ESPRESSIONISMO

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L'Espressionismo è uno dei movimenti artistici e culturali più importanti e influenti del XX secolo. Caratterizzato da un'estrema libertà espressiva, ha coinvolto diverse discipline artistiche, dalla pittura alla musica, dal teatro al cinema.Un movimento dalle mille sfaccettature:Diversità artistica: L'Espressionismo non è un movimento omogeneo, ma presenta una grande varietà di stili e tecniche, che vanno dalle rappresentazioni più colorate e esplosive a forme più astratte e introspettive.Diffusione internazionale: Seppur nato in Germania, l'Espressionismo si è rapidamente diffuso in tutta Europa, assumendo caratteristiche peculiari a seconda del contesto culturale in cui si è sviluppato.

TEMI, CARATTERI, CONTENUTI

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Caratteristiche principali del Movimento Espressionista:Deformazione del reale: La realtà viene distorta e trasformata per esprimere al meglio le emozioni dell'artista.Visione interiore: L'arte espressionista nasce dall'intuizione e dalla profondità dell'animo umano.Espressione delle emozioni: Gioia, tristezza, angoscia... tutti i sentimenti trovano spazio nelle opere espressioniste.Carica drammatica: L'espressionismo è spesso associato a un'atmosfera cupa e drammatica, che riflette le inquietudini dell'epoca.Libertà di espressione: Gli artisti espressionisti sono liberi di esprimere se stessi senza vincoli, dando vita a opere originali e spesso provocatorie.Protesta sociale: In molti casi, l'Espressionismo diventa un mezzo per esprimere il malessere e la frustrazione di un'intera generazione, soprattutto in un contesto storico segnato da grandi tensioni e conflitti.

Deformazione del reale

Visione interiore

Espressione delle emozioni

Carica drammatica

Libertà di espressione

Protesta sociale

MAGGIORI ESPONENTI DEL MOVIMENTO

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Tra i maggiori pittori espressionisti ricordiamo:Otto Müller. Fu un pittore polacco che si unì al gruppo espressionista Die Brücke. È noto per i suoi tipici dipinti di nudo. I nazisti considerarono osceni i suoi dipinti, quindi li confiscarono.Wassily Kandinsky. È noto per la sua arte astratta, in cui prevalgono la ricchezza del colore e la semplificazione.Jackson Pollock. Con il suo stile originale, generò una rottura nell’arte astratta dando vita all’action painting, secondo il quale la pittura è un gesto totalmente spontaneo per l’artista.Paul Klee. Il suo strumento principale era il colore; le sue opere sono cariche di movimento, ritmo, natura e colore.Egon Schiele. Fu un espressionista radicale, che disegnava la figura umana spazzando via le convenzioni sociali. Nelle sue opere, ha distorto in modo aggressivo i nudi.

