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a Vanessa sorbello 6 éve

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SVEVO LA COSCENZA DI ZENO

Il romanzo "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo, scritto tra il 1919 e il 1922, rappresenta un'opera innovativa sia per la sua struttura narrativa, che si presenta come un'autobiografia sotto forma di diario, sia per le tematiche affrontate.

SVEVO LA COSCENZA DI ZENO

SVEVO LA COSCIENZA DI ZENO (1919-1922)

nel corso di tutto il Novecento è soprattutto la critica straniera a occuparsi di Svevo, in Italia il primo ad accorgersi di Svevo è Eugenio Montale, ma dovremmo aspettare gli anni 50° che avere studi sistematici. Negli anni 70° la critica psicoanalitica evidenzia che la psicoanalisi non caratterizza l'opera solo per le sue tematiche ma perchè determina proprio la struttura del romanzo

James Joyce comprende per primo la grandezza di Svevo, ma anche il reale significato dell'opera,che è la narrazione della malattia di Zeno più che della sua vita. A Joyce si deve la prima critica del romanzo, segnalato a i Francesi Valery Larbaud e Benjamian Cremieux

TEMA CENTRALE

psicanalisi, essa svela le -contraddizioni e gli-squilibri del personaggio e segna la struttura stessa del romanzo. Lo sguardo con cui vengono presentati molti degli episodi narrati, tra cui compaiono anche i sogni di Zeno. La malattia di Zeno risulta abbastanza generica, la nevrosi che caratterizza l'uomo di inizio Novecento e la sua cultura, per la quale pare non pare esserci possibilità di guarigione, come per il nostro personaggio che al termine del romanzo cessa la terapia. Egli non vuole rinunciare alla propria condizione di malato, anzi pare rivendicarla come unica possibilità di sopravvivenza nella società borghese,costruita su inganni a lui evidenti proprio grazie alla sua profonda coscienza, non ha dunque più personaggi eroici anzi il suo io risulta ridotto, spezzato, manca anche di un vero e proprio equilibrio,per questo motivo Zeno è un narratore inattendibile
ZENO COSINI: è un signore triestino, anziano che soffre di nevrosi. Egli è anche il narratore ma è inaffidabile in quanto agiscono in lui i meccanismi della rimozione ovvero i tentativi di cancellare quelli che per il nevrotico sono motivi di sofferenza, il lettore quindi costretto ad avanzare in interpretazioni personali. Zeno è alla ricerca di un equilibrio irraggiungibile e che gli fa provare una sensazione di perenne inadeguatezza difronte ai casi della vita, è come sottolineato nel titolo cosciente dei suoi meccanismi mentali e sociali che ha costruito per proteggersi, tutta la società borghese di cui egli fa pienamente parte ,ha infatti bisogno di schermi per proteggersi dalle pulsioni dell'uomo, che protrebbero risultare irrispettabili. La vita come dice lui stesso è ''originale'' , ovvero imprevedibile; egli compie una serie infinita di errori ma in qualche modo riesce sempre a risolver le situazioni. Zeno è un personaggio quasi comico in grado di guardare a se stesso e a i propri limiti con ironico distacco

per un certo periodo Zeno prova a scrivere , racconta di come abbia iniziato a fumare, ma soprattutto di come non riesca a smettere a fumare un'ultima sigaretta , parla dei difficili rapporti con suo padre, delle vicende che l'hanno portato a sposare Augusta Malfenti, dopo essersi innamorato della sorella Ada e aver pensato di scegliere Alberta, un'altra sorella. Augusta si rileva la moglie ideale, ma il loro matrimonio funziona solo perchè Zeno ha un'amante.. Carla, che gli provoca una serie di sensi di colpa. Un'altro capitolo è dedicato alla carriera di Zeno nel mondo degli affari , insieme a Guido, il marito di Ada, infine il capitolo psico-analisi ci riporta al tempo presente. Ci troviamo tra il 1915-1916, Zeno apre gli occhi sulla realtà a causa della guerra che gli riserva una serie di successi economici, secondo lui sufficienti a guarire. Egli stabilisce perciò di non aver più bisogno di scrivere

concezione soggettiva del tempo

la dissoluzione del personaggio

il narratore è inattendibile perchè i deversi Zeno si contraddicono a vicenda quindi la verità non esiste
vedi Pirandello
io narrato cioè i vari Zeno più giovane
io narrante cioè Zeno vecchio

è un romanzo innovativo, sia per l'impianto narrativo che consiste in una autobiografia verosimile che consiste in una autobiografia verosimile sotto forma di diario, che per le tematiche affrontate. Tematiche che risentono dell'influenza di Freud, soprattutto per la tematica della psicanalisi, ma anche di Nietzsche, soprattutto quando Zeno arriva a pensare che non è più importante guarire perchè ad un mondo senza senso il malato, l'inetto (la figura dell'inetto, caratteri stiche: autoinganno, dubbi e insicurezza, incapacità di portare avanti un proposito) è quello che si sa adattare meglio

la contrapposizione tra malattia/salute, la malattia è una condizione inalienabile dell'uomno

testi

la salute di Augusta
il tempo e la varietà
la vita è inquinata alle radici

8 Capitoli:Il protagonista Zeno Cosini Triestino e benestante, ricorda narrando in prima persona alcuni eventi della sua vità. LO STILE: risulta spontaneo, comico e ironico. Il romando si apre con una Prefazione il cui autore nella finzione letterale è il dottor.S, lo psicanalista a cui Zeno si è rivolto per liberarsi dalla sua nevrosi. Il dottor.S ha chiesto a Zeno di mettere il proprio passato per iscritto. In ogni capitolo Zeno racconta un episodio della sua vita e quindi la scrittura nella finzione narrativa rappresenta una terapia psicologica. Zeno mostra però molta insofferenza nei confronti dei metodi dell'analista, alla fine non porta a termine la cura e il medico per vendicarsi decide di pubblicare il romanzo. La Prefazione è seguita da un... (parti dell'alto a leggere)

psico-analisi
storia di un'associazione commerciale
la moglie e l'amante
la storia del mio matrimonio
la morte di mio padre
il fumo
preambolo