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La Seconda Rivoluzione Industriale (1870-1950)

La Seconda Rivoluzione Industriale rappresenta una fase cruciale dello sviluppo economico e tecnologico che si estende dal 1870 al 1950. A differenza della prima rivoluzione, caratterizzata prevalentemente dall'

La Seconda Rivoluzione Industriale (1870-1950)

La Seconda Rivoluzione Industriale (1870-1950)

A partire dal 1870 (e fino al 1945), si assiste ad una nuova fase della rivoluzione industriale, la cui prima fase era cominciata in Inghilterra circa un secolo prima (1770). Se la prima fase era stata caratterizzata dall'uso del carbone come fonte energetica, dallo sviluppo dell'industria tessile, del settore metallurgico (ferro) e dei trasporti (ferrovie), ora si assiste all'introduzione di nuove fonti energetiche, come l'elettricità e il petrolio, ed allo sfruttamento delle potenzialità dell'acciaio. Si espandono nuovi settori di produzione, collegati allo stretto legame che si instaura tra scienza e industria, e nei processi di produzione si introduce la catena di montaggio. Anche la gestione della proprietà delle industrie cambia e al capitalismo concorrenziale si sostituisce quello monopolistico che vede molti settori della produzione concentrati e controllati da pochi soggetti. Si allarga anche il numero dei paesi che si industrializzano: alla Francia, all'Inghilterra e al Belgio, si aggiungono ora l'Italia e la Germania, che si sono appena unificate, e poi gli Stati Uniti, la Russia e il Giappone. Sono tutti questi elementi che fanno parlare gli storici di una nuova fase dell'industrializzazione, che dura fino al 1950 circa, quando dei nuovi cambiamenti segneranno una nuova svolta e porteranno ad una terza fase, che dura fino ai giorni nostri. Le innovazioni della seconda rivoluzione industriale si ripercuoteranno sulla vita e l'organizzazione delle società e saranno tra i fattori che plasmeranno la società di massa. I protagonisti della seconda rivoluzione industriale: l'acciaio, la chimica, la scienza, il petrolio e l'elettricità.

Taylorismo e fordismo: altra grande innovazione relativa alla seconda fase della rivoluzione industriale è l'introduzione di tecniche di organizzazione della produzione. All'ingegnere americano Taylor si deve l'elaborazione della teoria dell'organizzazione scientifica del lavoro (detta appunto taylorismo) basata sulla razionalizzazione dei processi produttivi, mediante la divisione del lavoro e dei compiti tra gli operai e l'eliminazione dei movimenti inutili e delle perdite di tempo. L'imprenditore Ford elaborò la catena di montaggio: un nastro trasportatore spostava gli oggetti da lavorare davanti agli operai, ciascuno dei quali, senza muoversi dal proprio posto di lavoro, dunque senza perdere tempo nello spostarsi, svolgeva un solo compito specifico. Alla fine dell'Ottocento, negli anni compresi tra il 1873-1895, vi fu un periodo di crisi economica. Fu anche la prima manifestazione di una crisi economica moderna, legata al sistema capitalistico che evidenziava l'alternarsi di fasi espansive e fasi depressive di sovrapproduzione. Va infine osservato che, a questa fase di sviluppo industriale non corrispose in Europa un pari sviluppo dell'agricoltura: i progressi tecnici in questo settore rimasero limitati solo ad alcune aree europee. L'agricoltura europea subì inoltre la penetrazione di prodotti provenienti dall'America, nazione nella quale invece lo sviluppo agricolo fu più omogeneo. Ciò creò conflittualità nelle campagne d'Europa e aumentò l'emigrazione, soprattutto transoceanica, che conobbe un boom in questo periodo. L'emigrazione può essere vista come un fattore importante per spiegare la politica imperialistica che gli stati intraprendono in questo periodo: cercare territori in cui far approdare i propri emigrati.

Emigrazione e politica imperialistica

Politica di ricerca di territori per gli emigrati
Aumento dell'emigrazione transoceanica

Differenze nello sviluppo agricolo

Penetrazione di prodotti americani in Europa
Limiti dei progressi tecnici nell'agricoltura europea

Crisi economica alla fine dell'Ottocento

Sovrapproduzione ed alternanza di fasi espansive e depressive
Manifestazione di una crisi economica moderna

Taylorismo e fordismo

Introduzione della catena di montaggio (fordismo)
Organizzazione scientifica del lavoro (taylorismo)

Protagonisti della Seconda Rivoluzione Industriale

Acciaio
petrolio ed elettricità
scienza
chimica

Impatto sulla società e l'organizzazione sociale

Formazione della società di massa

Industrializzazione di nuovi paesi

Aggiunta di Italia
Russia e Giappone
Stati Uniti
Germania

Cambiamenti nella gestione delle industrie

Passaggio dal capitalismo concorrenziale a quello monopolistico

Espansione di nuovi settori di produzione

Introduzione della catena di montaggio
Collegamento tra scienza e industria

Nuove fonti energetiche e sfruttamento dell'acciaio

Sviluppo dell'industria dell'acciaio
Sostituzione del carbone con elettricità e petrolio

Introduzione

Prima fase della rivoluzione industriale (1770-1870)