jonka federica sargolini 9 vuotta sitten
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Ragionevolezza del Cristianesimo DEISMO ridurre gli articoli di fede al contenuto razionale della rivelazione
stato di natura (diverso da Hobbes)
- uguaglianza e libertà - legge di natura si basa sulla ragione umana - mostra i diritti fondamentali dell'uomo - vieta di ledere quelli degli altri diritti: vita, libertà, proprietà privata
STATO = libero contratto per tutelare i diritti individuali solo scopo di garanzia del rispetto dei diritti naturali (non è assoluto)
la legge non impedisce la libertà ma è la condizione di essa
legittimità del diritto alla resistenza (ribellione ad un potere illegittimo)
CONSENSO, DIRITTI CIVILI, DIVISIONE DEI POTERI fondamenti dello Stato
il generale e l'universale sono nostre creazioni e riguardano il segno, il linguaggio (cfr. Aristotele nesso sostanza/essenza)
di tutte le idee siamo consapevoli (altrimenti non potrebbero esistere)
la conoscenza è sempre e solo conoscenza di idee
dalle idee si risale alle cose, la cui conoscenza E' SEMPRE MEDIATA DALLA LORO RAPPRESENTAZIONE PSICHICA (idee: copie delle cose)
idee di riflessione (l'intelletto riflette sui materiali d'esperienza, opera collegamenti, organizza i contenuti e formula nuove idee es. processi mentali, pensieri, volontà, memoria, percezione)
idee di sensazione (derivano dai dati percettivi)
ad ogni idea corrisponde una qualità intrinseca delle cose (cfr. Democrito-Galileo)
qualità secondarie (soggettive) scaturiscono dall'incontro tra l'oggetto e le facoltà conoscitive del soggetto
qualità primarie (oggettive) causa diretta delle sensazioni
l'intelletto mette in relazione le idee semplici e le combina fabbricando così nuove IDEE COMPLESSE (fittizie e inventate dalla mente: es. ippogrifo es. idea di sostanza - elaborazione soggettiva del nostro io incapace di immaginare degli attributi che non ineriscono a qualcosa)
la mente è attiva e origina un'infinità di idee complesse (es. per produrre l'idea complessa di unicorno, unisco le idee semplici di cavallo e di corno)
es. relazione di causalità deriva da: - successione di eventi (osservazione empirica) - idee di potere (operare cambiamenti) e potenzialità (di subire cambiamenti)
idee di modi (qualità, attributi di Marco)
idee di relazioni (il rapporto di Marco con se stesso e con gli altri)
idee di sostanza (es. Marco)
contrapposizione alla concezione aristotelico-tomista (istanza ultima e finale che sussiste per sè, non riconducibile a qualcosa di più elementare, permane inalterata anche se tutto il resto cambia)
Locke: come nasce l'idea di sostanza? - osserviamo che alcune qualità sensibili "vanno costantemente insieme" - immaginiamo che non possono sussistere se non sono attaccate ad un sostegno stabile - ad esso diamo un unico nome per esigenze pratiche di comunicazione - il nome si fissa per abitudine alle strutture linguistiche della vita quotidiana
POICHÉ, COME HO GIÀ SPIEGATO, LA MENTE È PROVVISTA DI UN GRAN NUMERO DI IDEE SEMPLICI, CHE LE
VENGONO RECATE DAI SENSI COSÌ COME SI TROVANO NELLE COSE ESTERNE, O DALLA RIFLESSIONE
SULLE SUE PROPRIE OPERAZIONI, ESSA OSSERVA ALTRESÌ CHE UN CERTO NUMERO DI QUESTE IDEE
SEMPLICI VANNO COSTANTEMENTE ASSIEME; E POICHÉ SI PRESUME CHE ESSE APPARTENGANO AD UNA
MEDESIMA COSA, E LE PAROLE SONO ADATTATE ALLA COMUNE COMPRENSIONE, E DI ESSE SI FA USO PER
UN RAPIDO SCAMBIO, QUESTE IDEE, COSÌ RIUNITE IN UN SOLO SOGGETTO, VENGONO CHIAMATE CON UN
NOME SOLO. MA POI, PER DISATTENZIONE, SIAMO PORTATI A PARLARNE CONSIDERANDOLA COME UNA
SOLA IDEA SEMPLICE, MENTRE INVECE SI TRATTA DI UNA COMPLICAZIONE DI MOLTE IDEE MESSE INSIEME.
