CANTO VI

CANTO VI

TEMPO

Venerdì santo 8 aprile 1300, notte.

LUOGO

III CERCHIO INFERNO

III CERCHIO INFERNO

PECCATORI

Golosi

Golosi

PENA

Riversi a terra in un fetido fango

Flagellati dalla pioggia

Dilaniati da Cerbero

PERSONAGGI

DANTE

VIRGILIO

CIACCO

È uno dei golosi del III Cerchio dell'Inferno. Poco sappiamo di lui, a parte le notizie fornite da Dante e da Boccaccio nel Decameron (IX, 8). Il nome poteva forse essere un soprannome spregiativo col senso di «porco», ma potrebbe essere anche un nome proprio. Probabilmente era un parassita che a Firenze veniva invitato ai banchetti per allietare i commensali con i suoi aneddoti, quindi doveva essere ben noto ai lettori contemporanei della Commedia.

CERBERO

Questo personaggio è il guardiano degli inferi ed è descritto con occhi rossi, i peli del muso sporchi e neri, il ventre largo e le zampe artigliate; emette latrati che assordano i dannati e ciò aggrava il loro tormento. Appena vede i due poeti si avventa contro di loro, ma Virgilio gli getta in gola una manciata di terra che placa la sua fame

TRAMA

Cerbero, guardiano del cerchio dei golosi (vv. 1-33)

Dante riprende i sensi. Ora si trova nel III cerchio, dove sono puniti i golosi dilaniati dal demonio Cerbero, mostruoso cane dalle tre teste e con terribili artigli.

L’incontro con Ciacco e le domande di Dante (vv. 34-63)

Dante e Virgilio procedono all’interno del cerchio, quando un dannato si solleva dal fango: è Ciacco cui Dante rivolge tre domande. Prima lo interroga sul destino politico di Firenze, poi sul fatto se ci siano ancora lì uomini giusti e, infine, sulle cause di tale difficile situazione.

Le risposte di Ciacco (vv. 64-75)

Ciacco predice a dante la momentanea vittoria dei guelfi Bianchi e il successivo prevalere della fazione dei guelfi neri, con l’appoggio del papa Bonifacio VIII; ricorda che ci sono solo pochi uomini giusti, del tutto incompresi; afferma che causa prima delle discordie, nelle quali anche dante verrà coinvolto, sono la superbia, l’invidia, l’avidità.

Menzione di importanti politici fiorentini (vv. 76-93)

Alla richiesta di Dante di ricevere notizie su alcuni illustri fiorentini (Farinata, Tegghiaio e altri), Ciacco risponde che li incontrerà nel più profondo Inferno.

Il Giudizio Universale (vv. 94-115)

Ciacco ricade nel fango, addormentato, e Virgilio spiega a dante che il dannato non si sveglierà più fino al Giudizio Universale, quando le anime riacquisteranno il proprio corpo e avvertiranno più intensamente le sofferenze infernali. Inizia quindi la discesa dei due poeti nel quarto cerchio.