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L'opera discute temi fondamentali come la visione dei regni oltremondani e l'allegoria, trattando il viaggio come un percorso di ricerca della salvezza. L'influenza dei testi profetici e della filosofia medievale, in particolare San Tommaso d'

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espressività del linguaggio intensificata

GENESI E FONDAMENTI DELL'OPERA

ANTECEDENTI CULTURALI

- schema della visione dei regni oltremondani - poema allegorico - lettura didattico-enciclopedica - il viaggio come ricerca della salvezza - libri profetici (Bibbia e Apocalisse di Giovanni) - L'Eneide

SOLLECITAZIONI POLITICHE

SOLLECITAZIONI RELIGIOSE

ANTECEDENTI FILOSOFICI

- San Tommaso da Arquinio - il filone razionalistico medievale - filone mistico
Visione "medievale" del mondo di Dante

distinzione di 4 livelli di senso

allegorico

allegoria dei teologi il piano letterale non è fittizio ma vero

la Commedia

concezione figurale

visione cristiano-medievale concepita come un piano divino in cui i fatti potevano essere anticipati

nella Commedia invece l'esistenza dell'individuo trova completamento nella collocazione eterna nel sistema delle pene e delle beatitudini

allegoria dei poeti il piano letterale è un'invenzione fittizia sotto cui si nasconde la verità

letterale

anagogico

morale

caratterizzato da: - fede nel possesso della verità - universo spiegato dalla rivelazione divina e dalla filosofia - conoscenza come adeguazione ad un patrimonio ben definito e fonte dell perfezione della natura umana - un universo retto dalla volontà divina, che permette di raccogliere tutti i gli aspetti della realtà nel suo poema - ammirazione per il mondo antico (riflessa nella figura di Virgilio)

Grazie alla sua ammirazione per il mondo medievale si può parlare di un "pre-umanesimo" di Dante

LA DIVINA COMMEDIA

GENERE, STRUTTURA, LINGUAGGIO E SCRITTURA

STRUTTURA SIMMETRICA
l'ordine unitario che regola l'universo si sovrappone alla molteplicità del reale, riflettendo una struttura sostanzialmente geometrica

i principi che regolano l'architettura del poema (e dunque, le simmetrie) sono il numero 3 e il numero 10

LE TECNICHE NARRATIVE
assenza di tempo nel poema

la dimensione temporale oggettiva è costituita dall'eterno

c'è anche una concezione del tempo soggettiva costituita da piccoli momenti

la dimensione spaziale è connaturata con l'esperienza del viaggio

lo spazio è fisico, ma anche metafisico, simbolico

opposizione di "basso vs alto", dal buio verso la luce

narrazione di secondo grado

aggiunta di prospettive diverse di altri narratori che subentrano nel racconto

si fa ricorso allo scorcio e all'ellissi per raccontare unicamente il momento centrale in cui la tensione drammatica tocca il culmine

da qui deriva la densità potente

la descrizione dinamica

il ritratto o quadro paesaggistico viene fornito via via mentre la narrazione continua a scorrere

i particolari si inseriscono nel corso dell'azione

la focalizzazione

la vicenda viene narrata alternativamente dal punto di vista del dante narratore e da quello personaggio

conferisce un effetto di sospensione narrativa ed intensità drammatica al racconto

LA PLURALITà DEI GENERI
il poema confluisce di una somma di generi diversi

- poema didascalico e allegorico - l'enciclopedia - la profezia apocalittica - la commedia - la tragedia - l'epica - la satira sarcastica - l'invettiva - la lirica elegiaca

fondalmentalmente, è un'opera narrativa

IL PLURILINGUISMO DANTESCO
molteplicità dei piani stilistici e linguistici nelle tre cantiche che si innalzano progressivamente in corrispondenza con l'innalzarsi della materia

linguaggio di eccezionale sublimità, composto di latinismi, provenzialismi, francesismi e neologismi, ma anche dipochi termini plebei

alternanza di linguaggio nobile e plebeo, con pochi ersi in lingua d'oc e latino

linguaggio più elevato per la materia più degna, come nei versi dedicati a Beatrice

alternato allo stile "aspro" di fronte alla materia più indegna

CONTESTO STORICO

Visione cupa e apocalittica della realtà presente (1300) e speranza di un riscatto futuro
Chiesa pensa solo alla potenza terrena
Imperatore dimentica il suo ruolo di supremo arbitro
ci sarà una punizione divina: le forze del male saranno battute da un inviato di Dio, un "veltro" sconfigerà la "lupa"

Dante ritiene di essere investito da Dio in questa missione: deve compiere un viaggio nei tre regni dell'oltretomba e raccontarlo agli uomini mediante il suo poema

