by Anna Rita Vizzari 2 months ago
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Un setting didattico efficace dovrebbe essere flessibile, adattabile alle diverse esigenze del percorso formativo e agli imprevisti. La capacità di riorganizzare l'ambiente o le modalità di insegnamento in base alle circostanze (es. passaggio da lezioni in presenza a lezioni online) è fondamentale.
Auto-valutazione e valutazione tra pari: strumenti digitali e spazi collaborativi possono favorire l’autovalutazione e la revisione tra pari.
Valutazione formativa: creare spazi in cui gli insegnanti possano monitorare e supportare gli studenti con feedback continui, anche attraverso tecnologie per il monitoraggio dell’apprendimento.
Supporto emotivo e sociale: creare un clima di fiducia, in cui gli studenti si sentano supportati, ascoltati e valorizzati.
Differenziazione: permettere diversi modi di apprendere e partecipare (es. apprendimento visivo, uditivo, cinestetico).
Accessibilità: garantire che l'aula (fisica o virtuale) sia fruibile da studenti con bisogni educativi speciali (es. barriere architettoniche, strumenti digitali accessibili).
Pause: considerare momenti di pausa per favorire la concentrazione e il benessere degli studenti.
Attività pratiche: spazi adeguati per la sperimentazione e l’applicazione dei concetti.
Lezioni: suddivise in momenti di esposizione, riflessione e partecipazione attiva.
Software didattici e app: che facilitano l’apprendimento collaborativo (ad esempio, applicazioni di mind-mapping, piattaforme per quiz interattivi).
Strumenti digitali: LIM, computer, tablet e smartphone per lezioni interattive, esercitazioni e progetti.
Ambiente misto (blended learning): combina momenti di apprendimento in presenza con attività online.
In questo caso, la progettazione richiede equilibrio tra i due spazi, assicurando coerenza tra le diverse modalità di interazione.
Ambiente virtuale: per la didattica online, è essenziale scegliere le piattaforme e gli strumenti più adatti.
Interazione: creare modalità di partecipazione attiva (forum, chat, sessioni di video conferenza, lavori di gruppo collaborativi).
Piattaforme LMS (Learning Management System): come Moodle, Google Classroom o Microsoft Teams, per facilitare la gestione delle lezioni e dei materiali.
Ambiente fisico (in presenza): la disposizione dell'aula può influenzare fortemente l'apprendimento.
La scelta tra diverse configurazioni (aula frontale, a cerchio, a isole di lavoro) dipenderà dalla metodologia didattica (lezione frontale, lavoro di gruppo, laboratori).
Accesso a risorse: come dispositivi tecnologici (PC, tablet), materiali didattici, strumenti di laboratorio.
Disposizione: tavoli e sedie in modo da favorire interazione, visibilità e comfort.
Prima di progettare il setting, è fondamentale chiarire gli obiettivi didattici.
Questo aiuta a definire quale tipo di ambiente, risorse e metodi saranno più efficaci per raggiungere tali obiettivi.
Risultati attesi: cosa devono sapere, saper fare, o essere in grado di realizzare gli studenti al termine del percorso.
Competenze da sviluppare: cognitive, sociali, operative, emotive.