INTRODUZIONE ALLA DIVINA COMMEDIA

1.

IL TITOLO

comedìa, commedia o comedia?

CFR. epistola XIII da Dante inviata a Cangrande e Inf. XVI, 128 e XXI,2

l'aggettivo Divina

aggiunto da Boccaccio nel 1555

si tratta di una "commedia" nella concezione poetica medievale?

lo stile adottato nell'opera è medio, ma sono comunque presenti discese verso un registro linguistico più basso, quindi la questione è ancora aperta

2.

IL GENERE^

è possibile stabilire il genere letterario della Commedia dantesca?

partendo dal PRESUPPOSTO che la distinzione in generi durante il periodo medievale si basava su questioni stilistiche

nel "De vulgari eloquentia" Dante arroga alla commedia il diritto di spaziare tra più registri linguistici, seppur con la prevalenza del registro medio-basso

nella lettera indirizzata a Cangrande riconosce la commedia come genere centrale del volgare, superando così sul piano teorico la posizione sostenuta dal "De vulgari eloquentia" secondo cui il volgare era riservato ai soli temi tragici

QUINDI la Commedia non può essere definita come un genere misto e, volendo essere onnicomprensiva, ha il suo genere letterario di riferimento nella Bibbia

3.

PERIODO DI COMPOSIZIONE

seconda la testimonianza di Boccaccio, ad oggi NON presa in considerazione, Dante avrebbe iniziato a scrivere il poema prima dell'esilio. Durante l'esilio ne avrebbe concluso la stesura spinto dalla prima parte (sette canti dell'Inferno) recapitatagli in Lunigiana

IPOTESI MAGGIORMENTE ACCREDITATA

stesura SOLO durante il periodo di esilio

RICOSTRUZIONE EVOLUZIONE DELLA COMPOSIZIONE

1. raccogliere notizie sulla sua diffusione pubblica

2. confronto con fatti storici (meno attendibile)

datazione delle tre cantiche

INFERNO: 1304-1308/1309

PURGATORIO: 1309/1312

PARADISO: 1316/morte

SMARRIMENTO DELL'AUTOGRAFO ORIGINALE

editio princeps (11 aprile 1472)

4.

PRINCIPI ORGANIZZATIVI

alla base dell'organizzazione strutturale c'è il numero 3 (Trinità cristiana)

TRE cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso)

TRENTATRè canti per cantica

ENDECASILLABO raggruppato in terzine

5.

L'OLTRETOMBA E IL MONDO TERRENO

LO SCOPO DEL VIAGGIO è LA SALVEZZA DEL PROTAGONISTA (DANTE STESSO) E LA SALVEZZA DEL GENERE UMANO

CFR. "nel mezzo del cammin di NOSTRA vita, MI ritrovai per una selva oscura"

IL VIAGGIO INIZIATO LA NOTTE TRA IL 7 E L'8 APRILE

1. INFERNO: iconograficamente lo si può rappresentare come un imbuto prodotto dalla caduta di Lucifero sulla terra. Nei nove gironi Dante troverà gruppi di dannati puniti per le loro azioni

2. PURGATORIO: formato dalla terra che si è ritirata dall'altro emisfero dopo la caduta di Lucifero ed è diviso in sette "cerchi". Si tratta di una dimensione intermedia

3. PARADISO: suddiviso in nove cieli che ruotano intorno alla terra, al di là dei quali si trova l'Empireo

La concezione dell'aldilà

rovesciamento della concezione classica: è il mondo terreno ad essere ombra incentra dell'aldilà e non il contrario

ogni anima è caratterizzata ma allo stesso tempo categorizzata

RAPPORTO TRA TERRA E MONDO ULTRATERRENO

le anime espiano le colpe secondo ciò che di sbagliato hanno fatto durante la vita

nell'aldilà avviene una RIVELAZIONE dei destini più profondi del mondo

"nell'aldilà gli uomini hanno conoscenza di sè perchè Dio l'ha loro conferita" AUERBACH