I GIOVANI NELLE AREE INTERNE ITALIANE: RAGIONI DI UNA RICERCA PARTECIPATIVA
3. una rivelazione quali-quantitativa e multidimensionale
raccolta dati di 3300 intervistandi secondo il modello a imbuto
Prima fase
1008 individui statisticamente rappresentativi della popolazione italiana
- sessi: entrambi
- fascia di età: 18-29 anni, 30-39 anni
- aree geografiche: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole
Obiettivi
◦ delineare il profilo socio-demografico dei giovani abitanti delle aree interne con particolare riferimento alle tappe di vita raggiunte in ambito di formazione e lavoro
◦ indagare le motivazioni del «restare» sui territori (o del tornare, nel caso dei «nuovi abitanti» di ritorno) e i fattori che possono spingere a lasciare la propria area di residenza
◦ investigare il rapporto dei giovani col proprio territorio, in particolare rispetto alla dimensione comunitaria, alla relazione con la natura e alla potenziale motivazione a lavorare nel settore agro-silvo-pastorale
Seconda fase
2000 individui autoselezionati, staticamente non rappresentativi
Obiettivo
allargargamento del coinvolgimento della platea giovanile di riferimento e approfondimento dei risultati dell’indagine precedente, specialmente rispetto a sotto-popolazioni specifiche
Terza fase
300 individui di un campione ragionato in base a criteri predefiniti e staticamente non rappresentativo
giovani residenti e stakeholder locali attivi nei comuni delle 72 aree di sperimentaziome della strategia nazionale:
- nuovi residenti
- restanti attivi
- immigrati stranieri
- soggetti attivi in ambito socio-culturale a livello
territoriale
argomenti
benessere della popolazione in oggetto (lavoro, servizi, famiglia, fruizione del territorio) e le effettive possibilità di sviluppare un proprio progetto di vita nelle aree interne, in relazione all’emersione di quella che verrà poi definita una «capacità di restanza» nei territori del margine
Quarta fase
40 individui
A ciascun focus hanno partecipato 8-10 soggetti considerati rilevanti per le aree territoriali coinvolte, tra cui: imprenditori, progettisti sociali, ricercatori, rappresentanti di cooperative, fondazioni, amministrazioni locali.
rappresentanza qualitativa dei giovani e degli stakeholder delle aree interne di quattro regioni:
• Abruzzo
• Campania
• Piemonte
• Sicilia
argomenti
sviluppo locale in rapporto alle risorse giovanili: istruzione e
formazione; agricoltura e ambiente; vita e lavoro in montagna; partecipazione giovanile e comunità.
Obiettivo
individuare, insieme ai partecipanti, possibili iniziative a sostegno della reale capacitazione delle giovani generazioni nei territori di riferimento
4.Dai dati agli interventi: formazione e accompagnamento dei giovani come leve di sviluppo locale
Assembea a Caselle in Pittari (SA) (ottobre del 2021)
prima elaborazione dei dati raccolti nelle diverse fasi del progetto con la partecipazione di esponenti di associazioni, ricercatori, amministratori pubblici e stakeholder locali
Obiettivi
una restanza economicamente sostenibile e innovativa per un investimenti sulle risorse giovanili attraverso la formazione tecnico-specialistica di natura place-based e lo scouting e accompagnamento alla (micro)impresa individuale/cooperativa
Problema
disallineamento tra i percorsi di formazione erogati e i bisogni/opportunità locali
Proposte risolutive
- formazione specifica place-based e tecnicoscientifica
- privilegiamento del trasferimento di competenze tecniche coerenti con i profili professionali
- sviluppo di percorsi di connessione formazione-lavoro a livello territoriale
- supporto alla riconversione e all’indirizzo sul territorio delle
competenze pregresse
Questo tipo di ricerca-azione richiede
una dimensione longitudinale e un investimento continuativo
Percorsi scolastici
i giovani restanti possiedono titoli di studio mediamente
elevati, con una preponderanza in molti contesti della formazione secondaria e universitaria umanistico-sociale (specie nelle regioni del Sud e in particolare tra le ragazze), laddove quella tecnico-scientifica risulta in genere maggiormente caratterizzante la componente maschile.
