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a federica abate 2 éve

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CANTO VI

Nel terzo cerchio dell'Inferno, i golosi subiscono una pena terribile: sono immersi in un fango maleodorante, flagellati da una pioggia incessante e dilaniati da Cerbero, il mostruoso guardiano.

CANTO VI

CANTO VI

TRAMA

Ciacco ricade nel fango, addormentato, e Virgilio spiega a dante che il dannato non si sveglierà più fino al Giudizio Universale, quando le anime riacquisteranno il proprio corpo e avvertiranno più intensamente le sofferenze infernali. Inizia quindi la discesa dei due poeti nel quarto cerchio.
Il Giudizio Universale (vv. 94-115)
Menzione di importanti politici fiorentini (vv. 76-93)
Alla richiesta di Dante di ricevere notizie su alcuni illustri fiorentini (Farinata, Tegghiaio e altri), Ciacco risponde che li incontrerà nel più profondo Inferno.
Ciacco predice a dante la momentanea vittoria dei guelfi Bianchi e il successivo prevalere della fazione dei guelfi neri, con l’appoggio del papa Bonifacio VIII; ricorda che ci sono solo pochi uomini giusti, del tutto incompresi; afferma che causa prima delle discordie, nelle quali anche dante verrà coinvolto, sono la superbia, l’invidia, l’avidità.
Le risposte di Ciacco (vv. 64-75)
L’incontro con Ciacco e le domande di Dante (vv. 34-63)
Dante e Virgilio procedono all’interno del cerchio, quando un dannato si solleva dal fango: è Ciacco cui Dante rivolge tre domande. Prima lo interroga sul destino politico di Firenze, poi sul fatto se ci siano ancora lì uomini giusti e, infine, sulle cause di tale difficile situazione.
Dante riprende i sensi. Ora si trova nel III cerchio, dove sono puniti i golosi dilaniati dal demonio Cerbero, mostruoso cane dalle tre teste e con terribili artigli.
Cerbero, guardiano del cerchio dei golosi (vv. 1-33)

PERSONAGGI

Questo personaggio è il guardiano degli inferi ed è descritto con occhi rossi, i peli del muso sporchi e neri, il ventre largo e le zampe artigliate; emette latrati che assordano i dannati e ciò aggrava il loro tormento. Appena vede i due poeti si avventa contro di loro, ma Virgilio gli getta in gola una manciata di terra che placa la sua fame
CERBERO
CIACCO
È uno dei golosi del III Cerchio dell'Inferno. Poco sappiamo di lui, a parte le notizie fornite da Dante e da Boccaccio nel Decameron (IX, 8). Il nome poteva forse essere un soprannome spregiativo col senso di «porco», ma potrebbe essere anche un nome proprio. Probabilmente era un parassita che a Firenze veniva invitato ai banchetti per allietare i commensali con i suoi aneddoti, quindi doveva essere ben noto ai lettori contemporanei della Commedia.
VIRGILIO
DANTE

PENA

Dilaniati da Cerbero
Flagellati dalla pioggia
Riversi a terra in un fetido fango

PECCATORI

Golosi

LUOGO

III CERCHIO INFERNO

TEMPO

Venerdì santo 8 aprile 1300, notte.