ENTRAMBE SONO ANDATE PERDUTE.

QUINTILIANO

1.

VITA

IL RETORE PIU' IMPORTANTE DELLA SUA EPOCA

ABBANDONA IL GUSTO BAROCCO DELLA PRIMA ETA'IMPERALE PER AVVICIARSI AD UN GUSTO PIU' CLASSICHEGGIANTE

FA VARI GIUDIZI SUGLI SCRITTORI A LUI PRECEDENTI

NASCE A CALAGURRIS, IN SPAGNA, INTORNO AL 35 d.C. A ROMA STUDIA CON REMMIO PALEMONE E DOMIZIO AFRO. IN SEGUITO TORNA A ROMA, NEL 68, POICHE' FU RICHIAMATO DA GABA, COSI' COMICNIO' LA SUA CARRIERA DI MAESTRO DI RETORICA. NEL 78 VESPASIANOGLI AFFIDA UNA CATTEDRA STATALE. DOMIZIANO LO INCARICO' DELL'EDCAZIONE DEI SUOI NIPOTI. NELL'88 SI RITIRA DALL'INSEGMENTO E DALL'ATTIVITA' FORENSE, DEDICANDOSI AGLI STUDI. MUORE DOPO IL 95

2.

ISTITUTIO ORATORIA

DEDICATA A VITTORIO MARCELLO

PRECEDUTA DA UNA LETTERA ALL'EDITORE DELL'OPERA, TRIFONE

OPRTS COMPOSTA IN TARDA ETA' A SEGUITO DELLA SUA ESPERIENZA DI INSEGNAMENTO

E' UN MANUALE NEL QUALE VIENE TRACCIATO ILPERCORSO CHE UN GIOVANE DEVE SEGUIRE FIN DA PICCOLO, IN MODO DA DIVENTARE UN OTTIMO ORATORE ED APPRENDERE LE DISCIPLINE DELL'INVENTIO, DISPOSTIO, ELUCOTIO, MEMORIA E ACTIO.

UN'OPERA CHE RIVELA UN'OSSERVAZIONE SUL MONDO DELL'INFANZIA

PUO' ESSERE CONSIDERATO IL PRIMO TRATTATO DI PEDAGOGIA DELLA STORIA.

12 LIBRI

DAL I AL IX VIENE TRATTATO L'INSEGNAMENTO ELEMENTARE E LE BASI DELLA RETORICA, INOLTRE VENGONO ANALIZZATI ANCHE I DOVERI DELL'INSEGNANTE. NEL LIBRO X C'E' LA SCELTA DEGLI SCRITTORI GRECI E LATINI E QUINTILIANO PRENDE PARTE NELLA DISPUTA SULLA SUPERIORITA' DEGLI SCRITTORI ANTICHI O DEI MODERNI. NEL LIBRO XI SI OCCUPA DELLE TECNICHE DI MEMORIZZAZIONE E DELL'USO DI GESTI DURANTE IL DISCORSO. NEL LIBRO XII L'AUTORE ACCENNA ALLA QUESTIONE DEI RAPPOSTI TRA ORATORE E PRINCIPE.

L'ORATORE DEVE ASSUMERE LA LA FIGURA DI GUIDA MORALE PER L'IMPERO.

PER QUINTILIANO LA DECADENZA DELL'ORATORIA E' CAUSATA DALLA DEGRADAZIONE DEI COSTUMI E DAL DECADIMENTO DELLE SCUOLE.

QUEST'OPERA DELINEA UN PROGRAMMA DI FORMAZIONE CULTURALE E MORALE CHE OGNI RAGAZZODEVE SEGUIRE PER DIVENTARE UN OTTIMO ORATORE.

C'E' UN RITORNO A CICERONE, ORATORE DELLA REPUBBLICA, DIFENSORE DELLA LIBERTA' REPUBBLICANA

NEL RITORNO A CICERONE, QUINTILIANO ESPRIME L'ESIGENZA DI RITROVARE LA SBRIETA' DI ESPRESSIONE CHE SI ADDICA ALLA RINNOVATA SALDEZZA DEI COSTUMI.

3.

ALTRE OPERE

DE CASUSIS CORRUPTAE ELOQUENTIAE

DE ARTE RHETORICA

MAIORES (19) E MINORES (145)

NON SI SA BENE SE QUESTE OPERE SIANO STATE SCRITTE DA QUINTILIANO, MA ALCUNE DELLE MINORES POTREBBERO ESSERE DI MANO QUINTILIANEA

4.

STILE

E' AVVERSO ALL'ARCAISMO E ALL'ECCESSIVO MODERNISMO DELL'ASIANESIMO SENECANO. E' STATO CONDIZIONATO DALLA PROSA DI SENECA, INFATTI IL SUO STILE NON E' AMPIO E SIMMETRICO COME QUELLO DI CICERONE.

ILSUO STILE RAPPRESENTA IL MILGIOR ESEMPIO DELLE VIRTU' CHE LUI RACCOMANDA: RICERCA LA ERSPICUITA' ED EVITA GLI ECCESSI DELL'OSTENTAZIONE ESPRESSIVA. MOSTRA EQUILIBRIO NELLA SCELTA DEI MODELLI CUI ADEGUARE IL DISCORSO.

QUINTILIANO PUO' ESSERE IDENTIFICATO COME UN AUTORE CARO AL MEDIOEVO E ALLA CULTURA DEL ROMANTICISMO.

5.

LA CORRUZIONE DELL'ELOQUENZA

LA DECADENZA DELL'ELOQUENZA RIGURDAVA SIA LA MORALE CHE IL GUSTO LETTERARIO.

L'ASPETTO MORALE SI NOTAVA NEL MALCONTENTO DELLA DELAZIONE, A VOLTE ANCHE A FINI DI RISCATTO MORALE E MATERIALE.

NELLE SCUOLE ERANO DIFFUSE FIGURE DI INSEGNANTI CORROTTI, CHE A LORO VOLTA CORROMPEVANO LA MORALITA' DEGLI ALLIEVI.

L'ASPETTO RIGUARDANTE IL GUSTO LETTERARIO STAVA NELLE VIRTU' E NEI VIZI DELLO STILE CHE ERANO L'ESPRESSIONE DELLE VIRTU'E DEI VIZI DEL CARATTERE.

QUINTILIANO VIENE VISTO COME IL PORTATORE DI UNA REAZIONE CLASSICISTICA NEI CONFRONTI DELLO STILE CORROTTO DI CUI SENECA ERA IL PRINCIPALE ESPOENTE.