parole composte sono un tratto polisintetico dell'italiano
parole con prefissazione e suffissazione mostrano carattere agglutinante dell'italiano
L'italiano neostandard è, detto banalmente, l'italiano dell'uso medio scritto e parlato, accettato e condiviso dalla comunictà dei parlanti. Esso si forma nell'intersezione degli assi di varietà della lingua. Nel continuum che ognuna di queste varietà forma, l'italiano neostandard si colloca circa al centro di esse

Istituzioni di Linguistica

Livelli di analisi della lingua

Fonetica e Fonologia

Fono (fonetica)

suoni riproducibili con l'apparato fonatorio

ingressivi o egressivi o apneumonici

consonanti (si frappone ostacolo al passaggio dell'aria)

In base a come vengono prodotte

Occlusive

Fricative

Affricate

Nasali

laterali

vibranti

In base al luogo in cui vengono prodotte

bilabiali

labio dentali

dentali e alveolari

palatali

velari

uvulari

faringali

glottidali

sorde o sonore

vocali (non c'è ostacolo al passaggio dell'aria) - sono sempre sonore

alte, medie, basse

aperte o chiuse

arrotondate o non arrotondate

IPA (International Phonetic Alphabet)

Trascrizione fonetica

L'italiano è una lingua che riproduce con la grafia abbastanza fedelmente i suoni (ma non è una regola assoluta !)

Fonema (fonologia)

foni che pertinentizzano significato in una data lingua

allofoni

ogni lingua ha il proprio inventario fonematico

Trascrizione fonematica

SILLABE (minime combinazioni di fonemi come unità pronunciabili)

ACCENTO

lingue con accento fisso e lingue con accento dinamico

TONO e INTONAZIONE

Altezza musicale

in alcune lingue pertinentizza il significato (es. cinese mandarino)

in italiano dà valore pragmatico dell'enunciato (affermazione, ordine, esclamazione..:)

lunghezza del suono

in alcune lingue pertinentizza significato

in italiano pertinentizza solo la lunghezza delle consonanti

in altre lingue pertinentizza anche la lunghezza delle vocali

Morfologia e sintassi

MORFO

MORFEMA

classificazione funzionale

lessicali

grammaticali

derivazionali

flessionali

classificazione posizionale

affissi

prefissi

suffissi

sono desinenze se sono suffissi flessionali

circonfissi

transfissi

altri tipi

sostitutivi (es. foot/feet)

morfema zero (es. man/man)

morfemi soprasegmentali

valori morfologici affidati a processi

reduplicazione

cumulativi

amalgama

processi che interessano i morfemi

famiglie di parole

prefissoidi e suffissoidi

parole composte

unità lessicali polirematiche

unità lessicali bimembri

parole macedonia

prefissazione/suffissazione e alterazione

omonimia tra morfemi

supplettivismo

Categorie flessionali

genere

in alcune lingue non esiste il genere, in alcune esiste il neutro oltre al maschile e femminile

numero

S/P/duale/paucale...

caso

es le lingue classiche

alcune lingue mostrano ERGATIVITA' (marcano il caso del soggetto in modo diverso se il verbo è transitivo o intransitivo)

verbi

tempo

aspetto (perfettivo o imperfettivo)

azionalità (verbi telici o atelici)

diatesi (ATTIVO/PASSIVO)

certe lingue marcano nel verbo M/F (in alcuni casi lo fa l'italiano) e anche il rapporto gerarchico tra parlante e interlocutore !

categorie grammaticali

Asse paradigmatico (considerando le parole in isolamento)

Asse sintagmatico (considerando le parole nel loro rapporto con altre parole)

le categorie della grammatica tradizionale non sono assolute

Semantica

lingue del mondo

le famiglie di lingue (classificazione genealogica)

italiano si può classificare come lingua del sottogruppo italo-romanzo del gruppo occidentale del ramo neolatino della famiglia indoeuropea

per alcune lingue del mondo non si riesce a trovare la famiglia di appartenenza

Tipologie morfologiche

Flessive (italiano)

introflessive (arabo)

Agglutinanti (tedesco, esperanto)

Polisintetiche (eschimese)

isolanti

Tipologie sintattiche (ordine dei costituenti principali di una frase)

2 principali ordini in tutte le lingue del mondo (SOV e SVO)

PRINCIPIO DI PRECEDENZA (soggetto precede oggetto)

PRINCIPIO DI ADIACENZA (verbo e oggetto sono contigui)

trascurando il SOGGETTO...

