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Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli è una figura centrale nella letteratura italiana, noto per la sua poetica e il suo stile unico. La sua scrittura è caratterizzata da una sperimentazione metrica innovativa e dall'

Giovanni Pascoli

Giovanni Pascoli

la poetica

lo stile
sperimentazione metrica

enjambement

pascoli frammenta il ritmo interno del verso con pause sintattiche: i due punti, i punti di sospensione, i punti esclamativi e interrogativi, gli incisi e le parentesi

plurilinguismo

uso di più lingue all'interno del poema: latino, vocaboli più tradizionali e colti, forme pregrammaticali e inserimenti di espressioni straniere

fonosimbolismo

uso delle figure di suono, soprattutto dell'allitterazione e dell'onomatopea

uso generalizzato dell'analogia e uso ricorrente di figure retoriche (come metafore o sinestesie)
il fanciullino
Pascoli ritiene che in ogni persona ci sia un fanciullino, spirito sensibile che consiste nella capacità di meravigliarsi delle piccole cose.

le opere e i temi

i Carmina
raccontano il mondo romano e il suo declino
Odi e Inni
affrontano temi di attualità storica con un'intenzione morale ed educacativa.

nei Poemi del Risorgimento e nei Poemi italici celebra episodi eroici e figure di patrioti e artisti

Canzoni di Re Enzio: sono un omaggio alla città e alle sue lotte

I Poemi Conviviali
pubblicata nel 1904 comprende 19 poemetti (divenuti 20 nell'edizione del 1905)

il poeta affronta temi più alti: i componimeti sono dedicati a a miti e a personaggi del mondo antico

i Canti Di Castelvecchio
si afferma la visione della vita come mistero inesplicabile, di fronte al quale risulta inattendibile qualunque spiegazione razionalistica o religiosa. Il raccoglimento è abitato dall'inquietudine e da un attaccamento al passato che implica la rinuncia ad altri affetti e al matrimonio
il poeta si rivolge alla madre defunta
i Poemetti
opera dedicata alla sorella minore
primi poemetti: nell'edizione Zanicchelli del 1904 (con 44 componimenti)

nuovi poemetti: con 33 componimenti

la prima raccolta, pubblicata nel 1891, comprendeva 22 poesie, cui se ne aggiunsero altre nelle edizioni successive fino alla quinta, del 1900, che ne conta 156.
un'immagine chiave della raccolta è il "nido", simbolo della famiglia e dei suoi affetti, luogo di protezione e sicurezza in contrapposizione al mondo esterno.
presenta un linguaggio selezionato e di registro aulico

queste scelte lessicali comunicano la misteriosa suggestione esercitata dall'identità stessa delle cose.

presenta molte onomatopee

il titolo "myricae", nome di pianta latina, indica fin da subito l'ambientazione della raccolta nell'umile realtà del mondo della campagna

la vita

Dopo il liceo vince una borsa di studio che gli permette di iscriversi alla facoltà di Lettere a Bologna. Nel 1875 perde il diritto di sussidio per aver partecipato a una manifestazione di studenti contro il ministro della Pubblica istruzione e per questo viene arrestato. Dopo essere uscito dal carcere continuerà gli studi e si laureerà nel 1882. Si trasferisce definitivamente a Castelvecchio di Barga dove nel 1898 ottiene la cattedra di Letteratura italiana a Messina, poi si trasferisce a Pisa . Muore a Bologna nel 1912
subisce molte perdite familiari: il 10 agosto 1867 muore il padre, alla fine del 1868 la madre e la sorella maggiore, nel 1871 il fratello Luigi.
nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna, quarto di dieci figli in una famiglia benestante.