Filosofia e politica

Sofisti e Socrate: svolta antropologica: centralità dell'uomo e idea che la ricerca della felicità debba essere il fine dell'azione; che l'educazione formi gli individui.

Sofisti: "saper fare", tecniche per costruire discorsi persuasivi utili per parlare in pubblico nel contesto dell'assemblea.

Socrate: ricerca di valori universali che vadano oltre la retorica e oltre il linguaggio. Socrate utilizza il dialogo, ossia la ricerca comune.

Democrazia e necessità di una formazione politica dei cittadini che possono partecipare all'assemblea (in partic.in riferimento all'Atene del V secolo a.C.).

Il regime democratico è lo sfondo naturale d'azione dei Sofisti (V sec. a.C.). Scelta "scandalosa" dei Sofisti: farsi pagare per i loro insegnamenti.

Socrate: alla ricerca di "valori comuni", condivisibili.

Sofisti

Il termine "sofista" significa "rendo sapiente", dunque fa riferimento all'insegnamento; l'accezione negativa del termine viene introdotta da Platone e Aristotele

La questione delle leggi

Leggi convenzionali, frutto di maggioranze politiche (Protagora).

Leggi come espressioni di gruppi di interessi (Sofisti tra la seconda metà del V e la prima metà del IV secolo a.C.).

Ippia e Antifonte: gli uomini sono tutti uguali per natura, ma le leggi impongono differenziazioni all'interno del genere umano (ad esempio tra "greci" e "barbari"). Uguaglianza per natura, diversità per legge,

Licofrone e Alcidamante: contro la distinzione tra liberi e schiavi.

Antifonte: antidemocratico. Tuttavia sostiene che siamo naturalmente portati alla concordia.

Trasimaco: la legge è l'utile del più forte. Per natura tendiamo a prevaricare gli altri. Il più forte ha il diritto di prevaricare il più debole.

Callicle: le leggi servono ai deboli per evitare le prevaricazioni dei più forti; dunque in natura siamo diseguali, le leggi impongono un'uguaglianza artificiale.

Protagora

L'uomo è misura di tutte le cose. Manifesto del relativismo.

Uomo come individuo: soggettività delle sensazioni

UOmo come genere umano: sapere umano e non divino. Agnosticismo religioso

Umanità come collettività, con diversi valori di riferimento

Relativismo

Antilogie, ovvero "ragionamenti duplici" su uno stesso tema

Diversità dei punti di vista: relativismo etico, relativismo gnoseologico.

Fenomenismo: conosciamo solo i fenomeni; non c'è nessun arché, i fenomeni appaioni diversi ai diversi individui.

Criterio dell'ultile: ciò che è preferibile.

Convenzionalità delle leggi

Agnosticismo religioso: non possiamo né affermare né negare l'esistenza delle divinità in quanto non abbiamo strumenti razionali per farlo.

Modernità di Protagora

Gorgia

Divorzio tra linguaggio e verità. Possiamo conoscere solo i fenomeni.

Nulla esiste, se anche esistesse non sarebbe conoscibile, se anche fosse conoscibile non sarebbe pensabile.