DIVINA COMMEDIA

ITALIANO

MITOLOGIA

Caronte
È il traghettatore infernale, che conduce le anime dei morti attraverso il fiume Acheronte verso il primo cerchio dell'Inferno. La sua figura è ripresa dalla mitologia greca, dove svolgeva lo stesso ruolo nell'Ade.

Cerbero
Mostruoso cane a tre teste, che sorveglia il terzo cerchio dell'Inferno, dove sono puniti i golosi.
Nella mitologia greca, Cerbero era il guardiano dell'Ade.

Medusa
Una delle tre Gorgoni, il cui sguardo pietrifica chiunque la guardi.

Il Minotauro
Mostro con corpo di uomo e testa di toro, che sorveglia il settimo cerchio, dove sono puniti i violenti.

Autore

Nasce a Firenze nel 1265

Esilio a Firenze nel 1302

Muore a Ravenna nel 1321

DANTE ALIGHIERI

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Dante Alighieri è stato un poeta italiano del tardo medioevo. Nato a Firenze nel 1265, è conosciuto soprattutto per il suo poema epico "La Divina Commedia". Quest'opera è considerata una delle più grandi opere letterarie della lingua italiana è un capolavoro della letteratura mondiale.

Dante Alighieri è considerato uno dei più grandi poeti italiani di tutti i tempi

L'opera più famosa di Dante Alighieri è la Divina
Commedia

La figura di Dante Alighieri è associata al periodo medievale della letteratura italiana

Le opere di Dante Alighieri hanno influenzato profondamente la lingua italiana

SCIENZE

PARADISO:
I CORPI CELESTI

PURGATORIO:
GENESI DELLE MONTAGNE

INFERNO:
IL CENTRO DELLA TERRA

ARTE

Gabriele Dell'Otto

Illustrazioni

Illustrazioni

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Immagina un cielo notturno, profondo e punteggiato di stelle brillanti. In questo scenario cosmico, vediamo due figure che si elevano verso l'alto: Dante Alighieri, avvolto in un mantello rosso intenso, e Beatrice, radiosa in una veste bianca che emana luce.L'ascensione verso il ParadisoL'opera di Dell'Otto cattura un momento di pura trascendenza, l'ascensione di Dante e Beatrice attraverso i cieli del Paradiso. Dante, con lo sguardo rivolto verso l'alto, segue la sua guida spirituale, Beatrice, che con un gesto della mano lo invita a proseguire il cammino verso la luce divina.La luce come simboloLa luce è un elemento centrale nell'opera. Beatrice è avvolta in una luce intensa, che illumina il suo volto e la sua figura, simboleggiando la sua purezza e la sua vicinanza a Dio. Questa luce guida Dante nel suo viaggio spirituale, illuminando il cammino verso la conoscenza e la beatitudine.Lo stile di Dell'OttoGabriele Dell'Otto, con il suo stile realistico e dettagliato, riesce a dare vita ai personaggi di Dante e Beatrice, rendendoli quasi tangibili. Le pieghe del mantello di Dante, la morbidezza della veste di Beatrice, la profondità del cielo stellato: ogni dettaglio è curato con precisione, creando un'immagine di grande impatto emotivo.Un'interpretazione personaleL'opera di Dell'Otto non è solo una rappresentazione visiva del Paradiso dantesco, ma anche un'interpretazione personale dell'artista. Dell'Otto, con la sua sensibilità e la sua maestria tecnica, riesce a trasmettere l'emozione e la spiritualità del poema di Dante, invitando lo spettatore a immergersi in un viaggio interiore alla scoperta della bellezza e della luce divina.In sintesi, l'opera di Gabriele Dell'Otto è un'interpretazione visiva potente e suggestiva del Paradiso della Divina Commedia, un'opera che cattura l'essenza del poema di Dante e la trasmette con una forza emotiva straordinaria.

Realismo e iperrealismo

Dell'Otto è celebre per la sua capacità di rendere le figure umane e le scene con un livello di dettaglio e realismo impressionante rendendo le scene della Divina Commedia particolarmente vivide e coinvolgenti. La sua tecnica si avvicina all'iperrealismo, con una cura maniacale per i dettagli anatomici, le espressioni dei volti e le texture dei materiali.