E QUESTO, COME HO GIÀ DETTO, PERCHÉ NON SAPPIAMO IMMAGINARE IN QUAL MODO QUESTE IDEE
SEMPLICI POSSANO SUSSISTERE DA SOLE, E PERTANTO CI ABITUIAMO A SUPPORRE UN QUALCHE
SUBSTRATUM NEL QUALE ESSE EFFETTIVAMENTE SUSSISTANO E DI CUI SIANO IL RISULTATO: E QUELLO
CHIAMIAMO, PERCIÒ, SOSTANZA.
PER CUI, SE ALCUNO VOGLIA CONSULTARE SE STESSO NEI RIGUARDI DELLA SUA NOZIONE DI UNA PURA
SOSTANZA IN GENERALE, TROVERÀ CHE NON NE POSSIEDE ALTRA IDEA SE NON QUELLA DI UNA
SUPPOSIZIONE DI UN QUALCHE SCONOSCIUTO SOSTEGNO DI QUELLE QUALITÀ CHE SONO CAPACI DI
PRODURRE IN NOI DELLE IDEE SEMPLICI, QUALITÀ CHE VENGONO COMUNEMENTE CHIAMATE ACCIDENTI.
SE A QUALCUNO VENISSE DOMANDATO, QUALE SIA IL SOGGETTO CUI SI TROVANO INERENTI IL COLORE O
IL PESO, NON AVREBBE NIENTE DA DIRE SE NON CHE SI TRATTA DI PARTI ESTESE E SOLIDE; E SE GLI SI
DOMANDASSE A CHE COSA SIA INERENTE QUESTA SOLIDITÀ E QUESTA ESTENSIONE, EGLI NON SI
TROVEREBBE IN UNA POSIZIONE MOLTO MIGLIORE DI QUELL’INDIANO GIÀ RICORDATO IL QUALE, DOPO CHE
EBBE DETTO CHE IL MONDO È SOSTENUTO DA UN GRANDE ELEFANTE, SI SENTÌ CHIEDERE SU CHE COSA
POGGIASSE L’ELEFANTE; AL CHE RISPOSE: SU UNA GRANDE TARTARUGA; MA POICHÉ SI INSISTEVA PER
SAPERE CHE COSA SOSTENESSE QUESTA TARTARUGA DALLA SCHIENA COSÌ AMPIA, RISPOSE: QUALCOSA,
CHE NON SAPEVA CHE FOSSE. E COSÌ QUI, COME IN TUTTI GLI ALTRI CASI IN CUI USIAMO CERTE PAROLE
SENZA AVERE DELLE IDEE CHIARE E DISTINTE, NOI PARLIAMO COME DEI FANCIULLI: I QUALI, RICHIESTI DI
CHE MAI SIA UNA DATA COSA, CHE NON CONOSCONO, PRONTAMENTE DÀNNO QUESTA SODDISFACENTE
RISPOSTA, CHE È QUALCOSA: IL CHE INVERO NON SIGNIFICA ALTRO, QUANDO VIENE COSÌ USATO, SIA DAI
BAMBINI CHE DAGLI ADULTI, SE NON CHE IGNORANO DI CHE SI TRATTI, E CHE DELLA COSA CHE VIII
PRETENDONO DI CONOSCERE, E DI PARLARE, ESSI NON HANNO LA MINIMA IDEA DISTINTA, E PERCIÒ NE
SONO PERFETTAMENTE IGNORANTI E ALL’OSCURO. DUNQUE, L’IDEA CHE NOI ABBIAMO, E CUI DIAMO IL
NOME GENERALE DI SOSTANZA, NON ESSENDO ALTRO CHE IL PRESUNTO, MA IGNOTO, SOSTEGNO DI
QUELLE QUALITÀ CHE SCOPRIAMO ESISTENTI E CHE NON IMMAGINIAMO POSSANO SUSSISTERE SINE RE
SUBSTANTE, SENZA QUALCOSA CHE LE SORREGGA, QUEL SOSTEGNO LO CHIAMIAMO SUBSTANTIA; CHE,
SECONDO IL VALORE EFFETTIVO DELLA PAROLA, IN INGLESE COMUNE SIGNIFICA STAR SOTTO O
SOSTENERE.
