Filosofia - I CONTRIBUTI FILOSOFICI CHE INFLUENZARONO L'ARTE NEL PASSAGGIO DAL REALISMO ALL'ARTE ASTRATTA E INFORMALE - tra fine '800 e '900

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La filosofia ha profondamente influenzato l'espressione artistica, nel passaggio dal realismo all'astrattismo. Tra fine '800 e inizi '900 cambiano diversi paradigmi di comprensione della realtà: S. Freud elabora la "teoria dell'inconscio", aprendo le porte alla psicoanalisi come chiave di interpretazione della personalità; A. Einstein espone la Teoria della Relatività, modificando per sempre i concetti di tempo e di spazio; C. Darwin elabora la Teoria dell'evoluzione della specie, chiudendo le porte alla visione cattolica della creazione ed aprendo a nuove teorie scientifiche.

S. KIERKEGAARD

Nozione di POSSIBILITA' intesa come VERTIGINE ANGOSCIOSA che ci mette di fronte alla permanente minaccia  del NULLA e del NON

Nozione di POSSIBILITA' intesa come VERTIGINE ANGOSCIOSA che ci mette di fronte alla permanente minaccia del NULLA e del NON ESSERE

M. HEIDEGGER

Due possibilità dell'esistenza:Esistenza INAUTENTICA (lasciarsi trasportare) ed esistenza AUTENTICA

Due possibilità dell'esistenza:Esistenza INAUTENTICA (lasciarsi trasportare) ed esistenza AUTENTICA

H. BERGSON

Per la nostra coscienza, il tempo si configura come DURATA CONTINUA. Tutto procede da una forza originaria, il cosiddetto SLANCIO VITALE, che dispiega lungo la durata continua del tempo la sua ENERGIA CREATRICE.

F. NIETZSCHE

Esiste negli uomini una VOLONTA' DI POTENZA, cioè una capacità di andare oltre se stessi. Oltre l'uomo c'è il SUPERUOMO, capace di vivere appagato, senza credere in ricompense ultraterrene. Egli accetta l'ETERNO RITORNO dell'uguale, cioè che tutto passi e ritorni all'infinito.

E. HUSSERL

MERLEAU-PONTY

Esistenza di una REALTA' che trascende la COSCIENZA, come PRIMATO DELLA PERCEZIONE. Sottolinea il ruolo che svolge il CORPO nel condizionare la nostra percezione della realtà.

Con la coscienza non cogliamo solo le nostre modificazioni oggettive rispetto al reale, ma anche la REALTA' nel suo manifestarsi IMMEDIATO ed EVIDENTE. L'atteggiamento FENOMENOLOGICO è il vero atteggiamento filosofico: dinanzi alla crisi del sapere va ricercato un SENSO GLOBALE, che solo la ragione filosofica può additare alla storia umana.

B. CROCE

Ciò che distingue l'ARTE dalla STORIA è che la prima è una forma di conoscenza che si distingue dalla storica e dalla scientifica, in quanto è ‘intuizione’, indipendente dalla conoscenza razionale, dall’utilità e dalla morale, e s’identifica con la sua espressione. La STORIA, a sua volta, è sempre contemporanea, nel senso che essa è legata al presente, nella persona e nell’ambiente dello storico, che muove sempre nella sua opera da propri interessi attuali.