L'artista ha utilizzato prevalentemente colori acrilici per la realizzazione delle sue tavole. Questa tecnica gli consente di ottenere un'elevata intensità cromatica e una resa realistica dei dettagli. Successivamente, ha integrato il suo lavoro con strumenti digitali, affinando i dettagli e applicando effetti di luce e ombreggiature.

Altre illustrazioni

Altre illustrazioni

Gustav Dorè

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"Nessun artista avrebbe potuto illustrare Dante meglio di Doré. Oltre al talento composito e grafico… possiede occhio visionario di cui parla il poeta, capace di svelare l’aspetto segreto e singolare della natura. Riconosce nelle cose il lato bizzarro, fantastico e misterioso… La sua matita vertiginosa […] crea quelle impercettibili deviazioni che conferiscono all’uomo l’aspetto spaventoso dello spettro, all’albero sembianze umane, alle radici il contorcimento dei serpenti, alle piante le biforcazioni inquietanti della mandragora, alle nubi forme ambigue e cangianti […] questi disegni sono composizioni così ampie e ricche da trasformarsi senza difficoltà in quadri storici."Theophile Gautier

Xilografia

Doré incideva le sue illustrazioni su blocchi di legno, che venivano poi inchiostrati e stampati. Questa tecnica consentiva una grande precisione nei dettagli e la possibilità di creare effetti di chiaroscuro molto intensi.

Chiaroscuro drammatico

L'uso magistrale del chiaroscuro permetteva a Doré di dare vita alle scene del poema, creando un senso di profondità e drammaticità. Le sue illustrazioni sono caratterizzate da forti contrasti tra luce e ombra, che enfatizzano le emozioni e le atmosfere dei vari canti.

Dettaglio e precisione

Nonostante la complessità delle scene, Doré riusciva a rendere ogni dettaglio con grande precisione. Questo è particolarmente evidente nelle rappresentazioni di figure umane e paesaggi, che sono resi con una straordinaria ricchezza di particolari.

STORIA

FIRENZE

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Conflitti politiciFirenze era dilaniata dalle lotte tra le fazioni dei Guelfi (sostenitori del papato) e dei Ghibellini (sostenitori dell'imperatore). All'interno dei Guelfi, si erano formate due fazioni: i Guelfi Bianchi (a cui apparteneva Dante) e i Guelfi Neri. Questi ultimi presero il potere nel 1302, portando all'esilio di Dante.Ascesa della borghesiaFirenze era un importante centro commerciale e finanziario, con una crescente classe borghese che sfidava il potere dell'aristocrazia.Corruzione e decadenzaDante era profondamente preoccupato per la corruzione e la decadenza morale che vedeva nella sua città, e queste preoccupazioni si riflettono nella Divina Commedia.

ITALIA

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Frammentazione politicaL'Italia era divisa in numerose città-stato e piccoli regni, spesso in conflitto tra loro.Potere del papatoIl papato esercitava un notevole potere politico, e le lotte tra il papato e l'impero erano una costante della vita politica italiana.Ascesa dei comuniLe città-stato italiane, o comuni, stavano diventando sempre più potenti e indipendenti.Instabilità politicaIl periodo in cui Dante scriveva la Divina Commedia fu un periodo di grande instabilità politica, con guerre e conflitti frequenti.

OPERA

OPERA

INFERNO

- Struttura
E' un imbuto con nove cerchi concentrici, dove i peccatori sono puniti in base alla gravità dei loro peccati.

- Atmosfera
E' un luogo buio, freddo e pieno di tormenti, dove regnano disperazione e urla di dolore.


PURGATORIO

- Struttura
E' una montagna divisa in sette cornici, dove le anime si purificano dai sette peccati capitali.

- Atmosfera
E' un luogo di speranza e pentimento, dove le anime soffrono per purificarsi e ascendere al Paradiso.

- Presenza di angeli
Gli angeli custodi aiutano le anime nel loro percorso di purificazione.

PARADISO

- Struttura
E' composto da nove cieli concentrici, dove risiedono le anime beate in base al loro grado di beatitudine.

- Atmosfera
E' un luogo di luce, gioia e amore, dove le anime godono della visione di Dio.

- Presenza di santi e figure bibliche
I santi, gli angeli e le figure bibliche accompagnano Dante nel suo viaggio attraverso i cieli.