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af Emanuela Naso 3 dage siden

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Violenza di genere

La violenza di genere include diverse forme di aggressione che vanno da quella psicologica e fisica a quella sessuale, includendo atti persecutori come lo stalking, fino ad arrivare al femminicidio.

Violenza di genere

Violenza di genere

Autos = Self
Bios = Life
Graphy=Writing

An autobiography is the author's retelling of their life. This is written in first person and the author is the main character.

LA DONNA DI IERI

Breve excursus letterario dove appare evidente come il femminicidio o la violenza di genere sia un fenomeno non solo recente ma, che c'è sempre stato.

Tuttavia, si nota come i Personaggi es Mirandolina sono esempi di donne che resistono a queste dinamiche, ma il contesto generale riflette comunque delle limitazioni imposte alle donne dalla società del tempo.

Dante

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Paolo e Francesca

Un caso di femminicidio viene presentato nel Canto V dell’ “Inferno”, in cui la protagonista Francesca da Polenta (o da Rimini) commette adulterio innamorandosi del cognato Paolo Malatesta e per questo viene uccisa con violenza dal marito, tra il 1283 e il 1285.

Lo stesso Dante Alighieri, negli stessi versi, sottolinea il potere della letteratura, che è presentata come causa dell’adulterio precisando che infatti Galeotto diviene il libro letto e l’autore; perché i due amanti avevano letto a sua volta il celebre romanzo francese, i cui protagonisti sono Lancillotto e Ginevra. 


Goldoni

Goldoni può essere collegato al tema della violenza di genere, ma in modo indiretto e contestualizzato rispetto alla società del XVIII secolo. Le sue opere, in particolare "La Locandiera", esplora i rapporti tra i sessi, i ruoli di genere e le dinamiche di potere nelle relazioni personali e sociali. Sebbene la violenza di genere non sia un tema esplicito, alcuni aspetti delle sue opere possono essere analizzati attraverso una prospettiva contemporanea per evidenziare forme di violenza simbolica, psicologica o sociale..

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La locandiera

La locandiera di **Carlo Goldoni** è interessante, poiché, pur non trattando esplicitamente la violenza fisica o sessuale, il testo esplora dinamiche di potere, manipolazione e controllo all'interno delle relazioni tra i sessi, che possono essere considerate forme indirette di violenza psicologica o emotiva.

La commedia, scritta nel 1753, presenta una riflessione sui ruoli di genere e sulle aspettative sociali, che offre uno spunto utile per parlare della violenza di genere nel contesto storico e sociale dell'epoca.

La protagonista Mirandolina è una donna intelligente, furba e capace di gestire i suoi rapporti con gli uomini in modo da mantenere il controllo su di loro. Nonostante non vi sia una violenza esplicita, si possono osservare dinamiche di potere psicologico in vari momenti, in particolare nella relazione tra Mirandolina e i vari corteggiatori.

1.Manipolazione emotiva: - Mirandolina esercita una sorta di manipolazione emotiva nei confronti dei suoi pretendenti, giocando con i loro sentimenti per ottenere ciò che vuole. Sebbene questa dinamica non rappresenti violenza diretta, il controllo emotivo può essere visto come una forma sottile di violenza psicologica, dove la persona manipolata si sente impotente o ingannata.

2. Ruolo tradizionale della donna: - Goldoni descrive la figura di Mirandolina come una donna che, pur avendo una posizione di potere nella locanda, è comunque intrappolata nei ruoli sociali del suo tempo. Questo implica una violenza simbolica legata alle aspettative di comportamento e di ruolo che la società impone sulle donne.

3. Le relazioni di potere, le dinamiche tra i personaggi maschili e femminili sono influenzate da strutture sociali e culturali che riflettono, in modo sottile ma significativo, forme di violenza psicologica e simbolica.

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LA DONNA DI OGGI

cronaca
nella nostra Calabria

La drammatica vicenda delle due ragazze stuprate a Seminara

Il recente caso di violenza sessuale avvenuto a Seminara, un comune della provincia di Reggio Calabria, ha scosso profondamente la comunità locale e l’opinione pubblica. Due giovani ragazze sono state vittime di un brutale stupro di gruppo, perpetrato da un gruppo di sedici persone, tra cui anche alcuni minorenni. I ragazzi, dal comportamento considerato scandaloso, hanno violentato e filmato le due vittime come se fossero oggetti, evidenziando un disprezzo assoluto per la dignità umana e un’assenza di empatia sconcertante. Il caso ha suscitato forti reazioni sociali; infatti, ci si trova di fronte all'ennesimo sollecito alle scuole e alle associazioni locali, sebbene già attive nel promuovere una cultura del rispetto, alla sensibilizzazione su queste tematiche dovrebbe partire fin dalla giovane età, coinvolgendo le famiglie e coltivando una cultura di rispetto e supporto. Le campagne di informazione pubblica e il coinvolgimento delle istituzioni nel favorire spazi di dialogo saranno cruciali per far fronte a fenomeni di violenza che, come questo, sfuggono a una giusta comprensione e liquidano la dignità delle vittime.

