L'AUTISMO

CARATTERISTICHE DEL DISTURBO

LE ANOMALIE SOCIALI

PREDILEZIONE VERSO STIMOLI CON CONTINGENZA PERFETTA

COMPROMISSIONE DELL'ATTENZIONE CONDIVISA

MANCATO RICONOSCIMENTO DELLE ESPRESSIONI EMOTIVE ALTRUI

ASSENZA DI "SOCIAL REFERENCE"

LE ANOMALIE NELLA COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO

ACQUISIZIONE TARDIVA DEL LINGUAGGIO

COMPROMISSIONE DEGLI ASPETTI PRAGMATICI DEL LINGUAGGIO

ANOMALIE NELLA COMPRENSIONE DI FRASI

OMISSIONE DI PAROLE

DEFICIT FONOLOGICO

INVERSIONE PRONOMINALE

INSENSIBILITÀ ALLE RISPOSTE DELL'INTERLOCUTORE

DIFFICOLTÀ NELL'INIZIARE O SOSTENERE UNA CONVERSAZIONE

INCAPACITÀ DI COMUNICARE MANTENENDO UNA CORRETTA DISTANZA DAL PARTNER COMUNICATIVO

ECOLALIA

CON FUNZIONE COMUNICATIVA

CON FUNZIONE DI AUTOSTIMOLAZIONE

LE ANOMALIE SENSORIALI

PRESENZA DI UN "BOMBARDAMENTO" SENSORIALE

Add example

PRESENZA DI UNA RISPOSTA SENSORIALE RIDOTTA

Add example

RIDOTTA SENSIBILITÀ AL DOLORE

COMPORTAMENTI FINALIZZATI A LIMITARE O EVITARE INPUT

CONDOTTE FINALIZZATE AD AMPLIFICARE GLI STIMOLI

CONDOTTE FINALIZZATE A STIMOLAZIONE PROPRIOCETTIVA

DEFICIT NELLA REGOLAZIONE DELL'AROUSAL

LE ANOMALIE PERCETTIVE

DEFICIT DELLA COERENZA CENTRALE

TENDENZA VERSO L'ELABORAZIONE LOCALE

FOCALIZZAZIONE SUI DETTAGLI

BRAVURA IN RICERCA DI FIGURE NASCOSTE

MINORE SOGGEZIONE AGLI ERRORI CAUSATI DALLE ILLUSIONI OTTICHE

LE ANOMALIE NELLA CATEGORIZZAZIONE

DIFFICOLTÀ NELL'ASSOCIARE PROPRIETÀ E SIGNIFICATI

DIFFICOLTÀ A COMPRENDERE IRONIA O UMORISMO O L'USO DI METAFORE

DEFICIT NELLA GENERALIZZAZIONE DI COMPETENZE ACQUISITE IN ALTRI CONTESTI

ASSENZA DI GIOCO SIMBOLICO

LE ANOMALIE IMITATIVE E NELL'APPRENDIMENTO

PROBLEMI NELL'IMITAZIONE DI GESTI NON FINALIZZATI

FORTE DEFICIT NELL'IMITAZIONE DELLE ESPRESSIONI FACCIALI

ASSENZA DI "MIMICRY" O IMITAZIONE AUTOMATICA

TENDENZA AD IMITARE ANCHE I GESTI ACCIDENTALI DEL DIMOSTRATORE

DIFFICOLTÀ SPECIFICA NELL'IMITAZIONE DELLO STILE DEL DIMOSTRATORE

POSSIBILE IMITAZIONE DI AZIONI SEMPLICI CHE VEDANO COINVOLTI OGGETTI

DEFICIT DEI NEURONI SPECCHIO

L'INTERVENTO TERAPEUTICO ED INCLUSIVO

APPROCCI COMPORTAMENTALI CLASSICI E METODO ABA

BASATI SUI PRINCIPI DEL CONDIZIONAMENTO OPERANTE

INCORAGGIARE SPECIFICA CONDOTTA CON PREMI SISTEMATICI

SCORAGGIARE CONDOTTA ATTRAVERSO PUNIZIONE

INSEGNAMENTO DEVE AVVENIRE IN UN AMBIENTE STRUTTURATO

MAGGIOR SUCCESSO CON TRATTAMENTO INTENSIVO (40 ORE SETTIMANALI)

MAGGIORI PROGRESSI IN SOGGETTI CON SINTOMI MENO GRAVI

APPROCCI NATURALISTICI

PROCEDURE DI RINFORZO SOPRATTUTTO IN PRESENZA DI RISPOSTE LINGUISTICHE

L'AZIONE RINFORZATA NASCE DA SEQUENZE INTERATTIVE SPONTANEE E NON STRUTTURATE

PARTICOLARE EFFICACIA NELLO SVILUPPO DEL LINGUAGGIO

MAGGIORI PROGRESSI IN SOGGETTI CON UNA MIGLIOR FORMA LINGUISTICA

LIMITE RAPPRESENTATO DAL FORTE LEGAME CON LA SPONTANEITÀ

APPROCCI DI COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA E IL PROGRAMMA TEACCH

BASATI SU UTILIZZO DI SISTEMI SIMBOLICI ALTERNATIVI AL LINGUAGGIO DI TIPO VERBALE

SISTEMA PECS: UTILIZZO DI STRATEGIE DI RINFORZO PER PROMUOVERE L'USO DI CARTE-IMMAGINE.