La Commedia

Commedia
Dante fa riferimento alle tre concezioni retoriche medievali

l'opera appartiene a quello "comico"

uno stile "dimesso e umile", indipendentemente dal fatto che la lingua usata sia il volgare

ha un inizio doloroso e una fine lieta

- comico - mezzano - eleagico/umile

Divina
l'argomento del poema è la realtà eterna delle anime dopo la morte

offre un nuovo sublime ispirato alla visione cristiana della vita e alla base del quale sta l'ordine divino del mondo

origina lo stile del "poema sacro"

il poeta abbraccia così la realtà imperfetta degli uomini e l'eterna verità di Dio

universalmente ritenuta come una delle più grandi opere della letteratura di tutti i tempi e una delle più importanti testimonianze della civiltà medievale
L'opera è formata in tutto da 100 canti. Il primo canto della Divina Commedia funziona da proemio, i successivi 99, ripartiti in 3 cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso), ognuna delle quali formata da 140 versi endecasillabi e divisa in 33 canti.

3° CANTO

PARADISO

Dante e Beatrice viaggiano ad altissima velocità e per quest'ultimo è molto difficile raccontare tutto questo "trasumanare"

arrivano fino al settimo Cielo dove dove risiedono gli spiriti contemplati: qui Beatrice, per la vicinanza a Dio, smette di sorridere, e innalza Dante fino al cielo delle stelle fisse

Qui risiedono le anime trionfanti e si vede l'intero sistema Solar. che sembrano miseri in confronto alla grandezza di Dio

Prima di assurgere al nono cielo. Dante sostiene un "esame di fede" e solo dopo averlo passato può ammirare Dio circondato dai cori angelici e arrivare all'Empireo

Grazie all'intercessione di Maria richiesta da San Bernardo, che ha sostituito Beatrice in quest'ultima parte del viaggio, Dante può finalmente ammirare Dio in tutta la sua bellezza

Tuttavia, quando cerca di penetrare ancor di più in quel mistero , il suo intelletto viene meno e la sua anima si placa

2° CANTO

PURGATORIO

Dante e virgilio vedono la montagna del Purgatorio innalzarsi in mezzo al mare

Nell'Antipurgatorio incontrano il guardiano del Purgatorio e cominciano a salire la montagna che, perla sua ripidità, pare impossibile da scalare

Allora Dante chiede ai negligenti lì presenti di indicargli il varco più vicino e qui Sordello si offre per condurli fino alle porte del Purgatorio

La porta del Purgatorio è custodita da un angelo con una spada fiammeggiante in mano che consente l'accesso ai due poeti

continuano il cammino fino alla settima cornice, dove Stazio si offre di accompagnarli sino alla sommità del monte

Giunti in cima al monte, Dante e Virgilio si devono congedare perchè quest'ultimo non è degno di guidare il poeta fiorentino nel Paradiso e verrà così sostituito da Beatrice

Infine Matelda fa bere a Dante le acque dei fiumi Lete e Euunoè: in questo modo si purifica, i suoi peccati vengono scontati ed è pronto a seguire Beatrice, che gli si mostra senza il velo

1° CANTO

INFERNO

ora i due sono al di sotto di Gerusalemme, all'ingresso dell'Antinferno, dove stazionano gli ignavi

vengoono traghettati al di là dell'Acheronte da Caronte, il 1° guardiano infernale, dove possono cominciare il viaggio nel vero e proprio Inferno

Attraversano tutti i cerchi, superano tutti i guardiani e i fiumi infernali e superano tutti i cerchi, in cui la punizione delle anime simboleggia il peccato compiuto quando erano in vita

Canto XXXIII, incontro con il Conte Ugolino

Infine i due accedono al IX ed ultimo cerchio, diviso in quattro zone

Giudecca

Cassio, Bruto e Giuda Iscariota sono maciullati dalle tre bocche di Lucifero

Dante e Virgilio scendono lungo il corpo peloso di Lucifero e giungono nell'emisfero Australe, che si pensava fosse fatto interamente di acqua

Tolomea

Antenora

Caina

Canto introduttivo

Dante racconta del suo smarrimento spirituale e dell'incontro con Virgilio

Si ritrova in una selva oscura e alla fine della valle scorge un colle illuminato dal sole

una lonza, un leone e una lupa gli ostacolano la salita, dunque Dante ricorre all'aiuto di Virgilio

Dante accenna così una profezia sibillina circa il "Veltro" che ricaccerà la lupa nell'inferno dal quale proviene e dovrà deviare il suo percorso

Infine Virgilio comunica al poeta smarrito che per il suo bene Dante dovrà seguirlo e Virgilio gli farà da guida prima nell’inferno, poi in purgatorio, mentre in paradiso sarà condotto da Beatrice

SIGNIFICATO ALLEGORICO

Il suo cammino rappresenta quindi un viaggio di fede e purificazione che Dante fa simbolicamente da solo, ma che riguarda tutta l'umanità e la sua salvezza.
Con il suo viaggio attraverso i tre regni, Dante vuole ridare valore alla religione perchè l'uomo si impegni a costruire una società più giusta