ESSENDOSI FORMATA COSÌ L’IDEA
Saggio sull’intelligenza umana, Laterza, Roma-Bari 2003,II, 23§, p. 325-26
IDENTITA' PERSONALE
la coscienza connette sensazioni e percezioni in modo che costituiscano un unico io ed è pertanto il fondamento dell'unità della persona
conserviamo un'unica identità nel tempo e nello spazio oppure c'è una pluralità di identità intercambiabili per lo stesso uomo?
identità personale rientra tra le idee di relazione (correlazione dell'identità del sè con la diversità dell'altro)
ciò che rimane costante nell'essere umano non è la sostanza ma l'operazione di riconoscersi nell'autoconsapevolezza delle proprie azioni
RIDUZIONE DELL'IDENTITA' PERSONALE ALLA COSCIENZA
«DOBBIAMO CONSIDERARE PER COSA STA IL TERMINE PERSONA: IN QUALE, PENSO, STA PER UN ESSERE
INTELLIGENTE E PENSANTE, CHE POSSIEDE RAGIONE E RIFLESSIONE, E PUÒ CONSIDERARE SE STESSO, CIOÈ LA
STESSA COSA PENSANTE CHE EGLI È, IN DIVERSI TEMPI E LUOGHI; IL CHE ESSO FA SOLTANTO MEDIANTE QUELLA
CONSAPEVOLEZZA CHE È INSEPARABILE DAL PENSARE, E , A QUANTO MI SEMBRA, ESSENZIALE AD ESSO: ESSENDO
IMPOSSIBILE PER CHICCHESSIA PERCEPIRE SENZA PERCEPIRE CHE PERCEPISCE » (P. 371§ 11 ).
IMPOSSIBILE CONOSCERE LE ESSENZE
«ERAVAMO SU UNA STRADA SBAGLIATA E, PRIMA DI IMPEGNARCI IN RICERCHE DI QUEL GENERE,
ERA NECESSARIO ESAMINARE LE NOSTRE STESSE CAPACITÀ, E VEDER QUALI OGGETTI FOSSERO ALLA
PORTATA DELLA NOSTRA INTELLIGENZA, E QUALI INVECE FOSSERO SUPERIORI ALLA NOSTRA
COMPRENSIONE»
Critica di Hegel:
«UNO DEI PUNTI DI VISTA CAPITALI DELLA FILOSOFIA CRITICA È, CHE PRIMA DI PROCEDERE A CONOSCERE
DIO, L'ESSENZA DELLE COSE, ECC., BISOGNA INDAGARE LA FACOLTÀ DEL CONOSCERE PER VEDERE SE
SIA CAPACE DI ADEMPIERE QUEL COMPITO [...] VOLER CONOSCERE DUNQUE PRIMA CHE SI CONOSCA È
ASSURDO, NON MENO DEL SAGGIO PROPOSITO DI QUEL TALE SCOLASTICO, D'IMPARARE A NUOTARE
PRIMA DI ARRISCHIARSI NELL'ACQUA»
elaborazione di una psicologia degli oggetti mentali e descrizione del modo in cui l'intelletto acquisisce ed elabora le idee delle cose
CRITICA ALL'INNATISMO La mente è una tabula rasa (cfr. Bacone)
«SUPPONIAMO DUNQUE CHE LA MENTE SIA QUEL CHE SI CHIAMA UN FOGLIO BIANCO, PRIVO DI OGNI
CARATTERE, SENZA ALCUNA IDEA. IN CHE MODO DUNQUE GIUNGERÀ ESSA A RICEVERE LE IDEE? DONDE E
COME NE ACQUISTA QUELLA QUANTITÀ PRODIGIOSA CHE L’IMMAGINAZIONE DELL’UOMO, SEMPRE
ALL’OPERA E SENZA LIMITI, LE OFFRE CON VARIETÀ QUASI INFINITA? DONDE HO TRATTO TUTTI QUESTI
MATERIALI DELLA RAGIONE E DELLA CONOSCENZA? RISPONDO CON UNA SOLA PAROLA DALL’ESPERIENZA.
È QUESTO IL FONDAMENTO DI TUTTE LE NOSTRE CONOSCENZE. DA QUI ESSE TRAGGONO LA LORO
ORIGINE. LE OSSERVAZIONI CHE FACCIAMO SIA INTORNO AGLI OGGETTI ESTERIORI E SENSIBILI, SIA
EMPIRISMO
- la mente è una tabula rasa - la conoscenza deriva dall'esperienza - all'inizio la mente è passiva: dall'esperienza riceve le idee - nulla è nell'intelletto che non sia stato prima nei sensi - non posso pensare nulla di cui non ho fatto esperienza - l'esperienza è l'origine, il limite e l'estensione della mia conoscenza
LA METAFISICA E' IMPOSSIBILE
es. cieco nato