LA DIVINA COMMEDIA

LA DIVINA COMMEDIA

INFERNO

INFERNO

Cresto da Dio dopo la ribellione di Lucifero. L'Inferno durera
eternamente perchè è luogo di condanna definitiva, riservata a
coloro che peccarono senza
mai pentirsi.

L'Inferno è suddiviso in tre zone:
Antinferono
Alto Inferno
Basso Inferno

Dopo aver superato l'Antinferno dove sono puniti gli ignavi, e il Limbo (1° cerchio), dove si trovano le anime dei non battezzati e dei pagani virtuosi, si entra nell'inferno vero e proprio. Nell'Alto Inferno sono puniti gli incontinenti, nel Basso Inferno i violenti. Nel nono cerchio sono puniti i traditori. Nel punto più basso si trova Lucifero.

PURGATORIO

PURGATORIO

Il Purgatorio non ha sempre fatto parte dell’immaginario e della teologia della cristianità. Il Purgatorio fu riconosciuto come argomento di fede solo nel Concilio di Lione del 1274.

Il Purgatorio dantesco è diviso in : Antipurgatorio Purgatorio Paradiso terrestre.

La struttura del Purgatorio segue la classificazione tomistica dei vizi dell'amore mal diretto, e non fa più riferimento a singole colpe

PARADISO

PARADISO

Il Paradiso dantesco è costituito da 9 Cieli concentrici e rotanti attorno alla Terra con un movimento che aumenta di intensità dal primo all’ultimo ( ognuno associato a un corpo celeste e a un livello di beatitudine crescente). Oltre i Cieli c’è l’Empireo, cielo di luce e immobile, sede di Dio e dei Beati, disposti in una Candida Rosa.

PARADISO

Dante Alighieri

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Dante Alighieri è uno dei grandi poeti del nostro Paese, e viene considerato una delle tre corone della letteratura italiana insieme a Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, è nato a Firenze nel 1265 ed è morto a Ravenna nel 1321. Dante Alighieri, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana e mondiale, è noto principalmente per tre opere fondamentali: "La Divina Commedia", "La Vita Nuova" e "Convivio".

La Divina Commedia

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La Comedìa, o Commedia, conosciuta soprattutto come Divina Commedia, è un poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri, scritto in terzine incatenate di endecasillabi (poi chiamate per antonomasia terzine dantesche) in lingua volgare fiorentina.Il titolo originale, con cui lo stesso autore designa il suo poema, fu Comedia  e così è intitolata anche l'editio princeps del 1472. L'aggettivo «Divina» le fu attribuito dal Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Ma è nella prestigiosa edizione giolitina, a cura di Ludovico Dolce e stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari nel 1555, che la Commedia di Dante viene per la prima volta intitolata come da allora fu sempre conosciuta, ovvero "La Divina Comedia".Composta secondo i critici tra il 1304/07 e il 1321, anni del suo esilio in Lunigiana e Romagna, la Commedia è il capolavoro di Dante ed è universalmente ritenuta una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi, nonché una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale, tanto da essere conosciuta e studiata in tutto il mondo. Il poema è diviso in tre parti, chiamate «cantiche» (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali composta da 33 canti (tranne l'Inferno, che contiene un ulteriore canto proemiale) formati da un numero variabile di versi, fra 115 e 160, strutturati in terzine. Il poeta narra di un viaggio immaginario, ovvero di un Itinerarium mentis in Deum, attraverso i tre regni ultraterreni che lo condurrà fino alla visione della Trinità. La sua rappresentazione immaginaria e allegorica dell'oltretomba cristiano è un culmine della visione medievale del mondo sviluppatasi nella Chiesa cattolica. È stato notato come tutte e tre le cantiche terminino con la parola «stelle» (Inferno: "E quindi uscimmo a riveder le stelle"; Purgatorio: "Puro e disposto a salir a le stelle"; Paradiso: "L'amor che move il sole e l'altre stelle").

L'origine

Le zone

Le punizioni

INFERNO

L'origine

Le zone

Le punizioni

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