L'UMANESIMO
Gli umanisti reinterpretano la storia e le arti
A Firenze fiorirono le arti figurative come l'architettura, la pittura e la scultura
Vennero ripresi i canoni dell'arte classica e venne elaborata la tecnica della prospettiva da Piero della Francesca e Filippo Brunelleschi
Molti architetti diedero un nuovo aspetto alle più importanti città italiane, costruendo chiese e palazzi caratterizzati dall'armonia e dalle proporzioni
La storia era intesa come il frutto delle azioni compiute da ogni individuo e vennero distinte alcune epoche storiche. (Coniarono per esempio il termine "Medioevo" per indicare l'età di mezzo tra l'antichità classica e il presente)
Gli intellettuali umanisti avvertivano distanza tra se stessi e gli uomini vissuti nei secoli precedenti e si sentivano più vicini a quelli dell'antichità
Nuova figura dell'intellettuale: l'umanista
Questa corrente coinvolse anche altre discipline come la filosofia, la storia, l'arte, le scienze
Il loro lavoro consisteva nel riportare alla luce molte opere letterarie dell'antichità
Molti umanisti si occuparono dello studio di antichi testi e volevano recuperare la versione originale per comprenderne il reale significato
Ebbe origine in Italia e si diffuse nelle Università di Padova e Bologna e nelle corti dei principi a Ferrara, Mantova, Milano e Venezia
Riscoperta della cultura classica
Gli intellettuali tornano a studiare le opere degli antichi autori greci e latini che non presentavano una visione religiosa del mondo
Visione antropocentrica: l'uomo è al centro dell'universo
La cultura coinvolge i ceti laici e si sviluppa un sapere slegato dalla religione
Il destino dell'uomo non dipendeva più dalla volontà di Dio; adesso l'individuo stesso può costruirlo grazie alle proprie potenzialità e al proprio impegno
Cresce il desiderio di conoscenza e la fiducia nelle capacità umane