Saper Vedere lo Spazio e l'Architettura
Musica
La musica Atonale
Arnold Schönberg
Vienna 1874 – Los Angeles 1951
Trio per archi op. 45, 1946. Il sistema musicale dodecafonico, applicato da Shoenberg per la prima volta nei 5 KLAVIERSTÜCKE OP. 23
e poi usato con maggiore o minore rigore da lui e dai suoi allievi, tra cui A. Webern e A. Berg, ha avuto in seguito una grande diffusione, affermandosi come uno dei principali sistemi di composizione del Novecento. Fra i principali lavori dodecafonici di Shoenberg figurano la Serenata op. 24 (1923), il Quintetto per fiati op. 26 (1924), la Suite op. 29 (1926), il Quartetto op. 30 (1926), le Variazioni per orchestra op. 31 (1927-28), l'opera Von Heute auf Morgen (1930), i Klavierstücke op. 33 (1929-32), il Concerto per violino e orchestra (1936), il Quartetto op. 37 (1936), il Concerto per pianoforte e orchestra (1942), il Trio per archi op. 45 (1946).
Letteratura
Italo Calvino
La Habana 1923 – Siena 1985
Lettura di un'onda, Palomar, 1983 [...] "Quello che Palomar fa è osservare e basta; [...] Questa è a tutti gli effetti un’applicazione del metodo sperimentale; [...] e dei sempre più goffi tentativi di Palomar di razionalizzare la sua metodologia di osservazione si coglie sempre più una venatura di ironia sul riduzionismo, come in generale sull’ostinazione a ritenere semplicemente schematizzabile una natura intrinsecamente complessa [...] Guai se l’immagine che il signor Palomar è riuscito minuziosamente a mettere insieme si sconvolge e frantuma e disperde. Solo se egli riesce a tenerne presenti tutti gli aspetti insieme, può iniziare la seconda fase dell’operazione: estendere questa conoscenza all’intero universo". [...]
Charles Baudelaire
Parigi 1821 – 1867
La Beatrice, 1857 In terreni di cenere, calcinati, brulli, un giorno,
mentre mi lagnavo con la natura,
e, vagando senza meta,
affilavo lentamente sul cuore la lama del pensiero,
vidi, in pieno mezzodì, discendermi sulla testa
una nube funebre, gravida di tempesta
e d'un branco di demòni viziosi,
in tutto simili a nani curiosi e crudeli.
[...] Avrei potuto (la mia superbia, alta come le monti,
domina i nembi e il grido dei demòni)
volgere semplicemente altrove lo sguardo sovrano,
se non avessi veduto in quella turba oscena,
delitto che non ha fatto vacillare il sole!,
la regina del mio cuore con sguardo unico,
che con essi rideva della mia cupa angoscia
a tratti gratificandoli di qualche sporca carezza.
Johann Wolfgang von Goethe
Francoforte 1749 – Weimar 1832
Le affinità elettive, 1809 [...] "Ho sentito leggere di affinità e mi è venuto subito da pensare ai miei parenti... Quì si parla ovviamente solo di terre e minerali, ma l'essere umano è davvero un autentico narciso: gli piace specchiarsi ovunque e risaltare rispetto all'uomo intero. [...] E' in questo modo che si confronta con tutto ciò che è fuori di lui [...] Attribuisce la sua saggezza esattamente come le sue follie, la propria volontà e il proprio arbitrio anche agli animali, ai vegetali, agli elementi chimici, agli dei. [...] In tutte le sostanze naturali di cui abbiamo cognizione constatiamo in primo luogo che sono in rapporto a se stesse ... sennonchè, solo quando ci si sia completamente intesi su ciò che è noto, si può procedere insieme verso l'ignoto". [...]
Gianni Celati
Sondrio 1937
Celati si affida alla carica empatica ed emotiva del linguaggio per contrastare un diffuso fenomeno di razionalizzazione ed indurre il lettore a volgersi verso l’esterno, cercando di entrare in armonia con gli altri attraverso il canale dell’immaginazione. Esemplificativa in tal senso è “Come fanno”, poesia costruita su un pensiero interrogativo che denota perplessità, avente lo scopo di stimolare il lettore a cercare sempre nuove risposte, fantasticando e stabilendo così un legame con gli altri.
[...] non perde occasione per invitarci ad osservare l’esterno e stabilire un rapporto più ravvicinato con le cose; da qui deriva l’importanza che nella sua opera assume il visibile in grado di sopperire “alle generalità astratte del parlare, dove le cose non si vedono più”. [...] L’immaginazione costituisce uno dei principali Leitmotiv dell’opera di Celati. [...] Allontanarsi da sé, librandosi in “voli fantastici,” mentre è intento ad osservare la realtà quotidiana. Egli ritiene che si tratti di “una impostazione di tipo lirico” e la paragona a quella della fotografia dell’amico Luigi Ghirri: “un fervore estremo per l’atto visivo, non più distinto per niente da quello immaginativo” (G.Celati, Luigi Ghirri, 2004).