BUONI RISULTATI IN AMBITO LINGUISTICO

LIMITE: NECESSARIA FORMAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLOTI

PROGRAMMA TEACCH: ADATTAMENTO DELL'AMBIENTE ALLE CARATTERISTICHE DELL'AUTISMO

CONTESTO ORGANIZZATO IN AREE E CON CONFINI VISIVAMENTE CHIARI

STRUTTURAZIONE DEL TEMPO

LIMITE: DIFFICILE APPLICAZIONE ALL'INTERNO DEI CONTESTI DI VITA QUOTIDIANI

MAGGIORI RISULTATI CON SOGGETTI CON QUOZIENTE INTELLETTIVO BASSO E CON AVVIO DELLA PRATICA RIABILITATIVA PRECOCE

APPROCCI EVOLUTIVI E MODELLO DENVER

DIRETTI AD INCREMENTARE LO SVILUPPO DELLE ABILITA' SOCIALI PREVERBALI

SVILUPPO DELLA RECIPROCITA' SOCIALE ATTRAVERSO ATTENZIONE CONDIVISA O IMITAZIONE ALL'INTERNO DI SEQUENZE DI GIOCO

MODELLO DENVER:UNISCE ELEMENTI DELL'ANALISI APPLICATA DEL COMPORTAMENTO CON TEORIE DELLO SVILUPPO

INSEGNAMENTO AI GENITORI DI STRATEGIE SPECIFICHE IDONEE A PROMUOVERE NEL BAMBINO MOLTEPLICI ABILITA' SOCIALI

L'INTERVENTO RIABILITATIVO RIDUCE L'APPORTO DI STRESS IN FAMIGLIA E AMPLIFICA LA COMUNICAZIONE SPONTANEA

LIMITE: SCARSA UTILIZZABILITA' CON ADOLESCENTI ED ADULTI

DIAGNOSI

MARCATA COMPROMISSIONE NELL'USO DEI COMPORTAMENTI NON VERBALI

CONTATTO OCULARE

MIMICA FACCIALE

POSTURE CORPOREE

GESTI CHE REGOLANO INTERAZIONE SOCIALE

INCAPACITÀ DI STABILIRE RELAZIONE CON COETANEI

MANCANZA DI RICERCA SPONTANEA DI CONDIVISIONE DI PIACERI, INTERESSI O OBIETTIVI

NON MOSTRARE

PORTARE

INDICARE OGGETTI

MANCANZA DI RECIPROCITÀ SOCIALE

COMPROMISSIONE QUALITATIVA DELLA COMUNICAZIONE

RITARDO O MANCANZA TOTALE DI LINGUAGGIO VERBALE

USO STEREOTIPATO E RIPETITIVO DEL LINGUAGGIO

LINGUAGGIO IDIOSINCRATICO

INCAPACITÀ NEI SOGGETTI CON LINGUAGGIO DI INIZIARE UNA CONVERSAZIONE

INTERESSI ED ATTIVITÀ RISTRETTI E RIPETITIVI

DEDIZIONE ASSORBENTE VERSO INTERESSI RISTRETTI E STEREOTIPATI

SOTTOMISSIONE INFLESSIBILE A SPECIFICI RITUALI O ROUTINES NON FUNZIONALI

MANIERISMI MOTORI STEREOTIPATI O RIPETITIVI

CONCENTRAZIONE PERSISTENTE SU PARTI DI OGGETTI

MANCANZA DI GIOCO

DI TIPO SPONTANEO

DI TIPO IMITATIVO

DI SIMULAZIONE

MANIFESTAZIONE DI ANOMALIE E DISFUNZIONI ENTRO I 36 MESI

DISTINZIONE SUL PIANO CLINICO

SOGGETTI LOW FUNCTIONING (BASSO FUNZIONAMENTO)

PRESENTA UN RITARDO MEDIO O SEVERO

SCARSA O ASSENTE PRODUZIONE VERBALE

SOGGETTI HIGT FUNCTIONING (ALTO FUNZIONAMENTO)

INTELLIGENZA NELLA NORMA O SUPERIORE AD ESSA

LINGUAGGIO FLUENTE

BUONA O OTTIMA CONOSCENZA LESSICALE

CLASSIFICAZIONE DI LORNA WING

SOGGETTI ATTIVI MA BIZZARRI

SOGGETTI INACCESIBILI

SOGGETTI PASSIVI

LE FUNZIONI ESECUTIVE

BUON USO DELLA MEMORIA DI LAVORO

BUONA COMPETENZA NELL'INIBIZIONE DEGLI STIMOLI PREPOTENTI

DEFICIT NELL'UTILIZZO DELLE FUNZIONI LEGATE ALLA FLESSIBILITÀ

INTERVENTI ALTERNATIVI: TRA BENEFICI E FALSE CREDENZE

INTERVENTI FARMACOLOGICI

LA CHELAZIONE DEL MERCURIO-AUTISMO E VACCINI

PROTOCOLLO DAN- AUTISMO E DIETE

COMUNICAZIONE FACILITATA