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по Guglielmo Panzacchi 7 лет назад

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Il Novecento

Il primo Novecento è stato un periodo di grandi trasformazioni, caratterizzato dall'industrializzazione e dall'avvento della Prima Guerra Mondiale. In questo contesto, la letteratura ha vissuto una profonda evoluzione, rompendo con la narrativa naturalista dell'

Il Novecento

Il Primo Novecento

Lettarati e normalita borghese

In particolare
Avvento della prima guerra mondiale

mito della grandezza romana

Industrializzazione

Vide tra i suoi principali centri letterari in

Italia, in particolar modo Firenze
Inghilterra, in particolar modo a Londra
Spagna, in particolar modo Madrid
Francia, in particolar modo Parigi

la narrativa (rottura con la narrativa ottocentesca del romanzo naturalista di Emile Zola)

Luigi Pirandello
lo "sdoppiamento" del protagonista
il "sentimento del contrario", disorganicità e frammentazione dell'opera d'arte
Italo Svevo
la mancanza di un ordine cronologico unitario dei fatti

il tempo risulta frammentato in una struttura circolare che riconduce il discorso al punto di partenza

la realtà osservata e "filtrata" secondo la sensibilità del protagonista

una profonda introspezione psicologica nei personaggi

sulle quali si scagliarono

Sigmund Freud
la scoperta di una nuova parte della zona della psiche umana (l'inconscio) alle vecchie concezioni psichiatriche e antropologiche
Albert Einstein
anche le scienze che venivano considerate "esatte", come la matematica, la fisica e la geometria, si basavano su premesse convenzionali e "relative"
Nietzsche
La pretesa della scienza di voler dare una spiegazione razionale e unitaria del mondo
Bergson
una visione dinamica e vitalista della realtà, valorizzando l'intuitività che si scontra con la rigidità razionale e statica della scienza

Per quanto riguarda

la lingua d'uso italiana
Il servizio militare ha funto da elemento di omologazione della lingua

Grande Guerra

Il decollo dell'industria favorisce lo spostamento di massa nelle città

il bisogno di una burocrazia più solida

l'affermarsi di un vero proprio linguaggio settoriale: il "burocratese"

l'utilizzo della lingua italiana da parte dei funzionari e dei burocrati, prevalentemente originari del meridione (+ influsso termini comuni)

l'abbandono del dialetto (perché sentito come segno di inferiorità sociale)

varie trasformazioni nella lingua parlata

scomparsa della gonfiezza retorica

sintassi meno complessa e più essenziale

lessico semplice

regresso dell'analfabetismo

costrutti dialettali italianizzati e uso più esteso della lingua nazionale

L'editoria e il giornalismo
Come

Le riviste fiorentine (Firenze)

Le più importanti furono

"Lacerba"

Aveva un' impronta profondamente polemica e futurista e fu l'unica, tra le riviste fiorentine, a difendere i colori cattolici e conservatori

"Il Marzocco"

Aveva come obiettivo quello di evitare ogni giudizio morale o sociologico ma assunse presto una colorazione affine al Capitalismo e alla borghesia

"Il Leonardo"

Questa rivista si poneva in polemica con tutto : sia con il Materialismo che con il Cristianesimo, sia con il Socialismo che con la democrazia parlamentare, sia con il positivismo che con il verismo

"La Voce"

Aveva come obiettivo quello di coinvolgere gli uomini di cultura nella vita politica italiana così da influenzare l'opinione pubblica

" La Tribuna" ( Roma)

"Il Secolo" e il "Corriere della Sera" (Milano)

la letteratura
Tra cui

Il Futurismo

come

la poetica degli oggetti

concetto di correlativo oggettivo formulato dal poeta statunitense Thomas Stearns Eliot, secondo il quale per dare espressione artistica a un’emozione occorre correlarla ad un oggetto o ad un insieme di oggetti che abbiano in sé questo immediato potere evocativo.

la poetica dell'analogia

rappresentazione dell'"ossessione lirica della materia" che, nel "Manifesto tecnico della letteratura futurista" di Marinetti, si esprime nelle formule del "sostantivo-doppio" e delle "parole in libertà"

Si poneva contro

il parlamentarismo e la democrazia

Ogni forma di tradizione

La Borghesia e il suo perbenismo

Il Crepuscolarismo

I crepuscolari

malinconica inquietudine che nasce da una totale sfiducia in ogni ideale religioso, politico e sociale

Poeta vate

Ogni ruolo sociale e civile