Ernst Ludwig Kirchner

Otto Müller

Franz Marc

Wassily Kandinsky

Henri Matisse

Egon Schiele

CONCEZIONI FILOSOFICHE E SCIENTIFICHE

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Le premesse teorico-culturali dell'espressionismo risiedono nel pensiero di Sigmund Freud, di Carl Gustav Jung, nelle teorie di Friedrich Nietzsche e in quelle del filosofo francese Henri Bergson."Alla luce delle teorie freudiane, alcuni critici hanno spiegato l’espressionismo (da ex-pressio) quale risultato di un "pensiero inconscio" che turba "l’artista nel suo intimo e sia quindi espulso verso l’esterno per mezzo dell’arte, onde turbare anche la mente del pubblico. Ma per Freud l’arte non è un fatto meccanico e compito dell’artista dovrebbe essere quello di sublimare, ovvero portare nel livello preconscio, i meccanismi inconsci, rendendoli comunicabili e comprensibili allo spettatore. L’inconscio di per se non ha alcun valore artistico e Freud cataloga espressionisti e surrealisti "come matti, perchè sospetta che questi movimenti confondano" gli istinti primari con l’arte (da Ernst Gombrich, Freud e la psicologia dell’arte, Torino Einaudi 1973, pp. 27 e 29)."L'impatto delle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung sull'Espressionismo.Freud e l'Espressionismo:Influenza: Freud, sebbene non fosse un cultore dell'arte, ha influenzato profondamente la critica artistica, offrendo un'interpretazione dell'Espressionismo come espressione dell'inconscio.L'arte come sublimazione: Secondo Freud, gli artisti espressionisti, come Schiele, esprimono attraverso la loro arte le pulsioni represse, trasformando l'inconscio in arte.Critica all'Espressionismo: Nonostante l'influenza delle sue teorie, Freud era critico nei confronti dell'Espressionismo e del Surrealismo, considerandoli "matti" a confondere gli istinti primari con l'arte.Jung e l'arte:Estensione delle teorie freudiane: Jung ha ampliato le idee di Freud sull'inconscio, sottolineando il ruolo dei simboli e dell'archetipo nell'arte.Arte come espressione dell'anima: Per Jung, l'arte è un mezzo per esplorare le profondità dell'anima e conciliare la ragione con l'irrazionale.Il sogno come opera d'arte: Jung considerava il sogno una forma di arte, un'espressione dell'inconscio che merita di essere interpretata e valorizzata.Le teorie di Freud e Jung hanno rivoluzionato il modo di guardare all'arte, fornendo un nuovo linguaggio per interpretare le opere e le motivazioni degli artisti.L'Espressionismo rappresenta un caso emblematico di come la psicoanalisi abbia influenzato l'arte, offrendo una chiave di lettura per comprendere la profondità emotiva e la complessità delle opere di questo movimento.Nietzsche e Bergson: influenzeIl pensiero positivista, con il suo entusiasmo verso il progresso e la tecnica, considerate un mezzo per raggiungere la felicità e la pace, aveva permeato la cultura degli ultimi trent’anni del Novecento. Nonostante questo atteggiamento ottimista, nella società europea iniziava ad intravedersi una crisi che alcuni letterati e filosofi, come ad esempio Nietzsche, intendevano mettere in luce evidenziando la falsità del miraggio positivista. Se Nietzsche esercitò una notevole influenza sugli espressionisti nordici, i Fauves furono semmai influenzati dal pensiero di Henri Bergson, il maggior rappresentante dello spiritualismo francese che, in opposizione al positivismo, considerava la coscienza umana diversa da una realtà materiale conoscibile scientificamente; la coscienza per Bergson è un continuo fluire, è la vita stessa ed un creativo slancio vitale determina il divenire dei fenomeni naturali e del pensiero umano. I Fauves, con le loro opere caratterizzate da colori puri, violenti e dalle tinte calde, intendono esprimere questo slancio vitale, scatenare le proprie emozioni, liberare il proprio istinto. 

L'impatto delle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung sull'Espressionismo.


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L'impatto delle teorie psicoanalitiche di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung  sull'Espressionismo.

Le teorie di F. Nietzsche e H. Bergson

LETTERATURA

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In letteratura l’Espressionismo ha il proprio epicentro in Germania e da lì si diffonde in Austria. È localizzabile fra il 1910 e il 1925, ma è soprattutto negli anni immediatamente posteriori alla fine della prima guerra mondiale che trova il suo periodo più intenso.L'espressionismo letterario è un movimento che pone al centro l'espressione soggettiva dell'artista, rompendo con le convenzioni linguistiche e narrative tradizionali. Questo si traduce in un linguaggio spesso violento, deformato, che sconvolge il lessico, la sintassi e la struttura delle opere.In Germania, patria dell'espressionismo, troviamo figure di spicco come Stramm, Benn, Trakl, Doblin e Werfel. uno degli autori espressionisti più importanti è stato sicuramente Franz Kafka, lo scrittore ceco che ha mostrato nelle sue opere tutte le incertezze e l’angoscia dell’essere umano.Inoltre, Thomas Mann, che con le sue opere cariche di intenzioni, si è addentrato nell’analisi di in un mondo pessimista animato dalla speculazione. La montagna magica può essere considerata la sua opera più importante.In Italia, l'espressionismo si manifesta in autori come Pirandello e Campana, e lascia il suo segno anche in scrittori successivi come Gadda.Parigi era il centro nevralgico delle avanguardie artistiche e letterarie del Novecento, tra cui l'espressionismo. La città, con i suoi caffè e la sua atmosfera vivace, offriva un ambiente fertile per la sperimentazione e lo scambio di idee.L'Espressionismo letterario si concentra su temi cupi e angoscianti, come la rappresentazione della città come un mostro caotico e alienante, e la sensazione di smarrimento e degrado dell'individuo all'interno di una società dominata dalle macchine. L'espressione artistica diventa un grido di dolore, un tentativo di dare voce alle angosce più profonde dell'animo umano.Il personaggio espressionista è un uomo comune, spesso proveniente dalla classe medio-bassa, che vive in un mondo corrotto e disumanizzato. L'arte, per gli espressionisti, non è più un'attività elitaria e fine a se stessa, ma uno strumento per denunciare le ingiustizie sociali e per esprimere la propria rabbia e il proprio disagio.Lo stile espressionista si caratterizza per una rottura con le convenzioni linguistiche e formali tradizionali. La sintassi è frammentata, il linguaggio è spesso colloquiale e ricco di espressioni gergali, e la metrica viene abbandonata a favore del verso libero. L'obiettivo è quello di creare un'esperienza artistica immediata e coinvolgente, che colpisca il lettore a livello emotivo.