A.M.Chierici, Gianni Celati: Lo sguardo Lirico, Ph.D. 2010
Fotografia
Luigi Ghirri
Scandiano 1943 – Reggio nell'Emilia 1992
Egmond am Zee, 1973
OPPOSIZIONE Immaginazione-Realtà. Muro-Cielo
Reggio Emilia, 1973
APPARIZIONE Un luogo che diventa altro ... un luogo onirico
Brescello, Capanna di Pesca, 1989
RECIPROCITA' di sguardi. Spazio interno-Spazio interno
Verso Santa Caterina, 1990
INTERSCAMBIO Persone-Luoghi
Henrie Cartier Bresson
Chanteloup-en-Brie 1908 – L'Isle-sur-la-Sorgue 2004
Per Bresson la macchina fotografica diventa lo strumento dell’ intuito e della "spontaneità, detentore dell'attimo che in termini visivi interroga e decide dello stesso Tempo", anzi come diceva lui: “il blocco degli schizzi”
"Il fotografo deve saper cogliere la vita di sorpresa" [...]
"Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace" [...]
Giochi sulla spiaggia, 1960
Architettura
Il tutto/la Struttura
Il Paesaggio
Leggere la Città
Kevin Lynch
Chicago 1918 – Martha's Vineyard 1984
da The immage of the City, 1960
Pier Paolo Pasolini
Bologna 1922 – Roma 1975
Pier Paolo Pasolini, La Forma della Città - Orte e Sabaudia -
Omologazione Società dei consumi Fascismo, 1973
Lo Spazio
Spazio e Movimento nel Barocco
F.Borromini, Chiesa di San Carlo alle quattro fontane, 1634-44, Roma
F.Borromini, Chiesa di San Carlo alle quattro fontane, 1634-44, Interno. Roma
L'esperire dello Spazio.
La Luce ...
nell'Architettura Antica
Impero Romano
Pantheon, 118-128 d.C., Interno. Roma
Pantheon, 118-128 d.C., Roma
Mausoleo di Santa Costanza, 340-45 d.C., Interno. Roma
Mausoleo di Santa Costanza, 340-45 d.C., Roma
Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli (Instanbul), Interno. IV sec d.C. Stile Bizantino.
Antemio di Tralle, Isidoro di Mileto, Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli (Instanbul), IV sec d.C. Stile Bizantino.
nell'Architettura Moderna
Le Corbusier
Notre-Dame du Haut, Ronchamp, Interno. 1950-55
Notre-Dame du Haut, Ronchamp, 1950-55
nell'Architettura Contemporanea
Steven Hall
Chapel of St. Ignatius on Seattle University, 1997
Le parti/il Dettaglio
Le Corbusier, Ospedale a Venezia.
Prevedere a priori le condizioni di comfort all'interno delle stanze d'ospedale ha permesso all'architetto di aver cura di progettare una struttura innovativa e adeguata ad assolvere tale necessità curando il dettaglio architettonico e strutturale del sistema di copertura.
Arte
Vincent Van Gogh
Zundert 1853 – Auvers-sur-Oise 1890
Uliveto, 1889 olio su tela 93 x 74 cm, collezione privata.
Domenica mattina a L’Aja, settembre 1882. "Ieri verso sera stavo dipingendo nel bosco un terreno piuttosto in pendenza coperto da foglie di betulla.Il problema, che io trovavo molto difficile, stava nell’ottenere la profondità del colore, l’enorme forza e solidità di quel terreno - e mentre dipingevo mi accorsi per la prima volta di quanta luce ci fosse ancora in quel crepuscolo - e di mantenere quella luce e al tempo stesso la luminosità e la profondità di quel colore denso". [...] Perché non puoi immaginarti un tappeto più meraviglioso di quel marrone rossastro profondo nel bagliore del sole di una sera d'autunno, schermato dagli alberi [...]
Campo di grano con cipressi, Saint-Rémy, 1889 olio su tela 72 x 92,5 cm. Metropolitan Museum of Art, New York The Annenberg Foundation Gift,
Nell'infinità dello spazio il cipresso diviene un elemento di misurazione
Pino Pascali
Bari 1935 – Roma 1968
Botole (lavori in corso)
1967, 4 pannelli di fibrocemento e legno, acqua, sabbia e terra, cm.382x382x5 ognuno, Collezione G.N.A.M. - Roma
Attrezzi agricoli
1968, attrezzi agricoli di legno e ferro usati da Pascali nella performance del film "SKMP2" di Luca Patella.
Arte e Luce
Caravaggio
La vocazione di san Matteo. 1597-1603. Olio su tela. Roma, chiesa di San Luigi dei Francesi, Cappella Contarelli.
Hopper