Lavoro
settore dei servizi: prevalenti
agricoltura: in minoranza, percepita come risorsa economica solo da alcune categorie specifiche, come gli imprenditori agricoli.
imprese: diffuse in molti territori specialmente nel settore della ospitalità, della cultura e dei mestieri tradizionali legati ad artigianato, agricoltura e allevamento
Proposte risolutive
- supporto e accompagnamento all’avvio
di impresa, anche in rapporto a bandi e finanziamenti pubblici tramite iniziative a favore dello sviluppo di start-up
innovative e attente al mondo cooperativo
- attivazione di forme di credito agevolato/micro-credito
- accompagnamento nel tempo dei
progetti avviati (sportelli, supporto continuativo, monitoraggio)
- accesso alla terra e ai beni rurali (immobili, rustici, terreni) a fini produttivi, anche tramite forme di associazione fondiaria, comodato d’uso gratuito, affitto simbolico, «case a un euro»
-supporto alla genitorialità e alla famiglia con particolare attenzione alla conciliazione vita/lavoro per le giovani
donne, specialmente se imprenditrici o lavoratrici autonome
1. Un progetto per Riabilitare l'Italia
Riabilitare l'Italia: associazione che si focalizza sulle aree interne, montane e margilizzate del paese
sviluppo socio-economico
mancanza di lavoro e mancanza dei servizi essenziali
animazione del territorio
calo e invecchiamento della popolazione
Snai: strategia nazionale per le aree interne
"welfare di comunità"
2. Le origini di una ricerca-azione territoriale
"Giovani dentro" (ottobre 2020-luglio 2021)
programma di ricerca - azione interdisciplinare
cofinanziamento:
- Fondazione Peppino Vismara
- Coopfond
primo progetto di ricerca nazionale riguardo le generazioni giovani residenti nelle aree rurali italiane
interconnessione tra montagna e città ("Metromontagna")
campi di analisi:
◦ storia
◦ geografia
◦ politica
◦ economia
◦ ecologia (agricoltura e allevamento)
◦ sociologia
◦ statistica
soggetti dell'indagine:
giovani abitanti di età compresa tra i 18 e i 39 anni
Obiettivo
presa di coscienza collettiva e intervento sulle lacune riguardo le necessità locali
L’obiettivo di Riabitare l’Italia è quindi quello di contribuire a ricostruire una nuova centralità degli spazi del margine nel disegno di strategie di sviluppo su scala nazionale, che rimettano al centro del dibattito politico e culturale le questioni legate alle disuguaglianze territoriali, agli squilibri demografici e istituzionali, alla rarefazione economica e sociale che l’abbandono di queste aree porta con sé.
Manifesto per riabilitare l'Italia
► Chi sono dunque i giovani abitanti dei luoghi a bassa densità di popolazione?
► Quali motivazioni li portano a restare in luoghi da cui tanti se ne sono andati, ma anche dove nuovi residenti cominciano ad arrivare?
► Quali sono le caratteristiche delle aree interne e montane che le rendono interessanti o addirittura uniche per sviluppare un progetto di vita e di lavoro, per immaginarvi il proprio futuro?
► Su quali competenze locali fare leva e quali politiche immaginare al fine di dare spazio reale al «desiderio di restanza» che si va sviluppando tra i giovani delle aree
interne?
Supporto e collaborazione
società di indagini Swg, tramite una tecnica mista Cati/Cami (Computer Assisted Telephone/Mobile Interview) e online con metodo Cawi(Computer Assisted Web Interview), ovvero mediante l’utilizzo di diverse metodologie di raccolta dei dati tramite telefono o web.