STRATI INTONACO

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1) rinzaffo (abbozzo)

ha il compito di ponte di adesione tra il corpo d'intonaco e la muratura. Dopo aver inumidito opportunamente il muro, vien eseguito questo primo strato, adoperando malta molto fluida gettata con violenza con la cazzuola, con il solo movimento del polso. Il rinzaffo viene applicato in maniera non uniforme fino al rivestimento dell'80% circa della muratura, ed ha lo spessore di qualche millimetro: con la sua granulometria grossolana crea delle zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra i vari strati dell'intonaco, il rinzaffo è quello che presenta le più elevate resistenze a sollecitazioni fisiche

Il primo strato a contatto con la muratura è denominato rinzaffo o anche intonaco di fondo e funge da adesione con la muratura. Viene applicato in maniera non uniforme: la sua granulometria grossolana crea delle zone ruvide che serviranno da aggrappante per gli strati successivi. Tra gli strati intonaco, il rinzaffo è quello che presenta la maggiore resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

2) arriccio (intonaco rustico)

ha una granulometria media (circa 1,5 millimetri di diametro massimo) e viene applicato in spessori che variano da 1,5 a 2 centimetri, rivestendo così il ruolo di vero e proprio scheletro di tutto il sistema intonaco. Il suo principale compito è di uniformare la superficie delle murature, andando ad eliminare tutti gli eventuali difetti di planarità e verticalità, e, dato lo spessore, di barriera protettiva nonché di struttura portante per gli strati successivi (intonaco di finitura o sistema collante-piastrella). Talvolta, per alcuni ambienti, come scantinati e garage, l'arriccio costituisce l’intonaco finito dello stato grezzo o rustico

Il secondo strato è definito arriccio o intonaco rustico, ha una granulometria media (circa 1,5 mm di diametro massimo) e viene applicato in spessori che variano da 1,5 a 2 cm, assumendo così il compito di vero e proprio scheletro di tutto il sistema intonaco.

Il suo principale ruolo è di uniformare la superficie delle murature, andando a eliminare tutti gli eventuali difetti di planarità e verticalità, e dato lo spessore, fa da barriera protettiva e struttura portante.

3) strato di finitura (intonaco civile)

Intonachino

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Intonaco a calce

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Stabilitura

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Stabilitura fibrorinforzata

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Scagliola

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Da catalogare

Costituito il più delle volte da malta a base di grassello di calce e sabbia fine per rendere la superficie liscia e omogenea, può inoltre essere rifinito a piacere con tinteggiature o decorazioni a stampo. La stabilitura può raggiungere uno spessore di mezzo centimetro, anche se di solito è inferiore, soprattutto se si impiega una malta ricca di calce

Essa si compone di calce nella veste di collante e di inerte di granulometria minima, atti a dare consistenza e lavorabilità al composto

(la sua applicazione è generalmente definita stabilitura) ha generalmente due funzioni: proteggere l'intonaco e renderlo esteticamente gradevole. Ha una granulometria fine, di diametro massimo inferiore agli 800 micron, ed il suo spessore di applicazione è inferiore ai 3 millimetri. Nell'antichità quest'ultimo strato era solitamente realizzato con colorante, acqua e calce, mentre oggi vi sono numerose tipologie di pitture ed intonaci protettivi già rifiniti.

Lavorazione

Preparazione della stabilitura in un contenitore adeguato all’uso.

Stesura dell’impasto con l’utilizzo di cazzuola e spatole di acciaio comunemente dette “americane”.

Passato poco tempo dalla stesura – alcuni minuti o più a seconda del clima e della capacità assorbente della parete – si passa con una spugna bagnata tutta la superficie, in modo da cancellare le creste delle passate di spatola e ottenere un risultato omogeneo e di qualità

Lo strato è costituito da grassello di calce miscelato con inerti silicei fini, come sabbia di fiume lavata nella proporzione di 2/5 di calce e 3/5 di sabbia. Si applica utilizzando spatole di acciaio rigide, la stabilitura asciuga in pochi minuti, dopo averne applicate almeno due mani si passa un frattazzo di spugna bagnato dacqua per cancellare i segni delle spatolate. Ha proprietà traspiranti non trattiene lumidità, per la presenza di pori che consentono il passaggio delle molecole dacqua. La traspirabilità verrebbe compromessa dalla miscelatura con cemento. Qualora alle sabbie silicee con inerti si sostituiscano aggregati granulari di origine calcarea cosiddetta polvere di marmo, anziché di intonachino si parla più propriamente di intonaco a stucco, con analoghe caratteristiche di traspirabilità

In edilizia, pertanto, essa viene utilizzata ai fini della realizzazione delle rifiniture simmetriche non solo di intonaci interni, ma anche di intonaci relativi a superfici interne in cui non è stato effettuato il rinzaffo. Il rinzaffo è costituito dalla prima mano di malta, la quale serve a conferire ruvidità alla superficie di fondo. La scagliola è utilizzata, inoltre, per realizzare stucchi artistici e cornici

Costo

Materiale

Il materiale ha un prezzo contenuto che si aggira sui 3-5 euro a sacco mediamente e, poiché la sua applicazione non supera i pochi millimetri di spessore, con un singolo sacco si possono coprire all’incirca 8 metri quadrati

Posa in opera

Infine, anche la posa in opera è competitiva, soprattutto per lavori importanti e affidandosi a specialisti avvezzi a fare questo lavoro con grande frequenza. Due mani di malta fine con spugnatura finale per ottenere un risultato a regola d’arte possono costare circa 6-10 euro a metro quadrato.