La Peste nera

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La Peste nera presentava diverse manifestazioni cliniche, con la forma bubbonica come la più comune. Linfonodi infiammati, i bubboni, erano spesso il primo segno della malattia. Comparivano all'inguine, sotto le ascelle o sul collo, rappresentando la manifestazione più evidente della malattia. I sintomi per chi ne era affetto includevano febbre alta, brividi, spasmi e delirio. La forma setticemica e quella polmonare, quest'ultima altamente contagiosa, rappresentavano varianti della malattia con sintomi e complicanze distintive. La peste polmonare attaccava l'apparato respiratorio, causando una tosse ricca di bacilli pestiferi e consentendo il contagio da persona a persona attraverso l'aria. Nel caso della peste setticemica, spesso conseguenza della forma bubbonica, l'infezione si diffondeva nel sangue, manifestandosi con macchie scure sulla pelle, da cui l'appellativo "morte nera" attribuito all'epidemia. La peste polmonare e quella setticemica risultavano essere le più letali. Nel 1365, Guy de Chauliac, medico personale di tre papi e del re di Francia, distingueva in modo puramente empirico, senza ovviamente indagarne le cause, la peste polmonare dalla peste bubbonica. La diagnosi della Peste nera era basata principalmente sull'osservazione dei sintomi caratteristici. I medici dell'epoca svilupparono classificazioni basate sulla gravità della malattia, cercando di distinguere tra forme lievi, moderate e gravi. a pratica medica medievale si basava su tradizioni ereditate dall'antichità, e le terapie per la Peste nera riflettevano queste influenze. L'uso di erbe medicinali, pozioni e amuleti era comune, ma l'efficacia di tali rimedi era spesso limitata. La mancanza di una comprensione accurata delle cause della malattia ha reso difficile per i medici fornire cure efficaci. In generale, i medici medievali si basavano su antiche autorità come Ippocrate e Galeno, che aderivano alla teoria patologica umorale. Secondo questa teoria, le malattie erano causate da uno squilibrio dei quattro umori del corpo. La prevalenza della bile nera, fredda e secca, era associata alla peste. Si riteneva che la putrefazione, provocata dalla predominanza di umori specifici, si diffondesse nell'organismo attraverso l'aria o il cibo. Il clima afoso e umido e i venti del sud erano considerati pericolosi. Le esalazioni, soprattutto dal respiro di coloro già malati, erano temute come altamente infettive. I medici cercavano di trattare la peste attraverso flebotomia, clisteri, fumo purificatore, disinfettanti come aceto e lavaggi di viso e mani. I medici consigliavano misure preventive come l'isolamento dei malati, l'evitare cibi specifici, l'uso di sostanze aromatiche e la fuga dalle zone colpite. Consigliavano anche comportamenti come il ridere, scherzare e festeggiare, sottolineando l'importanza della gioia per mantenere l'equilibrio. I manuali medici dell'epoca, come i consilia e i regimina, fornivano istruzioni per affrontare l'epidemia. Si concentravano sulla prevenzione, piuttosto che sulla cura. Nel "Consilium" di Gentile da Foligno (morto nel 1348) si consigliava di accendere fuochi nelle abitazioni. Ogni cibo doveva essere imbevuto nel vino. Come sostanze odorose dovevano essere impiegate la canfora nel caso di pasti caldi e la salaginella nel caso di pasti freddi. I cibi acidi erano considerati l'alimento ottimale. La teoria del "soffio pestifero" di Gentile da Foligno affermava che i venti corrotti trasportavano sostanze nocive nell'aria. A partire da Gentile, la triaca, così come il salasso e l'isolamento dei malati rappresentarono le basi della terapia contro la peste.

Peste setticemica

Diffusione nel sangue

Manifestazione con macchie scure sulla pelle

Chiamata "morte nera"

Peste polmonare

Attacca l'apparato respiratorio

Tosse ricca di bacilli pestiferi

Contagio da persona a persona attraverso l'aria

Peste bubbonica

Linfonodi infiammati, i bubboni

sotto le ascelle o sul collo

Localizzazione all'inguine

la più comune

Altri sintomi per chi ne era affetto

Febbre alta

brividi

spasmi e delirio

ORIGINE

ESPANSIONE

ITALIA

FRANCIA

iNGHILTERRA

RESTO DELLEUROPA

Diagnosi e terapie per la Peste nera

Diagnosi basata sull'osservazione dei sintomi

Classificazioni basate sulla gravità della malattia

Terapie basate su tradizioni ereditate dall'antichità

Uso di erbe medicinali

pozioni e amuleti

Mancanza di una comprensione accurata delle cause

Teoria patologica umorale come base per la pratica medica medievale

Trattamenti VARI

clisteri

fumo purificatore

aceto

Misure preventive come isolamento dei malati

evitare cibi specifici

Manuali medici dell'epoca per affrontare l'epidemia

Focus sulla prevenzione più che sulla cura

Consigli specifici da Gentile da Foligno

Accendere fuochi nelle abitazioni

Imbevere ogni cibo nel vino

Uso di sostanze odorose come canfora e salaginella

Teoria del "soffio pestifero"

salasso e isolamento dei malati come base della terapia

PUNIZIONE DIVINA

PERSECUZIONE degli EBREI e degli STRANIERI

ONDATA di ANTISEMITISMO

POGROM

FLAGELLANTI

1347/1348 - 1350

CAMBIAMENTI nella società

Scarsità di manodopera

Rivalutazione del lavoro e aumento dei salari

Declino del sistema economico feudale

Indebolimento della nobiltà terriera

Accelerazione dell'urbanizzazione

Maggiore mobilità sociale per contadini e artigiani

ESEMPIO documentario in INGHILTERRA

Nuove opportunità

DISGREGAZIONE SOCIALE (FAMIGLIA)

Interruzione dei legami familiari e comunitari

Abbandono dei malati e dei morenti

Collasso dei sistemi di assistenza e cura tradizionali

Indebolimento delle gerarchie sociali esistenti

1/3 della popolazione muore 20 milioni di morti