Arte bizantina
Opere
Ravenna
CARATTERI ARTE RAVENNATE (inizi del V fino alla seconda metà del VI secolo)
La città si arricchisce di nuovi edifici
Gli interni rivestiti in mosaici con gusto bizantino
Molti colori vivaci e tanto oro portano a sentirsi in un ambiente trascendente
Ricchezza di luce e colore tende a annullare il volume e lo spazio
E’ lo spirito non a materia che deve essere risaltato
CARATTERISTICHE TIPICHE DELL’ ARCHITETTURA RAVENNATE
- preferibilmente a pianta centrale (quadrata o ottagonale)
- Copertura a cupola emisferica
- Il punto di riferimento della chiesa bizantina non è l’altare, ma lo stesso spazio che avvolge il fedele come in una
dimensione divina e senza un centro d’attenzione privilegiato.
LE FORME E I SIMBOLI DELL’ ARCHIETTURA RAVENNATE
- OTTAGONO = mediazione tra quadrato (Terra, uomo, imperfezione, base della cupola) e cerchio (Dio,
perfezione, cielo e la cupola che la rappresenta)
- OTTO = 7 (la creazione) + 1 (Dio)
- OTTO rovesciato significa infinito
- OTTO è la nota musicale che riproduce quella iniziale di una scala nella cetra a 8 corde
- OTTO è il sesto numero della serie di FIBONACCI
- OTTO è il simbolo della stella polare e della rosa dei venti.
Periodi arte bizantina
Primo periodo
- Si esprimono attraverso i mosaici
- Realistici con sfondo azzurro prima
Secondo periodo
- Diventano successivamente più rigidi e convenzionali
- Piatti e frontali
- Lo sfondo diventerà d’oro, per dar il senso di uno spazio ultraterreno
- Non interessa più creare immagini vere e ambienti reali
- Nuovi simboli del potere spirituale e terreno che verranno disegnati, non più come uomini comuni, sono:
Cristo
Madonna
Imperatore e i dignitari
Ultimo periodo
- Progressiva idealizzazione delle immagini e dello spazio, dovuta alle icone orientali (divinità appare eterna,
solenne e immutabile)
- Le figure sono fisse, frontali, rigide (caratteristiche divine)
- I colori splendono con lo sfondo oro e creano un’atmosfera irreale
Periodo imperiale
Mausoleo di Galla Placida
MAUSOLEO
- monumento sepolcrale, in genere grandioso e solenne.
- risale alla prima metà del V secolo (è circa un secolo più antica di San Vitale),
- sembra sia stata voluta da Galla Placidia (imperatrice romana, figlia dell’imperatore Teodosio, sorella di Arcadio e
Onorio) e non si conosce la data esatta della costruzione.
- Fu reggente del trono del figlioletto Valentiniano III
- Un tempo facente parte della testata meridionale di un ampio nartece della chiesa cruciforme di S. Croce, non più
esistente.
ARCHITETTURA
ESTERNO
- pianta è a croce, anche se uno dei corpi è leggermente più lungo
- bracci e corpo racchiudono le volte a botte interno
- è molto semplice, con paramento murario in mattoni a vista
- Muratura molto accurata, sono stati usati dei mattoni particolari, lunghi e
sottili, tipici delle costruzioni ravennati di questo periodo (tipo opus
testaceum).
- all'incrocio tra il corpo e bracci sorge il tibùrio: torre squadrata con tetto a
4 spioventi che racchiude una cupola.
- tutt'intorno la costruzione è percorsa da una serie di archetti ciechi
impostati su lesene:
● soluzione architettonica occidentale già presente a Treviri e a Milano
● sorgono su uno zoccolo squadrato che non si vede più perché è rimasto
interrato.
- Il pavimento originale è un metro e mezzo più sotto, (per via
dell'abbassamento del terreno rispetto al livello del mare) quindi anche le
proporzioni originali erano molto più slanciate di quelle che si vedono
adesso. - I bracci sono coperti con tetto a spioventi, e terminano con timpano
triangolare.
- Nell'insieme: è una struttura essenziale, fatta di volumi geometrici
semplici: cubi, parallelepipedi, prismi.
- Ha un aspetto sobrio, molto solido e severo.
INTERNO
- copertura con le 4 volte a botte e la cupola. Le cupole bizantine sono tutte fittili, cioè costruite con anfore
vinarie o tubi di argilla.
- Le volte sono molto leggere, non pesano sulle strutture.
- Ricchissima la decorazione a mosaico.
La superficie mosaicata annulla la STEREOMETRIA ARCHITETTONICA ( greco: stereòs= solido, mètron=misura)
I MOSAICI
- è della prima metà del V sec.
- ricopre completamente, senza interruzione, le
pareti e le volte
- lo spazio interno è caratterizzato dalla luce, dal
colore e dallo splendore dei mosaici.
- entrando si ha una sensazione particolare: è
uno spazio strano, magico, irreale, come di
sospensione.
- si ha l’impressione di un'atmosfera notturna,
per via della gamma cromatica in cui prevale il
blu, che è di una tonalità profonda, intensa e
con una sua particolare luminosità.
LA CUPOLA
Riprende il tema della notte e del cielo stellato con giri
concentrici di stelle dorate con al centro una croce.
Ai 4 angoli: simboli evangelisti.
Le altre figure musive presentano decorazioni astratte, umane
e animali. - Il colore non è uniforme e piatto ma ha sfumature
diverse (dovute alle tessere accostate tra loro con
tonalità differenti) che creano una profondità indefinita.
