von CINZIA ROMANO vor 2 Tagen
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L'azienda agraria è la combinazione elementare dei fattori della produzione, un'unità costituita da beni organizzati dall'imprenditore, per mezzo di scelte coordinate a fini produttivi. Possiamo dire che l'azienda agraria è il mezzo con cui l'impresa agraria realizza i suoi scopi.
La definizione economico-agraria di un'azienda corrisponde con quella giuridica, infatti l'art. 2555 c.c. definisce in modo unitario l'azienda, sia agricola che commerciale , quale: "COMPLESSO DI BENI ORGANIZZATI DALL'IMPRENDITORE PER L'ESERCIZIO DELL'IMPRESA (ART. 2555 C.C.)".
E' costituito dal valore dei terreni più gli investimenti fondiari voluti dall'uomo che apportano delle migliorie. Il reddito derivante dal capitale fondiario prende il nome di beneficio fondiario.
I miglioramenti fondiari sono beni fisicamente immobili che sono indissolubilmente uniti alla terra unita.
Sono creati dall'uomo, sono un insieme di opere realizzate per migliorare la produttività della terra.
Costituiscono capitali fissi a logorio parziale e su di essi si calcolano le quote di reintegrazione.
FABBRICATI
PIANTAGIONI
SISTEMAZIONE TERRENI
La terra nuda è il terreno naturale che non ha subito alcun intervento umano e, rappresenta un capitale fisso a logorio nullo. Può essere usato per un tempo illimitato, su di esso non si calcolano le quote di reintegrazione.
Il capitale agrario o capitale di esercizio, in economia agraria è uno dei quattro fattori della produzione agraria. Comprende l'insieme dei beni materiali e immateriali ottenuti dall'accantonamento di redditi prodotti da precedenti cicli o da altre attività produttive e reinvestiti nell'azienda.
A differenza del capitale fondiario, il capitale agrario non è incorporato stabilmente nella terra nuda, pertanto si intende come capitale mobile.
Il capitale di anticipazione è l'importo monetario anticipato nel corso dell'anno di esercizio per far fronte all'acquisto di mezzi tecnici e servizi nell'intervallo di tempo che intercorre fra l'inizio dell'annata e la disponibilità dei ricavi.
Riguarda gli acquisti extra aziendali effettuati al momento del bisogno.
Per le sue prerogative, l'impresa agraria ha costi espliciti distribuiti più o meno omogeneamente per tutto l'esercizio e ricavi espliciti dilazionati di un certo intervallo di tempo a causa della lunghezza dei cicli produttivi.
DENARO
Il capitale di anticipazione è dato dalle liquidità anticipate per l'acquisto dei mezzi tecnici e servizi (concimi, sementi, mangimi, noleggi, esperti, imposte, manodopera aziendale e extraziendale, ecc.) necessari alle operazioni colturali, nell'intervallo di tempo fra l'impianto e la raccolta delle colture annuali o fra l'inizio vegetativo e la raccolta delle colture arboree.
Il capitale di anticipazione non va confuso con i prodotti di scorta, ma riguarda gli acquisti extraziendali effettuati al momento del bisogno.
Si parla di scorte vive e di scorte morte riferendosi rispettivamente al bestiame e alle attrezzature.
PRODOTTI DI SCORTA
I prodotti di scorta sono prodotti realizzati in azienda e destinati al reimpiego come mezzo produttivo, più precisamente sono beni che provengono dalla produzione vendibile accantonata nei precedenti anni agrari e utilizzati come fattori produttivi o materie prime nell'anno corrente.
Fra di essi ricordiamo i foraggi, la paglia da lettiera, il letame, certe sementi, i prodotti grezzi destinati alla trasformazione aziendale.
BESTIAME (SCORTE VIVE)
Esse sono rappresentate da beni animati: il bestiame. Da un punto di vista economico esso è un capitale fisso che serve per più cicli produttivi e la sua reintegrazione annua viene assicurata con una spesa che rappresenta una quota parte del valore presente all'inizio dell'annata agraria.
MACCHINE (SCORTE MORTE)
Le "scorte morte" sono rappresentati da beni strumentali inanimati (macchine motrici, aratri, zappatrici) necessari o utili alla coltivazione del fondo.
E' un capitale fisso perchè a corredo permanente del fondo.