OV (costruisce a sinistra)

VO (costruisce a destra)

il problema del numero delle lingue

CENSIMENTO LINGUE DEL MONDO SU https://www.ethnologue.com/

universali linguistici

Nessuna lingua è superiore alle altre per ragioni logiche, fonologiche o morfosintattiche e lessicali. Le lingue acquistano prestigio per ragioni sociali e politiche

Sociolonguistica dell'italiano contemporaneo

Italiano neostandard

a

alcuni tratti del neostandard

Varietà della lingua

i diversi idiomi così come sono codificati (named languages)

le diverse modalità di comunicazione (scritto, parlato, gestualità...)

diverse realizzazioni di una medesima lingua

Asse di varietà diacronico

lingua cambia nel tempo

Asse di varietà diatopico

lingua ha diverse realizzazioni a seconda dei luoghi (varietà regionali)

Asse di varietà diamesico

lingua scritta - lingua parlata

Asse di varietà diastratico

la lingua varia in base allo status socio economico di chi parla/condizioni lavorative

linguaggio giovanile

Registri

Codici (specifici, in base all'argomento)

Asse di varietà diafasico

La lingua cambia in base al contesto (dottore in ambulatorio e dottore in trekking in montagna)

Varietà di apprendimento / Interlingua

Insegnare l'italiano a scuola: sì ma come ?

metodo deduttivo vs metodo induttivo

sembra più efficace quello induttivo (impariamo naturalmente così la nostra lingua madre) quindi è preferibile

MA

favorire diversi stili di apprendimento

valorizzare il plurilinguismo endogeno (dialetti e lingue minoritarie) ed esogeno (frutto dell'immigrazione)

a scuola non si parla in dialetto ma questo può diventare oggetto di analisi

interviste ai nonni

modi di dire

riflessione contrastiva italiano-dialetto

interrogare la lingua dei bilingui emergenti

interrogarsi su morfologia e sintassi

coinvolgere famiglie

l'insegnante non deve conoscere l'arabo, il cinese... ma informarsi sulle caratteristiche morfologiche, sintattiche, genealogiche della lingua. E usare quegli strumenti per creare interesse e sollevare domande intorno alla lingua

fare mappatura delle lingue della classe

diverse situazioni di plurilinguismo

bilinguismo

diglossia

dilalia

concetto di norma

norma come prescrizione: ci dice cosa è giusto e cosa no

rischio: valutazioni "moralistiche" dell'errore + conservatorismo della lingua

norma come descrizione dell'uso

cosa è giusto accettare e cosa no? /comprendere come la lingua varia nel tempo

in fatto di lingua E' L'USO CHE FA LA NORMA !

primato dell'oralità sullo scritto

ragioni ontologiche (la nostra lingua madre è orale) e filologiche (l'uomo ha conosciuto prima l'oralità della scrittura) + alcune lingue oggi solo parlate

Dare spazio alla conversazione per imparare a parlare

Educazione linguistica ed educazione comunicativa

non trascurare l'insegnamento della lingua esplicita "neostandard" ma privilegiare alla correttezza grammaticale la "funzionalità comunicativa"

Imparare a utilizzare la varietà della lingua più adeguata al contesto - Imparare ad ascoltare - Imparare a tacere

Storia dell'educazione linguistica in ITALIA

Manzoniani vs d'Ovidio, De Sanctis, Ascoli

"ITALIANO SCOLASTICO" vs plurilinguismo endogeno

I MAESTRI: Don Milani, Ciari, Freinet, Lodi, Maltoni

panorama linguistico internazionale: teoria della deprivazione verbale / Labov

GISCEL e le DIECI TESI PER L'EDUCAZIONE LINGUISTICA DEMOCRATICA