por ilea bellino hace 3 años
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L' overlapping si ha quando un'azione presente in un'inquadratura è ripetuta in parte o per intero in quella successiva da un altro punto di vista. Lo scopo è quello di prolungare il piacere che il pubblico prova nel vedere questo genere di azioni, che nella vita reale durano un lasso di tempo estremamente breve. Spesso è infatti utilizzato il rallenti.
Match” significa “abbinare” dunque se si usa questo tipo di transizione si desidera “abbinare” due sequenze differenti che possono essere simili nella FORMA (o nella GRAFICA), nel MOVIMENTO, nel SONORO o nell'insieme delle parti. Con questa tecnica si possono creare infinite transizioni artistiche, relazioni, similitudini, parallelismi e contrasti tematici che arricchiscono e variano lo stile della narrazione.
Lo smash cut si ha quando una scena viene tagliata bruscamente con un'altra per esigenze estetiche, narrative o per suscitare un'emozione di impatto. Si verifica spesso in un momento cruciale, in una scena in cui non ci si aspetterebbe un taglio: passando da una scena frenetica veloce a una tranquilla, o viceversa. Gli smash cut sono spesso utilizzati quando un personaggio si sveglia da un incubo
Gli inserti sono brevi inquadrature che non hanno strettamente a che fare con l'azione rappresentata, ma nella quale si inseriscono per completarne o per arricchirne il senso o l'esposizione. Una tipologia diffusa di inserto è il piano d'ascolto: l'inquadratura ravvicinata di un personaggio che ne ascolta un altro (si dice interno se è parte della conversazione ma momentaneamente in silenzio, ed esterno se estraneo). I fegatelli sono riprese catturate a margine delle riprese principali (scorci di paesaggi, dettagli, ecc.) e che potrebbero servire in montaggio.
Il jump cut è un attacco realizzato unendo due o più inquadrature sullo stesso soggetto senza sostanzialmente variare angolazione e grandezza scalare.
Dati due soggetti che interagiscono e tra i quali dunque si stabilisce una linea d'azione, si dicono inquadrature simmetriche (da alcuni chiamate corrispondenti) quelle che riprendono ciascun soggetto, all'interno dello stesso campo, da angolazioni uguali e simmetriche rispetto all'asse perpendicolare alla linea d'azione. Nel caso l'inquadratura di un soggetto comprenda anche parte della spalla dell'altro, si chiama OTS (Over the Shoulder). L'attacco per inquadrature contigue unisce inquadrature i cui assi di ripresa sono paralleli. Un dialogo ad esempio può essere montato con questo attacco. L'attacco può essere utilizzato anche per mostrare una serie di oggetti o di personaggi allineati, costituendo un'alternativa alla carrellata laterale.
L'attacco campo/controcampo consiste nell'unione di due inquadrature dello stesso soggetto ripreso da angolazioni diametralmente opposte. La prima inquadratura è quella di riferimento, campo, e la seconda è il controcampo. Accade ad esempio quando un dialogo viene realizzato con due soggettive: ognuno dei due personaggi guarda in macchina. Un altro esempio si ha quando una persona viene ripresa alternativamente in carrellata a precedere e in carrellata a seguire. Più raramente si realizza saltando la linea d'azione tra due personaggi.
L'establishing shot (in italiano totale d'ambiente) è uno schema di montaggio in cui una o più inquadrature larghe informano lo spettatore del luogo in cui si svolgerà l’azione, azione che sarà ripresa successivamente da inquadrature più strette. Nella gran parte dei film, gli establishing shot riprendono edifici veri, mentre gli interni sono girati in teatro di posa. Per rendere ancora più inequivocabile questa falsa associazione, spesso la si rafforza in fase realizzativa con un movimento di camera in avanti verso una finestra, una porta, una parete, dietro la quale si lascia intendere che avranno luogo gli eventi mostrati subito dopo. Lo scopo di questo schema è informativo: serve a comunicare al pubblico dove ci si trova. Spesso viene utilizzato per introdurre una nuova scena, orientando lo spettatore in un nuovo spazio. Una volta che lo spettatore è a conoscenza del luogo, le inquadrature possono essere più strette e mostrare più dettagli.
Nell'attacco sull'asse, da un inquadratura all’altra, cambia solo la distanza dal soggetto inquadrato rimanendo sullo stesso asse. Lo stacco risulta un po’ “forzato” ma in alcuni momenti può risultare efficace a livello comunicativo. Sostanzialmente l'attacco sull'asse lega due inquadrature di cui una costituisce un ingrandimento (o riduzione) dell'altra, condotta sullo stesso asse di ripresa. Si utilizza l’ingrandimento quando si voglia sottolineare un particolare che nel campo troppo ampio potrebbe sfuggire o quando necessita una lettura più ravvicinata del soggetto. Si utilizza invece la riduzione quando si voglia inserire il soggetto in un contesto ambientale più vasto, o introdurre elementi nuovi.
Nell'attacco sul movimento un soggetto comincia a muoversi in un'inquadratura e completa il suo movimento in quella successiva. Le tipiche inquadrature che servono questo attacco sono riprese da angolazioni significativamente differenti oppure sono in asse (da un inquadratura all’ altra cambia solo la distanza dal soggetto inquadrato rimanendo sullo stesso asse). E' importante che le due inquadrature legate da un attacco sul movimento subiscano un deciso cambio di angolazione e/o di grandezza scalare. Condizioni essenziali sono: 1) che la velocità apparente sia la stessa 2) che l’azione sembri continui
L'attacco di continuità serve a sintetizzare in pochi secondi tragitti che nella realtà possono essere molto lunghi. Nell'attacco di continuità il soggetto è ripreso con due o più inquadrature lungo un asse parallelo a quello del suo movimento mentre attraversa il quadro da un margine all'altro. Di solito è costituito da inquadrature tra loro contigue, ma non sempre. Ciò che è importante è il rispetto rigoroso della regola del 180°: le inquadrature devono essere riprese dalla stessa parte del tragitto del personaggio, altrimenti sembra che torni indietro.