por Laura Angela Andreacchio hace 1 día
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Durante la quarta lezione si dividerà la classe in gruppi per svolgere attività come creare una presentazione sui messaggi principali del film oppure scrivere una lettera al protagonista per condividere le proprie riflessioni. Per concludere si cercherà di realizzare un diario emotivo ,descrivendo come il film li ha fatti sentire. Si progetterà una campagna di sensibilizzazione, quindi, con l'approccio della flipped classroom utilizzato si permetterà agli studenti di arrivare preparati e utilizzare il tempo in classe per attività coinvolgenti e riflessive.
Nella lezione finale gli studenti saranno invitati a riflettere su come le persone reagiscono normalmente quando assistono a questi fatti e a chiedersi se esiste un modo giusto o sbagliato di agire e qual'è la responsabilità di ciascuno. Successivamente si chiederà agli studenti cosa li ha colpiti di più e se avranno incontrato nel film situazioni a loro familiari e quali sono i comportamenti giusti e come metterli in pratica. Si rivisiteranno ,quindi, gli argomenti trattati con la realizzazione di un cartellone che riassuma il dibattito, concentrandosi su alcuni punti. Ad esempio:
Quali sono i segnali che una battuta è andata troppo oltre?
elenco delle emozioni legate al bullismo e al cyberbullismo nome ed esempio?
Cosa fare se si è vittima o testimone del cyberbullismo?
In questa terza lezione gli studenti dovranno arrivare preparati alla visione del film, avendo già le basi per comprenderne i contenuti e le tematiche.
Dopo aver fornito dei materiali da consultare autonomamente ad esempio la trama del film o una descrizione dei temi principali ad esempio diversità. relazioni sociali. stereotipi di genere, il compito svolto a casa dovrà essere di riflessione e annotando le proprie aspettative sul film, cercando informazioni sul contesto culturale del film (ad esempio il significato simbolico dei pantaloni rosa).
Durante questa lezione la visione del film diventerà il momento in cui gli studenti approfondiranno le conoscenze acquisite con una discussione di gruppo per analizzare il film.
Esempi di domande:
quali stereotipi sono stati affrontati nel filmi?
in che modo il protagonista ha sfidato le norme sociali?
In che modo ti sei sentito durante la visione di alcune scene?
Durante la seconda lezione verranno proiettate diapositive che riportano alcune affermazioni sull'argomento possibilmente con stile provocatorio adatto a stimolare il dibattito.
Ad esempio;
Dopo ogni domanda si chiederà agli studenti di schierarsi ad esempio per alzata di mano, in accordo o in disaccordo.
Con l'affermazione si chiederanno le ragioni che hanno spinto i ragazzi a quella scelta piuttosto che un 'altra, con la possibilità di cambiare schieramento durante o a fine del dibattito. Non si esprimeranno opinioni durante questa fase, meglio stimolare un confronto tra loro, incoraggiando gli incerti e mettendo in discussione i loro dubbi.
Al termine dell 'attività verranno messe in risalto alcune affermazioni emerse durante il dibattito, rimandando ad un secondo momento eventuali approfondimenti,
La prima lezione è stata strutturata per far conoscere ai ragazzi il fenomeno proponendo punti di discussione tramite articoli, video per lavorare su tre livelli:
Cognitivo: stimolare il pensiero critico
Emotivo: promuovere la consapevolezza emotiva e l'empatia.
Etica: promuovere il senso di responsabilità e di giustizia.
Le strategie per affrontare bullismo e cyberbuliismo durante la lezione dovranno essere mirate a informare, sensibilizzare, coinvolgere e fornire strumenti pratici agli studenti.
spiegare i concetti di bullismo e cyberbullismo con esempi concreti e definizioni chiare.
LAVORI DI GRUPPO far lavorare gli studenti su progetti creativi(cartelloni, presentazioni ,video)per riflettere insieme e promuovere situazioni.
PROMOZIONE DELL'EMPATIA E DELLA CONSAPEVOLEZZA proporre attivita' che invitino gli studenti a mettersi nei panni degli altri.
EDUCAZIONE DIGITALE insegnare agli studenti regole di comportamento online,come proteggere i propri dati personali, riconoscere i rischi e gestire conflitti virtuali.
Il mito della caverna narrato nel libro settimo della Repubblica di Platone, presenta due realtà, una illusoria e una reale: la caverna regno delle tenebre, e il mondo al di fuori, regno della luce. La caverna, utilizzando un linguaggio contemporaneo, può essere definita come la comfort zone, un luogo privo di ansietà, dove non si corre nessun pericolo. L''ultima parte del mito può essere correlata al doloroso problema del bullismo. Lo schiavo liberato, che ha visto il mondo è diventato un uomo diverso.
L'ex schiavo torna nella caverna per informare gli altri di ciò che ha visto, ma questi lo prendono per folle e lo uccidono. Il diverso fa paura perché chiama ad interagire con un mondo inesplorato e il bullismo è esercitato come atto di dominio su ciò che sfugge alla comprensione. Quindi la paura si tramuta in odio e l'odio in omicidio. La forza del gruppo stabilisce qual è la minaccia da depennare.
La legge 71/2017 mira a prevenire e contrastare il cyberbullismo attraverso una serie di misure educative, ponendo al centro la tutela e il supporto di minori, sia vittime che responsabili degli atti di bullismo online.
Punti salienti della legge:
Segnalazioni dei contenuti: i minori che abbiano compiuto 14 anni o i genitori possono chiedere la rimozione, l'oscuramento o il blocco dei contenuti online che li riguardano.
Educazione e sensibilizzazione: la legge promuove iniziative educative per sensibilizzare studenti, docenti e genitori sul tema del cyberbullismo. Viene introdotta la figura di un referente scolastico per il cyberbullismo.
Ammonimento del questore: per i minorenni sopra i 14 anni autori di episodi di cyberbullismo, il questore può convocare il ragazzo, insieme a un genitore, per un ammonimento.
Piani di intervento scolastico: le scuole devono adottare specifici piani di intervento per prevenire e gestire i casi di cyberbullismo,
Lo scopo della legge non è punire i minori responsabili di cyberbullismo, ma a promuovere la loro educazione e rieducazione, nonchè a proteggere le vittime, creando un ambiente più sicuro e consapevole per i ragazzi nell' uso delle tecnologie digitali.
Gli obiettivi disciplinari sono molteplici, nello specifico:
-rispettare le norme sociali e giuridiche
- sapersi relazionare con i compagni di classe, amici, parenti e familiari.
- contrasto del disagio giovanile e della dispersione scolastica;
-educazione alla cittadinanza attiva responsabile e democratica;
-promozione dell'inclusione scolastica e valorizzazione delle differenze culturali, sociali, di genere e religiose;
-promuovere il cooperative learning e
partecipare attivamente al flipped classroom
L' Onu ha creato l'agenda 2030 un programma che raccoglie 17 obiettivi di sviluppo sostenibile all'interno del quale i paesi membri si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. La lotta al bullismo e al cyberbullismo coinvolge almeno due obiettivi dell'agenda 2030, precisamente l'obiettivo 4:
fornire un'educazione di qualità equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutte le persone. I ragazzi e le ragazze vittime di bullismo tendono a perdere più giorni di scuola, il che compromette i loro risultati scolastici e quindi le possibilità di ricevere un'educazione al pari dei propri compagni e delle proprie compagne.
L'obiettivo 10: ridurre l'ineguaglianza all'interno e tra le nazioni.