EDUCAZIONE INCLUSIVA
DISABILITY LITERACY
(alfabetizzazione o educazione
alla disabilità e all’inclusione)
NUOVA CULTURA DELLA DISABILITÀ interpretare il deficit non più come caratteristica esclusivamente individuale ma come il prodotto dell’interazione tra l’individuo e il contesto in cui è inserito
IPOTESI OPERATIVE
INSEGNANTE DI SOSTEGNO
STEREOTIPI E LUOGHI COMUNI
impostazione culturale settoriale che intende l’educazione speciale rivolte ai soli soggetti diversamente abili.
necessario pensare ad attività formative plurime che si adattino alle caratteristiche e alle difficoltà di ogni allievo
differenza di ruolo tra insegnante curricolare e di sostegno
reciprocità e commutabilità dei ruoli tra docenti curricolari e specializzati che non scinda l’agire educativo in due versanti diversi (allievo disabile, allievi normali), ma che converga sinergicamente in un progetto inclusivo e di alfabetizzazione alla disabilità rivolto a tutti e nutrito delle peculiari competenze e padronanze di entrambi i soggetti
costruttore di reti d’intervento relazionali e professionali
assume un atteggiamento umile, prudente, flessibile, riflessivo nei confronti della quotidiana attività che esso stesso svolge
capacità di costruire ponti comunicativi r dinamiche relazionali partecipate e favorevoli al confronto all'interno del sistema scuola, tra le diverse figure che lo compongono, e all’esterno con le famiglie, gli operatori dei servizi sociali e della sanità, il territorio
conoscitore degli elementi costitutivi della specifica disabilità, in termini clinici, psicologici, pedagogico-didattici, ecc.
catalizzatore di quella sinergia di interventi che possono concretizzarsi in un vero e proprio progetto di vita dell’allievo diversamente abile
deve mostrare, capacità adattive, proporsi come soggetto epistemico, produttore di sapere, attivo, aperto alla collaborazione, al continuo aggiornamento professionale e alla ricerca
idea del laboratorio come momento esperienziale di confronto tra gli allievi capace di sviluppare e creare dinamiche relazionali significative, atteggiamenti più inclini all’accettazione del diverso, attraverso attività di peer tutoring, di role playing, di aiuto reciproco, di apprendimento cooperativo.
curricolo scolastico che prevede l’integrazione in esso di elementi di studio e di analisi tematica strettamente collegati all’universo della disabilità
prendere consapevolezza della complessità e della eterogeneità del tessuto socio-culturale e dello scenario scolastico
Avvicinarsi alla disabilità richiede vocazioni empatiche, sensibilità, capacità pro-sociali e pro-attive, conoscenze e competenze specifiche in termini pedagogici, didattici, neuroscientifici, linguistici, assiologici
sviluppare un livello di intelligenza sistemica tra scuola, extrascuola, reti territoriali e famiglie, capace di far nascere quella cultura dell’inclusione sganciata dal considerare la disabilità come problema di una minoranza, addossabile esclusivamente alle famiglie con bambini con BES, agli addetti ai lavori, agli insegnanti di sostegno, e delimitabile solo all’interno di specifici ambiti disciplinari e di ricerca
tessuto socio-culturale
intelligenza connettiva, ovvero la capacità di ragionare in termini di rete, di sinergia e di crescita comune, in piena collaborazione e cooperazione tra le diverse istituzioni e le figure che in esse vi partecipano
problemi d’inclusione dei soggetti con BES
strutturali (visione pedagogico-culturale)
indicazioni ministeriali più inclini alla
personalizzazione
diversità
competenze metodologico-didattiche-tecnologiche