Questa idea di competenza come ci chiama a lavorare in classe?
Le competenze: dal costrutto alla classe

Le competenze: dal costrutto alla classe

Breve Storia
del concetto di competenza

1949 R.W. TYLER

1949 R.W. TYLER

La competenza come prestazione,
come comportamento osservabile,
non importa perché lo fa ma come lo fa

r

Alla base c'è il comportamentismo della scuola di Chicago: non vi è modo di saper cosa c'è nella black- box della nostra mente, ci limitiamo ad osservare i comportamenti.

La COMPETENZA è la capacità del soggetto
di costruire algoritmi operativi (R.W. Tyler)

1994 Guy LE BOTERF

1994 Guy LE BOTERF

Entra nella black-box del cervello
disposizione interna astratta

r

Sono competente perché sono dotato di saperi e ed abilità che mi mettono in condizione di risolvere il problema dato. Quindi al centro non c'è il comportamento esibito ma il sapere esperto che mi consente di assumere quel comportamento.

La COMPETENZA è la capacità di gestire
una situazione professionale complessa utilizzando
sapere e saper fare (G. LeBoterf)

1997 P. Perreneod

1997 P. Perreneod

Si recuperano gli schemi mentali di Pyaget
la competenza è l'orchestrazione dei propri schemi di azione
in funzione della soluzione del problema

r

Gli schemi mentali sono script, storyboard,una sequenza di operazioni.Attraverso l'esperienza impariamo a risolvere un problema scegliendo lo schema giusto per risolvere.Ogni volta che riconosciamo un problema che abbiamo già incontrato rigiochiamo lo schema mentale che abbiamo utilizzato la volta precedente e rinforziamo tale schema mentale.Lo rinforziamo fino a farlo diventare un habitus, una strategia di soluzione irriflessiva.Il comportamento competente si manifesta nel trovarsi di fronte ad un problema che non abbiamo mai affrontato mobilitando quegli schemi mentali che possediamo per adattarli alla soluzione del nuovo problema.

La COMPETENZA è la capacità del soggetto di valutare schemi diversi per far fronte alle diverse situazioni (P. Perreneoud)

Le tre dimensioni della competenza

Oggettiva

Il comportamento osservabile
Quello che lo studente fa per risolvere il problema

Soggettiva

Risorse interne
comportamenti motivazionali,cognitivi,
decisionali e di autoregolazione.
nella programmazione per obiettivi:
sapere,saper fare,saper agire

Intersoggettiva

Capacità di lavorare in team:
Ha a che fare con l'intelligenza sociale
Ha a che fare con la nostra capacità di far riconoscere
il nostro ruolo all'interno del gruppo;
Abilità sociali;
Ha a che fare con le soft-skill che sono richieste
nelle organizzazioni complesse:
riconoscibilità delle capacità del singolo dentro l'organizzazione

Il lavoro in classe

2 Strategie standard
per la soluzione dei problemi
(Elkhonon Goldberg)

VDM
Veridical Decision Making

E' una presa di decisione di fronte ad un problema
che prevede sicuramente una soluzione vera.

ADM
Adaptative Decision Making

Non cerca la soluzione vera, che si ritiene non ci sia,
ma la soluzione maggiormente efficace.

r

Goldberg osserva che il 90% dei problemi proposti a scuola chiedono di attuare strategie VDM;viceversa il 90% dei problemi proposti dalla vita sono ADM

Declinare le competenze
per utilizzarle in classe

Individuo le Dimensioni

A partire dagli Assi Culturali
Individuo i traguardi di competenza
e ne individuo le dimensioni

r

La dimensione è una parte strutturale , un elemento fondamentale, un ingrediente fondamentale della competenza.Ne individuo 2 0 3

Individuo i Criteri

Individuo ciò a partire da cui
intendo valutare se la competenza
è stata conseguita

Sono funzionali a determinare
quegli elementi presenti i quali potrò dire
che la dimensione è stata raggiunta

r

Per rendere osservabili i criteri questi vanno tradotti in INDICATORI 

Individuo gli Indicatori

r

Un Indicatore è una evidenza,un comportamento osservabile

Passo alla progettazione didattica delle lezioni

Costruirò una attività didattica
per ogni Indicatore:
In ogni sessione di lavoro(lezione) 
affronterò 1 o più indicatori

Costruirò una attività didattica
per ogni Indicatore:
In ogni sessione di lavoro(lezione)
affronterò 1 o più indicatori

EAS

r

L'episodio di apprendimento situato è la cornice che è possibile dare ad una attività didattica grazie alla quale penso di far esercitare i miei allievi sull'indicatore che ho scelto per quella sessione di lavoro.

