IL COMPLETAMENTO DELL'UNITA' D'ITALIA

L'OTTOCENTO

FIRENZE CAPITALE D'ITALIA

ROMA CAPITALE D'ITALIA

intanto si era aperta la questione romana

Roma era considerata la capitale naturale del Regno dItalia

ma il Papa non era disposto a cederla

per questo l'Italia firmò con la Francia la Convenzione di Settembre

in base a questo trattato

l'Italia rinunciava a ogni pretesa su Roma

successivamente alla guerra franco-prussiana ci fu la possibilità di annettere Roma al Regno d'Italia

il 20 Settembre 1870

un corpo di bersaglieri, mandati dal generale Raffaele Cadorna, entrarono a Roma attraverso la storica breccia di Porta Pia

il 2 Ottobre si svolse il plebiscito di annessione

Roma divenne capitale nel luglio 1871

nel maggio 1871 venne approvata unilateralmente una legge detta "legge delle guarentigie" dallo Stato Italiano al papa affinchè potesse svolgere il suo magistero

nel 1874, Pio IX respinse queste norme, vietando ai cattolici di partecipare alla vita politica. Il divieto venne riassunto dalla curia romana nella formula "non expedit"

TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA

estate 1866

La Prussia attacca l'Austria e l'Italia si schiera al suo fianco

Bismark propone all'Italia un'alleanza in vista della guerra con l'Austria

20 GIUGNO 1866:
scoppia la terza guerra di indipendenza

si risolverà assai rapidamente a
favore dell'alleanza italo-tedesca

9 LUGLIO 1866

I Prussiani
sbaragliarono gli Austriaci a Sadowa

L'Italia
venne ripetutamente sconfitta dagli Austriaci

- Nella battaglia terrestre di Custoza (24 giugno)
- Nella battaglia navale di Lissa (20 luglio)

L'Italia, dunque, aveva perso entrambe le battaglie contro l'Austria, ma la guerra era stata vinta

PACE DI VIENNA
(3ottobre 1886)

L'Italia ottenne il Veneto, ceduto dall'Austria per disprezzo a un intermediario, Napoleone III, e poi da questi "girato" all'Italia

1867
riprese vigore l'iniziativa mazziniana e garibaldina volta a liberare Roma

Il piano prevedeva l'insurrezione dei romani, in modo da far apparire l'iniziativa agli occhi di Napoleone III come un atto dello Stato Pontificio. Solo in un secondo momento sarebbero intervenuti i garibaldini

Il piano fallì

Garibaldi alla testa di 3000 volontari, penetrò nello Stato Pontificio

3 NOVEMBRE 1867
i garibaldini si scontrarono a Mentana con le truppe francesi prontamente inviate nello Stato Pontificio da Napoleone III e armate di nuovi fucili a retrocarica (gli chassepots)

Dopo essere stato sconfitto a seguito di un aspro combattimento, Garibaldi viene arrestato e condotto nell'isola di Caprera

Destra storica

contraria ad una conquista armata di Roma, difesa da Napoleone III

Mazziniani e Garibaldini

favorevoli ad una azione armata

Nel giugno del 1862 i garibaldini, con l'appoggio di Rattazzi, partiti dalla Sicilia, vennero fermati proprio dall'esercito di quest'ultimo

Lo scontro avvenne sull'Aspromonte il 29 Agosto 1862

L'Italia nel 1864 stipulò la Convenzione di Settembre, nella quale si impegnava a difendere i confini dello Stato Pontificio in cambio del ritiro delle truppe francesi da Roma

Firenze capitale

Garibaldi con i cacciatori delle api ottiene diversi successi, come a Bezzecca, aprendosi la strada verso Trento

Venne fermato da un perentorio ordine, conseguente al sopraggiunto armistizio, a cui rispose con un telegramma di una sola celebre parola: "Obbedisco"

per completare l'unità d'Italia mancavano il Veneto, il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio e Roma