Arte romana e città romane

La costruzione dell'arco

L'arco era un elemento fondamentale per edificare ponti e acquedotti.La sua costruzione si basava su un incastro di blocchi di pietra detti conci,perfettamente tagliati a forma di trapezio.dopo la posa delle fondamenta e l'erezione dei pilastri,veniva montata una impalcatura di legno,chiamata céntina, peso dei conci.con l'incontro dei blocchi un'ultima pietra detta chiave di volta ,che bloccava stabilmente tutta la struttura.Solo allora era possibile smontare l'impalcatura di legno.

Le opere di pubblica utilità

La mentalità dei Romani era soprattutto pratica.Questo li portava a considerare l'architettura la più utile tra le arti,la più adatta a risolvere i problemi che poneva il governo del territorio.I Romani hanno lasciato in eredità,in Italia e in tutte le province dell'impero,una fitta rete di strade,molte delle quali si conservano tuttora in ottimo stato,grazie alle tecniche di costruzione del manto stradale,altamente perfezionato.

La casa patrizia:la domus

Le domus erano le lussuose residenze dove abitava la classe patrizia.La domus poteva essere più o meno ampia e riccamente decorata con affreschi e mosaici.L'edificio aveva poche aperture verso l'esterno in modo che la confusione della città nn vi potesse penetrare.La porta d'ingresso dalla strada immetteva nell'atrio,cuore della casa,sul quale si affacciavano le stanze principali.Un'apertura sul tetto permetteva all'acqua piovana di raccogliersi in una vasca scavata nel pavimento.Sul retro della casa un giardino interno,detto peristilio,metteva in comunicazione tra loro i vari ambienti.

Le insulae:il condominio dei poveri

Le insulae erano caseggiati con più alloggi,bui e scomodi,senza acqua né servizi igienici.Costruite in modo improvvisato,erano in gran parte di legno,e quindi soggette a crolli e incendi.Calde d'estate e fredde d'inverno,potevano raggiungere l'altezza di 4-5 piani.Al piano terra erano collocate le botteghe artigiane e i negozi;ai piani superiori si aprivano le stanze dove si ammassavano per dormire decine di famiglie.

Pantheon

Un colossale cilindro di mattoni sormontato da una cupola:questo è il Pantheon,il più importante edificio coperto che sia giunto intatto dall'antichità romana.I suoi poderosi volumi geometrici hanno costituito un modello di riferimento imitato nei secoli.Il tempio dedicato a tutti gli dèi ,fu iniziato a partire dal 27 a.C. da Agrippa,genero di Augusto,il cui nome è iscritto sulla facciata, ma fu riedificato e concluso al tempo dell'imperatore Adriano tra il 118 e il 128 d.C.Dal 609 fu trasformato in chiesa cristiana e questo lo salvò dalla distruzione che colpì invece tanti altri monumenti religiosi pagani.Il pronao o ingresso del Pantheon,che si apriva su una grande piazza porticata,presenta frontalmente otto colonne di granito grigio e altrettante di granito rosso retrostanti.Il timpano e le nicchie erano decorate di sculture,oggi perdute.

La cupola colossale

Il corpo cilindrico è concluso da un'immensa cupola semisferica.Le misure del diametro della base e dell'altezza al centro dell'edificio sono identiche;l'intera mole si può inscrivere all'interno di una figura geometrica quadrata e tutti gli elementi sono dunque proporzionati fra loro.La parete interna è scavata da nicchie semicircolari e rettangolari alternate,introdotte da schermi di colonne.I muri della cupola hanno uno spessore alla base di circa 6 metri,ma si assottigliano verso l'alto fino a meno di 2,per ridurre il peso.La cupola è inoltre alleggerita dai cassettoni e da un'apertura centrale di circa 9 metri che,oltre alla porta d'ingresso,è l'unica fonte di luce per l'interno dell'edificio.

Colosseo

Oggi il Colosseo è la rovina più celebre del mondo.Per diversi secoli l'Anfiteatro Flavio è stato un prodigio d'ingegneria.L'edificio serviva a ospitare combattimenti fra gladiatori.Iniziato dall'imperatore Vespasiano nel 72 d.C.,fu inaugurato da suo figlio Tito nel 80d.C. La pianta è a forma ellittica e le gradinate sono disposte intorno all'area centrale.Di enormi dimensioni ,il Colosseo fu progettato con straordinaria attenzione.Al di sopra dell'anfiteatro veniva disteso un grandissimo tendone di tela per riparare gli spettatori dai raggi solari.Sotto il tavolato dell'arena si trovavano i sotterranei.Qui erano raccolti tutti i servizi e le attrezzature necessarie allo svolgimento dei giochi.Un sistema di montacarichi portava poi ogni cosa sull'arena.La struttura portante fu costruita con mattoni.Per le volte delle gallerie si fece ricorso al calcestruzzo.Quando perse la sua funzione di palestra per combattimenti,il Colosseo cadde in rovina.Da allora i Romani lo usarono come una cova da cui prelevare i materiali da costuzione

Gli spettacoli a Roma

Per conquistare il favore del popolo,gli imperatori romani ricorrevano alla distribuzione di denaro e di grano.Ma erano soprattutto i giochi cruenti e spettacolari ad appassionare la massa dei Romani.Gli spettacoli si svolgevano in tre diversi tipi di edifici:nei teatri,negli anfiteatri e nei circhi.

Le corse con i carri

Nel tempo libero i Romani amavano recarsi al circo per assistere alle corse dei carri.Il Circo Massimo era la pista più grande di Roma,e poteva accogliere sulle gradinate duecentomila spettatori.Le corse si tenevano sia di giorno,sia di notte.La griglia di partenza era costituita da gabbie con cancello dette carceres. I leggerissimi carri venivano trainati a folle velocità da 2 o 4 cavalli.Durante la corsa tutto era lecito,compreso spingere fuori pista l'avversario.Dopo aver compiuto i 7 giri previsti attorno alle mete poste sull'estremità della spina i superstiti tagliavano il traguardo davanti al palco imperiale.

Il teatro romano

Il teatro romano deriva da quello greco;l'impiego dell'arco,permise ai costruttori romani di erigere strutture in grado di sostenere le file delle gradinate.In questo modo l'edificio poteva essere innalzato in qualsiasi punto della città.Il Teatro di Marcello è tra i più antichi teatri in pietra.Poteva contenere quindicimila spettatori e il suo modello si diffuse in tutte le province d'Occidente.

DA BENIGNO ANNA,GAIO ALESSANDRA E PECORARO MARTINA CLASSE 1A