) e formati principalmente da composti ad alto punto di fusione, quali silicati e metalli[senza fonte]. Questi corpi rocciosi si sono evoluti successivamente nei pianeti di tipo terrestre. Più esternamente, oltre la frost line, si svilupparono invece i giganti gassosi Giove e Saturno, mentre Urano e Nettuno catturarono meno gas e si condensarono attorno a nuclei di ghiaccio.

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EVOLUZIONE SUCCESSIVA

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Fino alla fine del XX secolo si è pensato che i pianeti occupino oggi orbite simili e vicine a quelle che avevano in origine; questa visione è andata cambiando radicalmente in tempi recenti e si pensa che l'aspetto del sistema solare alle sue origini fosse molto diverso da quello attuale.Si ipotizza oggi che i corpi presenti nel sistema solare interno alla fascia degli asteroidi con massa non inferiore a quella di Mercurio fossero cinque (e non gli attuali quattro), che il sistema solare esterno fosse più compatto di com'è oggi e che la fascia di Kuiper occupasse un'orbita più distante dell'attuale.Gli impatti tra corpi celesti, ancorché rari sulla scala dei tempi della vita umana, sono considerati una parte essenziale dello sviluppo e dell'evoluzione del sistema solare. Oltre all'impatto da cui si ipotizza abbia avuto origine la Luna terrestre, anche il sistema Plutone-Caronte si pensa derivi da un impatto tra oggetti della fascia di Kuiper.

LEGGI DEL MOTO PLANETARIO

LEGGI DEL MOTO PLANETARIO

LEGGI DI KEPLERO

LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

La legge formulata da Newton afferma che due corpi dotati di massa si attraggono con una forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza che li separa.