Maria Antonietta Rositani

Il 13 marzo 2019 l’ex marito di Maria Antonietta Rositani provò a ucciderla dandole fuoco. L’uomo evase dai domiciliari che stava scontando a casa dei genitori nel Napoletano e si presentò a Reggio Calabria da lei. Maria Antonietta riportò ustioni sul 50 per cento del corpo, visse per 20 mesi in ospedale tra terapia intensiva e decine di interventi chirurgici. 

Il messaggio che si sente di dare alle donne vittime di violenza è quello di avere il coraggio di denunciare.Il suo sogno è quello di combattere la violenza in ogni modo, aiutando le persone che soffrono. Vuole fare del bene. Vuole di lenire il dolore degli altro ora ce , è riuscita a superare il suo. Infatti ha

IO NON MUOIO

Emilia Condarelli, le ha dedicato questo libro ,pubblicato di recente (24 settembre 2024)che oltre ad essere un racconto di una vicenda di cronaca è anche un manifesto di resilienza e un invito alle donne a denunciare e non accettare i soprusi. Nella parte finale del libro c'è un taccuino con il quale si chiede alle donne vittime di violenza di aprirsi e lottare cercando quella forza che la paura nasconde.

nazionale

Questo il lungo e macabro elenco delle donne uccise in questo 2023. 


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Giulia cecchettin

Nell’estate 2023 Giulia Cecchettin aveva scritto in un diario le motivazioni che l’avevano convinta a lasciare Filippo Turetta. Quella lista, importante per capire il controllo esercitato dall’imputato sulla vittima è necessaria per sensibilizzare i giovani d'oggi educandoli a prevenire o commettere ogni forma di violenza.



La poesia di Alda Merini

A farsi portavoce contro La violenza di genere è Alda Merini che nei suoi versi evidenzia il contrasto tra la dolcezza e la bellezza che ogni donna porta o vorrebbe portare con sé e la disumanità che accompagna in queste situazioni il comportamento maschile.

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analisi

La violenza che Alda Merini racconta in questi versi, infatti, fa venire in mente alla poetessa tutte quelle viste personalmente da lei e subite da tante donne dentro ai manicomi, luoghi di prigionia fisica e mentale, situazioni che si riproducono tristemente anche in contesti diversi. Momenti tragici, da cui è riuscita a fuggire “per via della poesia”.

Quello della Merini è un canto universale, dedicato a tutte le donne vittime di violenza; donne “prevaricate dai bruti”, donne “colpevoli” soltanto della loro “sana bellezza” e della loro “non follia”, un tema da sempre molto caro alla poetessa milanese.

Giulia, Bianca, Vita Bello. Le donne cantate da Alda Merini in questa poesia urlante sono tutte vittime di assurde violenze. L’impudicizia di quegli uomini rotti alla lussuria del vento che violentava le donne, un grido di dolore contro tutti quegli uomini che troppo spesso vedono nella donna la nullità.

“Canto delle donne”

Io canto le donne prevaricate dai bruti

la loro sana bellezza, la loro “non follia”

il canto di Giulia io canto riversa su un letto

la cantilena dei salmi, delle anime “mangiate”

il canto di Giulia aperto portava anime pesanti

la folgore di un codice umano disapprovato da Dio,

Canto quei pugni orrendi dati sui bianchi cristalli

il livido delle cosce, pugni in età adolescente

la pudicizia del grembo nudato per bramosia,

Canto la stalla ignuda entro cui è nato il “delitto”

la sfera di cristallo per una bocca “magata”.

Canto il seno di Bianca ormai reso vizzo dall’uomo

canto le sue gambe esigue divaricate sul letto

simile ad un corpo d’uomo era il suo corpo salino

ma gravido d’amore come in qualsiasi donna.

Canto Vita Bello che veniva aggredita dai bruti

buttata su un letticciolo, battuta con ferri pesanti

e tempeste d’insulti, io canto la sua non stagione

di donna vissuta all’ombra di questo grande sinistro

la sua patita misura, il caldo del suo grembo schiuso

canto la sua deflorazione su un letto di psichiatra,

canto il giovane imberbe che mi voleva salvare.

Canto i pungoli rostri di quegli spettrali infermieri

dove la mano dell’uomo fatta villosa e canina

sfiorava impunita le gote di delicate fanciulle

e le velate grazie toccate da mani villane.

Canto l’assurda violenza dell’ospedale del mare

dove la psichiatria giaceva in ceppi battuti

di tribunali di sogno, di tribunali sospetti.