Germania 1910/1925

Influsso dell'industrializzazione

Temi cupi e angoscianti

Strumento per denunciare le ingiustizie sociali e per esprimere rabbia e disagio.

Linguaggio spesso violento, deformato, che sconvolge il lessico, la sintassi e la struttura delle opere.

Espressione soggettiva dell'artista

Esponenti di spicco: Franz Kafka, Thomas Mann e Luigi Pirandello

Esponenti di spicco: Franz Kafka, Thomas Mann e Luigi Pirandello

ESPRESSIONISMO - dal latino exprimĕre, da ex e premĕre cioè premere fuori, esternare la propria personale sensibilità -

ORIGINI E CONTESTO STORICO

PRIMA AVANGUARDIA ARTISTICA DEL XX SECOLO

Precursori

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Le radici della scuola espressionista tedesca affondano nelle opere di Gauguin, Van Gogh, Ensor e Munch, ognuno dei quali nel periodo compreso tra il 1885 e il 1900 sviluppò uno stile pittorico molto personale. Questi artisti avevano utilizzato le possibilità espressive per esplorare temi drammatici ed emotivi o semplicemente per celebrare la natura con intensità allucinatoria, e staccati dalla rappresentazione letterale della realtà, avevano affidato alla pittura le visioni e gli stati d’animo più soggettivi.

Van Gogh

Van Gogh

Gauguin

Gauguin

Munch

Munch

TENSIONI POLITICHE ED ECONOMICHE, DIFFUSIONE DI SENTIMENTI NAZIONALISTI CHE PORTERANNO ALLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

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Il contesto storico europeo di inizio Novecentol'espressionismo, con la sua rappresentazione emotiva e spesso angosciosa della realtà, ha le sue radici nel clima politico e sociale dell'epoca.Ascesa del nazionalismo e tensione: All'inizio del XX secolo, l'Europa è attraversata da forti tensioni nazionalistiche, che promuovono l'idea di un dominio incontrastato di una singola nazione sull'altra. Questo clima di competizione e rivalità genera un'atmosfera di paura e incertezza, che si riflette nell'arte espressionista.La Prima Guerra Mondiale come valvola di sfogo e delusione: La Grande Guerra viene inizialmente vista come un'opportunità per risolvere i problemi accumulati e creare un nuovo ordine mondiale. Tuttavia, ben presto si rivela essere un bagno di sangue che porta distruzione e morte su vasta scala.L'impatto della guerra sull'espressionismo: La guerra ha un profondo impatto sugli artisti espressionisti, che ne rappresentano gli orrori e le devastazioni nelle loro opere. La violenza, la morte e la sofferenza diventano temi centrali della loro produzione artistica.La Prima Guerra Mondiale ha rappresentato dunque un punto di svolta, amplificando le tensioni già presenti e generando un profondo senso di disillusione e angoscia che gli artisti espressionisti hanno saputo tradurre in opere d'arte cariche di emotività e di denuncia sociale.

INDUSTRIALIZZAZIONE E AFFERMAZIONE DELLA CLASSE BORGHESE

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L'industrializzazione, da fenomeno criticato o temuto dagli scrittori dell'Ottocento, diventa una realtà ineluttabile e pervasiva nel primo Novecento. Sotto il governo Giolitti, l'Italia si industrializza rapidamente, trasformando radicalmente la società e l'economia.Gli scrittori sono costretti a confrontarsi con questa nuova realtà. Da un lato, l'industrializzazione offre nuove opportunità: nascono riviste, case editrici e si diffondono i giornali, creando un mercato per la produzione culturale. Gli intellettuali diventano figure professionali, spesso legate all'industria culturale.Dall'altro lato, l'industrializzazione porta con sé il rischio della mercificazione dell'arte. L'arte diventa un prodotto da vendere, e gli artisti devono adattarsi alle richieste del mercato. Questo processo genera reazioni contrastanti.Le avanguardie artistiche nascono proprio in questo contesto. Gli avanguardisti, ispirati dalle teorie freudiane sull'inconscio, rifiutano la rappresentazione oggettiva della realtà tipica del Naturalismo. Preferiscono esplorare le profondità dell'animo umano, l'irrazionale e il soggettivo.Le avanguardie, pur nascendo in reazione all'industrializzazione, non possono prescindere da essa. Utilizzano i mezzi di comunicazione di massa per diffondere le loro idee e provocano reazioni e dibattiti. L'obiettivo è quello di rivoluzionare la letteratura e l'arte, liberandole dalle convenzioni tradizionali e dalle imposizioni del mercato

GERMANIA INIZI '900

GERMANIA INIZI '900
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In Germania, un gruppo di giovani artisti, riuniti a Dresda, danno vita tra il 1905 e il 1913 al gruppo Die Brucke, che significa "Ponte". I principali esponenti dell'Espressionismo tedesco sono Ernst Ludwig Kirchner e Emil Nolde. Queste le caratteristiche del movimento:Espressione libera e sincera: Questi pittori desideravano esprimere le proprie emozioni più profonde, senza filtri e senza sottostare a regole predefinite.Denuncia sociale: Le loro opere erano un grido di protesta contro l'ipocrisia e le ingiustizie della società dell'epoca.Linguaggio artistico violento: Utilizzando colori violenti, forme distorte e linee spezzate, gli espressionisti tedeschi trasmettevano un senso di angoscia e inquietudine.Visione pessimistica: A differenza dei Fauves, gli espressionisti tedeschi offrivano una visione drammatica e pessimistica del mondo, sottolineando i lati oscuri della società.Un esempio: L'opera "Cinque donne per la strada" di Ernst Ludwig Kirchner è emblematica di questo movimento. Le figure femminili sono rappresentate in modo contorto e angosciato, riflesso di una società percepita come alienante e opprimente.

DIE BRUKE

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FRANCIA INIZI '900

FRANCIA INIZI '900
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L'Espressionismo francese si caratterizza per un uso audace del colore, una semplificazione delle forme e un'attenzione all'espressività emotiva. È un movimento artistico che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel mondo dell'arte, influenzando profondamente le generazioni successive.La pittura espressionista francese, in particolare quella dei Fauves, si distingue per una serie di caratteristiche peculiari:Colore intenso e innaturale: Gli artisti utilizzano colori vivaci e spesso innaturali, accostandoli in modo inusuale e sorprendente per trasmettere emozioni forti e immediate.Semplificazione delle forme: Le forme vengono semplificate al massimo e appiattite, definite da linee di contorno nette e marcate.Abolizione delle regole tradizionali: Gli espressionisti francesi abbandonano le regole tradizionali della prospettiva e del chiaroscuro, dando vita a opere più libere e spontanee.Espressività immediata: L'obiettivo è quello di comunicare emozioni in modo diretto e immediato, quasi come se l'opera fosse stata realizzata da un bambino.Tra i principali esponenti di questa corrente artistica definita Fauves o Espressionismo francese troviamo Henri Matisse (1869-1954), André Derain (1880-1954) e Maurice de Vlaminck (1876-1958).

FAUVES

NASCE IN OPPOSIZIONE AL NATURALISMO E ALL'IMPRESSIONISMO

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Il termine "Espressionismo" nasce nel 1901 in Francia quando un gruppo di artisti , allestendo una mostra alternativa a Parigi, lo conia in opposizione all'Impressionismo.L’Espressionismo si oppone all’Impressionismo, puntando su un linguaggio fatto di immagini drammatiche dai colori particolarmente accesi, vistose deformazioni di volti, figure, pose concitate e perfino violente.Nell’Espressionismo il singolo dettaglio è sciolto dall’insieme; le gerarchie e le proporzioni non sono più rispettate; un particolare minimo può occupare tutto il quadro e diventare gigantesco.Non interessa tanto la bellezza della forma, quanto la sua capacità di comunicare uno stato d’animo, di turbare e scuotere le coscienze.La realtà oggettiva non esiste più; esiste solo il modo soggettivo, esaltato, visionario con cui è vista. Tale tendenza corrisponde, d’altronde, alla provenienza sociale degli espressionisti: si tratta, infatti, di piccolo-borghesi sovversivi, inquieti e sbandati, che cercano un nuovo ruolo sociale oscillando fra le due classi principali in conflitto, il grande padronato e il proletariato.

QUANDO

CHI

CONTESTO LETTERRIO E FILOSOFICO^

COSA

COME

DOVE