E' una teaching and learning activity:
è una attività di
insegnamento-apprendimento

r

Non va confuso con una unità di apprendimento.E' più piccolo di una attività di apprendimento.Coincide con la pianificazione di una lezione (lesson Planning)

Coincide con la pianificazione di una lezione
(Lesson Planning)

Coincide con la pianificazione di una lezione 
(Lesson Planning)

E' un episodio molto circoscritto
è piccolo dura poco nel tempo e si esercita
su un contenuto,una attività,una dimensione
di competenza molto circoscritta.

r

L'EAS è mutuato dalla microlearning termine dell'apprendimento che nasce in contesto anglosassone all'interno del mobile learning, che studia il odo migliore per far fruire porzioni di testo a persone che leggono in mobilità

E' un episodio situato:
un apprendimento è efficace quando
i contenuti di apprendimento sono contestualizzati
Più sono contestualizzati più è facilitato il lavoro degli studenti,
più si lavora in astratto più si aggiungono difficoltà

r

Riferimenti:Le teorie di Lev S. VygotskyIl Costruttivismo sociale (D.H. Jonassen,Brown...)Idea di apprendimento:apprendimento significativo o profondo:(Orsobel,Novak,Grusin)un apprendimento è tale quando avviene per appropriazione ,cioè quando avviene per assimilazione dell'esperienza o del sapere nuovo alle strutture mentali vecchie dell'individuo. Si tratta di favorire lo studente nel suo lavoro di riporto e di appropriazione del concetto nuovo a partire dalle sue strutture mentali

Attinge all'esperienza e ad una didattica
la più
laboratoriale possibile

Progettare con gli EAS

Struttra dell EAS:
3 Fasi

Fase Preparatoria

Consiste nel Flippare la lezione.
Si invertono le due fasi di un lavoro didattico:
la lezione e i compiti a casa

r

Nella didattica tradizionale si svolge prima la lezione e poi gli studenti a casa attraverso i compiti applicano e studiano quello che hanno imparato.La Flipped Classroom si fonda sull'osservazione che il momento in cui sarebbe più necessaria la presenza dell'insegnante è il second; in questa fase,infatti, gli allievi leggono,rileggono,comprendono di non aver capito e rilevano i problemi.Quindi si inverte: si fa a casa il primo approccio al contenuto.

Fase Operatoria

1. Attivo un primo approccio alla soluzione dei problemi attraverso un frame concettuale che presento all'inizio della fase;
2. Attraverso uno stimolo(video,testo,foto...) lancio una attività da svolgere in classe nella forma della produzione di un artefatto

r

In questa fase si approcciano i problemi che si sono incontrati nella fase preparatoria mediante:una breve presentazione da parte del docente di pochi concetti che ritiene servano agli allievi nella attività che propongo;si lancia l'attività da svolgere preferibilmente in piccoli gruppi e che ha come esito la produzione di un artefatto nel quale condensare la risposta al problema che era stato posto loro.

Fase Riflessiva
o Ricostruttiva

1. Si verbalizzano,condividono gli artefatti prodotti;
2. Stimolo la discussione di questi all'interno della classe;
3. Il docente effettua la lezione a posteriori: in questa corregge le false credenze che possono essere sorte e fisso i concetti che è necessario ritenere per l'eas successivo.

r

In questo tipo di lavoro l'enfasi è posta sull'attività didattica ;solo in seguito ci si chiede su quali contenuti sviluppare l'attività didattica;esattamente al contrario di quanto avviene nella classica programmazione per obiettivi.

Lavorando con gli EAS attiviamo:

-una educazione lenta;
-una didattica attiva;
-una didattica laboratoriale.

Il curricolo diventa breve

Come scegliere i contenuti?

- I contenuti devono essere fortemente modellizzanti
- I contenuti devono sviluppare negli studenti il transfert cognitivo(metodologia ADM)

r

Se il curricolo diventa breve come scegliere i contenuti?I contenuti devono essere fortemente modellizzanti: devono stare per tutta una classe di contenuti che non si potranno affrontare in classe.I contenuti scelti devono essere tali che se fatti questi è come se avessi fatto tutti gli altri;I contenuti devono sviluppare negli studenti il transfert cognitivo,cioè la capacità di utilizzare quello che hanno imparato in un caso anche per tutta una serie di casi che in classe non si sono potuti affrontare (metodologia ADM)

Essere competenti vuol dire saper risolvere problemi in modalità ADM

è un Sapere di azione

r

Di fronte ad un setting operativo complesso fatto di problemi che , verosimilmente non abbiamo mai affrontato e dato ciò non possiamo attivare strategie procedurali: si chiede di mobilizzare tutto ciò che è stato appresso,segni e abilità per trovare una soluzione che sia la più efficace, o la più elegante. o la economica.L' agire competente si muove secondo strategie di decisione adattative

L'evoluzione del costrutto
di competenza consente di trovare
al suo interno tre dimensioni
che gli appartengono