Canto il sinistro ordine che ci imbrigliava la lingua

e un faro di marina che non conduceva al porto.

Canto il letto aderente che aveva lenzuola di garza

e il simbolo-dottore perennemente offeso

e il naso camuso e violento degli infermieri bastardi.

Canto la malagrazia del vento traverso una sbarra

canto la mia dimensione di donna strappata al suo unico amore

che impazzisce su un letto di verde fogliame di ortiche

canto la soluzione del tutto traverso un’unica strada

io canto il miserere di una straziante avventura

dove la mano scudiscio cercava gli inguini dolci.

Io canto l’impudicizia di quegli uomini rotti

alla lussuria del vento che violentava le donne.

Io canto i mille coltelli sul grembo di Vita Bello

calati da oscuri tendoni alla mercé di Caino

e canto il mio dolore d’esser fuggita al dolore

per la menzogna di vita

per via della poesia.

Definizione

Con l'espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.



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Leggi e strumenti di tutela

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Legge contro il femminicidio (Italia, 2013)

La legge sul femminicidio [1] è un provvedimento legislativo emanato dal Parlamento nel 2013 al fine di contrastare il deplorevole fenomeno della violenza sulle donne.

La legge sul femminicidio ha apportato diverse modifiche al codice penale ad esempio prevedendo delle aggravanti nel caso in cui la violenza è fatta nei confronti di una donna in gravidanza; oppure la possibilità per la polizia di disporre un allontanamento urgente dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa e altro ancora.

tale legge è stata modificata di recente dalla legge . n.12/2023 istituendo ai sensi dell'articolo 82 della Costituzione, per la durata della XIX legislatura, una Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.


Codice Rosso (Italia, 2019)

Sulla G.U. del 25 luglio 2019 è stata pubblicata la Legge 19 luglio 2019, n. 69 (recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”)

La legge apporta modifiche al codice penale introducendo alcune nuove fattispecie:


Diritti

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Convenzione di Istanbul (2011): Contrasto alla violenza di genere.

La Convenzione di Istanbul è un trattato internazionale promosso dal Consiglio d’Europa, firmato il 7 aprile 2011 a Istanbul e ratificato dall’Italia con la Legge n. 77 del 27 giugno 2013. Essa è entrata in vigore il 1 agosto 2014 e rappresenta il primo strumento giuridicamente vincolante per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica. La Convenzione ha un’importanza centrale nel diritto internazionale perché sancisce in modo chiaro che la violenza contro le donne costituisce una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Essa include tutte le forme di violenza basate sul genere che colpiscono in modo sproporzionato le donne, in particolare:

La Convenzione impone agli Stati firmatari di adottare misure legislative e amministrative per conformarsi alle sue disposizioni. Gli Stati devono assicurare che i reati di violenza contro le donne siano perseguiti in modo efficace, garantendo alle vittime il diritto all’accesso alla giustizia e a misure di protezione adeguate.


Agenda ONU 2030: Obiettivo 5 - Parità di genere
Articolo 3 Cost.: Uguaglianza e pari dignità sociale

L’art. 3 della Costituzione, stabilendo al primo comma che «tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali», pone il principio della uguaglianza giuridica dei cittadini (uguaglianza formale) intesa come regola fondamentale dello Stato di diritto per cui vige il noto brocardo «la legge è uguale per tutti» stampato, in lettere cubitali, nelle aule dei tribunali.

Il secondo comma, assegnando allo Stato il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, sancisce, invece, l’aspirazione all’uguaglianza di fatto (o uguaglianza sostanziale).

Il principio di eguaglianza formale ha trovato riconoscimento per la prima volta nelle Costituzioni ottocentesche, nelle quali era inteso nel senso di eguale soggezione di tutti dinnanzi al diritto, senza distinzioni legate al titolo, al grado o all’appartenenza ad una determinata classe sociale o alla posizione di autorità rivestita.

 Le Costituzioni moderne hanno ampliato il significato del principio e, in primis, l’art. 3, comma 1 della Costituzione italiana, individua alcuni criteri che non possono formare oggetto di discriminazione, in quanto riguardano aspetti strettamente connessi all’identità dell’individuo: il sesso, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche, le condizioni personali e sociali.

Si noti, comunque, che l’art. 3 non conferisce un diritto soggettivo all’eguaglianza, quanto «diritto al pari trattamento»



COME COMBATTERLA ?

Promozione di progetti di sensibilizzazione.

L'educazione e la sensibilizzazione sono strumenti chiave per costruire una società più equa e sicura, contribuendo a ridurre progressivamente la violenza di genere.

What and who made you who you are today?

Responsabilità collettiva:


Cambio culturale:
Supporto alle vittime:

Incentiva una cultura di solidarietà e supporto collettivo.

Consapevolezza:
Prevenzione della violenza: