a Silvia Nardi 7 éve
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Intervenire con il contatto oculare
Criticare le azioni e non gli studenti
Non interferire spesso per risolvere i problemi
"Lo studente sotto al banco"
...come risolvere le problematiche di gruppo... (Cfr. p. 125 Johnson D., Johnson R. e Holubec E. (1996), Apprendimento cooperativo in classe, Trento, Erickson. )
Quando qualcosa non va (ad esempio esclusione di uno studente, discussione solo tra due...) avvicinarsi e dire "Guardate un po' come siete seduti e come state lavorando"; poi allontanarsi e lasciare che il gruppo individui cosa non sta andando.
Quando le norme della relazione verranno interiorizzate, il gruppo diventerà responsabile dell'apprendimento di tutti.
Domande standard
Cosa state facendo? Perché? A cosa vi servirà?
1.ASCOLTARE I GRUPPI
Se sentite che non motivano le loro idee, chiedete:
"Esistono delle ragioni che spieghino le vostre idee?"
"Qual è la strategia generale o il piano di lavoro del vostro gruppo?"
"Sarò di ritorno fra pochi minuti e potrete dirmi cosa intendete fare"
2. ANDARE IN GIRO A PRENDERE NOTA MENTRE I GRUPPI SONO IN FUNZIONE
Alla fine dell'attività si restituiscono esempi validi o di mancata cooperazione
3. SE MANCA LA COOPERAZIONE
Fare un elenco dei comportamenti positivi e renderlo pubblico
Nominare un osservatore per ogni gruppo (osservazione di 5 minuti). Trascorsi i cinque minuti chiedere al gruppo di discutere con il proprio osservatore. Questo serve ad aumentare la consapevolezza del gruppo.
4. L'IMPORTANTE è non farli discutere su argomenti troppo generici o riferiti al comportamento giusto o sbagliato.
(Cfr. pp. 69-70, Cohen, E. G., (1999) Organizzare i gruppi cooperativi, Trento, Erickson.
L'APPRENDIMENTO COOPERATIVO NON E' IL "LAVORO DI GRUPPO"
ESERCIZI DI FORMAZIONE ALLA COOPERAZIONE
Preparare gli alunni alla cooperazione
COSTRUIRE IL CONSENSO
esempio: chiedere agli studenti di costruire il consenso su tre tipi di cibo da consumare durante una festa. Devono prima discutere senza utilizzare subito il voto.
GIOCHI
"Cerchi rotti"
"La navicella spaziale"
Le dichiarazioni con "Io mi sento" e "Le richieste positive"
"Nessuno possiede tutte le abilità richieste dal compito"
"Ognuno ne possiede alcune"
Il lavoro cooperativo divide le difficoltà tra le abilità di ognuno perciò risulta un vantaggio per tutti dare il proprio contributo.
Responsabile dei materiali
Relatore
Controllore
Facilitatore
Assegnare compiti precisi e chiari alla classe.
QUANDO IL GRUPPO FUNZIONA BENE
Egypt
Greece
Rome
each chapter is a main topic
characters, actions, details become subtopics
Elizabeth Cohen offre una "TECNOLOGIA EDUCATIVA" perché salda teoria e pratica applicando a fondo gli elementi della teoria socio-psicologica del Novecento che pongono il gruppo come elemento centrale sia nell'apprendimento cognitivo sia nell'acquisizione dei valori della democrazia. (Cohen, E. (1999), Organizzare i gruppi cooperativi, Ericsson, Trento, (p. 11).
Le ricerche di Elizabeth Cohen dimostrano che nei gruppi di apprendimenti cooperativo, in cui ciascun allievo può dare il suo contributo in base alle sue abilità, si realizzano i più elevati livelli di apprendimento.
(Cohen, e. (1999), Organizzare i gruppi cooperativi, Ericsson, Trento, (p. 11).
SI CONFRONTANO E CREANO CONNESSIONI TRA LE LORO IDEE
IMPARANO A IDENTIFICARE I CONCETTI PIÙ IMPORTANTI
USANO MAPPE CONCETTUALI
FUCUS DELL'ARGOMENTO
CERCARE, ORGANIZZARE I CONTENUTI
information branches out from center to sides
growing, organized structure with key concepts and key images