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por Tiziana Tarantolo hace 2 años

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VOI CH'ASCOLTATE IN RIME SPARSE IL SUONO

Nel contesto di una riflessione poetica, si esplora il tema della crescita individuale e dei cambiamenti che la maturazione comporta. Il passato, pur essendo il fondamento dell'identità individuale, può generare tensioni e contrapposizioni con il presente.

VOI CH'ASCOLTATE
IN RIME SPARSE IL SUONO

VOI CH'ASCOLTATE IN RIME SPARSE IL SUONO

Collocazione e datazione storica


Viene in esso indicato il destinatario, l’argomento della raccolta ed il modo in cui essa è strutturata.


Ramo principale

Attualizzazione

Tema della crescita individuale e dei cambiamenti che la maturazione comporta; il passato costituisce il fondamento dell’identità individuale, ma può esprimere tensione e contrapposizione rispetto al presente.
Sottoargomento

Contestualizzazione

Sono presenti due tradizioni culturali con cui Petrarca deve confrontarsi: la tradizione cortese, di derivazione provenzale e lo stilnovismo, tradizione lirica d'amore e la tradizione cristiana.

Tradizione cortese e stilnovistica: appello al lettore; rimando a un pubblico esperto d’amore; terminologia propria della materia d’amore (sospiri, core, piango e ragiono, speranze e dolore;

Tradizione cristiana: conversione, inutilità ed illusorietà dei beni terreni; pentimento e perdono


L'appello al lettore è un invito del Poeta a condividere con lui la sua esperienza/dimensione interiore.

Tradizione cristiana
La tradizione cristiana attiene al pentimento, è una conversione che nasce dal pentimento. Nella tradizione cristiana, quando un uomo si pente, Dio lo accoglie e lo perdona. Ecco perché Petrarca sa di essere degno del perdono.
Tradizione cortese e stilnovistica
La tradizione cortese metteva in evidenza una fenomenologia dell'amore (sospiri, il cuore che batte quale sede della passione, la passione amorosa e i sentimenti del poeta venivano, quindi rappresentati. Petrarca utilizza la terminologia cortese (lessico d'amore, come sospiri, core, pianto, speranze). Il tema della speranza.

Livello tematico

PASSATO E PRESENTE.

Quattro temi principali:

1)   Sono stato a lungo innamorato

2)   Ora sono cambiato (conversione in prospettiva cristiana)

3)   Chiedo pietà e perdono

4) Sono degno di riceverli (desumibile)


Dichiara di aver vissuto l'innamoramento, di essere arrivato a una conversione. Chiede pietà e perdono. Ha raggiunto il suo obiettivo, si trova a fine percorso, ed è quindi degno di ricevere il perdono


Livello metrico e stilistico retorico

FIGURE RETORICHE
DI POSIZIONE

CHIASMO - Importante sul piano del significato. Nel testo poetico la forma è la parte più importante, come in una canzone, dove cogliamo prima delle parole il suono che fa da sfondo significante (sfondo estetico nella lirica).

Chiasmo vv. 5 – 6 piango-dolore

                             ragiono-speranze

                             

pietà-perdono

                           vergogna –pentimento

Verso 5: Piango/dolore X ragiono/speranze


[Chiede perdono perché è degno di pietà: prova vergogna e dunque si pente. Ha capito che ha sbagliato perché è andato contro anche alla sua funzione sociale come "intellettuale".

Il sonetto, rappresenta il momento di maturazione massima per Petrarca e la comprensione del proprio percorso di vita,, un'oscillazione tra passato e presente, una riflessione che analizza la sua storia di "uomo"].

DI SUONO

In generale, al tormento interiore, a una dimensione interiore caotica, corrisponde un controllo dal punto di vista formale. I suoni all'interno del sonetto hanno, infatti, un ruolo importante. Si trovano in posizione strategica, all'inizio del verso e alla fine.

Una figura retorica preponderante è l'allitterazione (ripetizione di un suono o un gruppo di suoni, come le sillabe)

ALLITTERAZIONI

Rime-SospiRi – nudRiva – pRimo;

Vario- Van-proVA – troVAr;

Favola Fui;

ME –Medesmo-Meco-MI;

Vaneggiar-Vergogna;

Conoscer-Chiaramente Che quanto;

VeGGIo-VaneGGIar;

GIOvenil-raGIOno

FIGURA ETIMOLOGICA: van - vane; mi vergogno e vergogna (stessa radice)

Verso 2: RI sospiri - nudRIva

Verso 3: pRImo

Verso 6: VANe speranze e VAN dolore (figure etimologiche - stessa radice per due parole diverse)

Seconda quartina:

Gruppo VA

Vario - VAne _ proVA - troVAr

Terzina:

Verso 11: M

Me medesimo, Mi meco

verso 12: Polisindeto (forma di coordinazione, ripetizione della congiunzione "e" / l'asindeto, invece, coordina tramite la virgola)








RIME

Si tratta di rime incrociate, nelle terzine rime ripetute, con struttura


ABBA ABBA CDE CDE




FORMA METRICA

E' un sonetto. Composto da


Vi è una lunga tradizione del sonetto che risale alla tradizione siciliana (Jacopo da Lentini). E' una forma metrica che viene utilizzata per esprimere una grande varietà tematica, soprattutto per esprimere l'io poetico.