- su questo fondo blu si accendono tutti gli altri colori,
che sono più chiari e sembrano come delle luci o delle
apparizioni.
- oltre a questo c'è il luccichìo prodotto innumerevoli
riflessi delle tessere del mosaico, disposte con
inclinazioni diverse apposta per creare questo effetto
così suggestivo. - gli artisti che hanno realizzato questi mosaici volevano suggerire
l'idea dell'al di là come un mondo assolutamente diverso, altro
rispetto a quello reale, dove vive solo lo spirito.
- E' uno spazio tutto immaginato, fantastico.
- Tutti i soggetti rappresentati alludono all'al di là.
Battistero degli ortodossi
Periodo ostrgotico
CARATTERISTICHE DISTINTIVE ARTE DELLIMPERO ORIENTE
- ripetitività dei gesti
- Preziosità degli abiti
- Mancanza di volume (appiattimento – bidimensionalità)
- Frontalità
- Fissità degli sguardi
- Quasi monocromia degli sfondi, nei quali prevale l’oro
- Nessun impiego di elementi vegetali a scopo riempitivo e ornamentale
- Mancanza di un piano appoggio per le figure, sospese o fluttuanti nelle spazio.
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
Mausoleo di Teodorico
Periodo Giustiniano
Chiesa di santa Sofia (Costantinopoli)
Sotto il regno di Giustiniano l’Impero d’Oriente visse un periodo glorioso politico, legislativo
e artistico.
Anche chiamata la DIVINA SAPIENZA (dal greco hàghia= divina e sophìa=sapienza).
Costruita fra il 532 e il 537 d.C.
Architetti: Antèmio di Tràlles e Isìdoro
di Milèto. 29 maggio 1453 Costantinopoli cadde
in mano del sultano Mehmet II:
- Costantino muore
- S. Sofia depredata dei tesori,
suppellettili sacre, reliquie, statue,
sante icòne e molti mosaici,
- S. Sofìa trasformata in moschea.
OGGI: è ritornata ad essere una
moschea dopo che era stata un museo.
Basilica di san Vitale
Risale al VI sec., sotto l'impero di Giustiniano.
525-532 fondata da Vescovo Ecclesio
arrivato da Costantinopoli.
La chiesa sorge nel luogo in cui, secondo la
Legenda Aurea di Jacopo da Varagine (o
Varazze9 , è stato ucciso San Vitale, ed è
dedicata a lui.
Lavori finanziati da Giuliano l'argentario
(banchiere greco arricchitosi nella guerra
greco-gotica).
547-548 consacrata dal Vescovo
Massimiano.
Basilica di sant'Apollinare in classe
EDIFICIO PIANTA CENTRALE - MAUSOLEO
Consacrata nel 549 dall’arcivescovo Massimiano e nel 1960 elevata alla dignità di basilica
minore da papa Giovanni XXIII.
Si trova poco al di fuori di Ravenna, in prossimità dell’allora porto di Classe. E’ stata dedicata a Sant’Apollinare, primo vescovo di Ravenna, e sorge sul luogo del martirio
del santo.
Campanile del IX secolo con
forma cilindrica, con diversi
livelli di finestre.
Le finestre alleggeriscono il
campanile contribuendo
alla stabilità dello stesso.
NUOVO TIPO DI CUPOLA
- Cupola con pennacchi emisferici
- Base della cupola una basa poligonale, non circolare come facevano i Romani
LE COLONNE BIZANTINE
- Presentano un fusto
- Base poligonale
- Il capitello è decorato spesso con ricchi motivi ornamentali a
traforo o a rilievo
- Sopra il capitello c’era il pulvino a forma tronco di piramide
rovesciata.
Scultura
V-VI secolo Ravenna centro del potere imperiale e poi dell’esarca (dal 568) .
La città si riempie di un’enorme produzione scultorea aulica richieste da famiglie nobili, dalla corte e dalla Chiesa.
Ai manufatti locali si aggiungono quelli provenienti da Costantinopoli, Asia Minore e Africa settentrionale.
I sarcofagi ravennati :
- Coperchio a semi-botte o a tetto (due falde) con acroteri
- Facce della cassa tutte decorate.
I rilievi:
- Si trasformano da basso in piatto, seguendo lo stile e la moda della capitale orientale.
Sarcofago Bensai dal corno
Avorio Barberini
Risale alla metà del VI secolo.
Forse parte di un dittico, ma non è dato saperlo.
Committenza imperiale.
Rappresentativo del clima artistico di Costantinopoli in età
giustinianea.
Composto da 5 placchette, di cui una andata perduta.
Rappresenta Giustiniano a cavallo benedetto da Iesùs Christòs.
Ordine gerarchico dal basso verso l’alto:
Eterno
Imperatore
Popoli vinti
Dopo la morte di Teodosio:
Immenso impero
Oriente
Figlio Arcadio
Occidente
Figlio Onorio
402/476 Ravenna capitale
Ultimo imperatore Romolo Augustolo (475/476)
Deposto dal barbaro Odoacre
488 Teodorico, re degli Ostrogoti, lo sconfigge nel 493 e si
impossessa di Ravenna
Nasce l’impero romano-barbarico
410 Roma assediata e saccheggiata dai Visigoti di Alarìco
455 saccheggiata di nuovo dai Vandali di Genserìco
526 muore Teodorico