Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due figure emblematiche nella lotta contro la mafia in Italia. Falcone, nato a Palermo nel 1939, iniziò la sua carriera sotto la guida di Rocco Chinnici e, insieme a Borsellino, scoprì molte delle dinamiche interne di Cosa Nostra grazie a indagini approfondite e alle confessioni di collaboratori di giustizia come Tommaso Buscetta.
1967: nominato pretore, ed è in questo momento che inizia a conoscere la mafia.
1963 partecipa al concorso per entrare in magistratura, diventando così il più giovane magistrato d'Italia
Palermo, 19 gennaio 1940 –Palermo, 19 luglio 1992
POOL ANTIMAFIA
MAXIPROCESSO
Grazie alle rivelazioni dei pentiti Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno e alle meticolose indagini del pool si riesce a ricostruire l’organigramma mafioso, si svelano traffici illeciti e si individuano i responsabili di 120 omicidi.
Dopo 349 udienze la corte si ritira in camera di consiglio. Ne esce con il verdetto 35 giorni dopo. 346 le condanne e 114 le assoluzioni. I giudici infliggono 19 ergastoli e 2265 anni di carcere a capimafia, “colonnelli”, gregari e picciotti.
Il pool nasce anche dall'esigenza di unire l’istituzione composta da giudici che combattono contro la mafia, ma lo fanno individualmente;: nel pool si agisce insieme
GIOVANNI FALCONE
23 MAGGIO 1992
1980 scopre il quadro dell'organizzazione criminale Cosa Nostra, grazie alle indagini contro Rosario Spatola.
1978: incarico all’ufficio istruzione sotto la guida di Chinnici affiancato da Paolo Borsellino.