door Chiara Di Giamberardino 4 dagen geleden
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Contributo all'intera società
Obiettivo fondamentale della pedagogia generale
Cambiamento climatico, migrazioni, disuguaglianze sociali
Giustizia, solidarietà, sostenibilità
Utilizzo consapevole della tecnologia
Apprendimento per tutta la vita
Modelli educativi inclusivi e sostenibili
Globalizzazione, complessità, disuguaglianze
LA SCUOLA è una palestra di saperi ed emozioni
Inclusione scolastica
Modello di scuola-laboratorio (Dewey): - Opposto alla scuola tradizionale e utilitaristica.
Relazione tra saperi ed emozioni di studenti e docenti
Apprendimento a "mente calda" (Damasio, 1995)
Consapevolezza emozionale e relazionale.
Integrazione di emozioni e cognizioni.
Il ruolo delle EMOZIONI: Regolatori fondamentali dei processi mentali.
Elementi integrativi della razionalità.
MENTE FLUIDA E AUTONOMA: Pensiero critico e indipendente.
TEORIA DI BATESON: - Tipo 1: Acquisizione conoscenze specifiche. - Tipo 2: Riflessività sull'apprendimento. - Tipo 3: Ristrutturazione schemi mentali.
MENTE PRETEIFORME: aperta, flessibile e auto-trasformativa.
MENTE RIGIDA VS MENTE PLASTICA: necessità di adattarsi ai cambiamenti della società.
Basata su:
Consenso sui bisogni e obiettivi pratici
Argomenti empirici
Finalità:
Giustificare scelte e progetti educativi reali
Conciliare le domande educative
Razionalità pratica: Criteri per la prassi, soggetti a miglioramenti
Non più sistema di definizioni oggettive
Differenza tra:
Criterio di giustificazione: Flessibile e aperto
Verità assoluta: Intollerante e rigida
Non implica relativismo assoluto
Difficoltà di valutazione educativa in condizioni di pluralismo:
Mancanza di criteri condivisi
Incommensurabilità degli argomenti antagonisti
Pluralismo prescrittivo: Come dovrebbe essere
Pluralismo descrittivo: Come vediamo la realtà
Sviluppare nuovi strumenti e orientamenti
Incertezza nel presente educativo
Mancanza di modelli aggiornati
Perdita di credibilità di tradizioni e autorità
Fine delle "grandi narrazioni"
Richiesta di conoscenza pratica e regole operative
Problemi socioculturali da risolvere
logica educativa
Criteri di verità certi
Fondamenti ontologici e trascendentali
rischi senza legittimazione
Legittimazione dell'educatore
Riconoscimento e consenso sui fini educativi
Enunciati normativi
Teorie pedagogiche
Orientata a un risultato
Educazione come dover-essere
"Uomo educato" come obiettivo
Fini definiti dall'interno
Conoscere i criteri di valutazione
Educazione legata ai valori
Il significato dell'educazione dipende dai suoi scopi
Il fine dell'educazione è interno al processo
Riferito a un "risultato" relativo
Legato a criteri specifici
Meccanizzazione dell'Apprendimento
Disconnessione tra il fare e il pensare
Esercizi tecnici senza significato
Sensi e Attività Fisica
Attività fisica come parte integrante dell'apprendimento
I sensi come vie per la conoscenza
Dualismo Mente-Corpo nell'Educazione
Integrazione Mente e Corpo
Necessità di attività fisica nell'apprendimento
Educazione efficace richiede l'integrazione
Separazione mente e corpo nelle scuole:
Corpo visto come intruso
Attività fisica come distrazione
Responsabilità Futura
Pensiero come azione con scopo
Riconoscere le implicazioni future delle azioni
Differenza con il metodo tentativo ed errore
Azione con controllo e previsione
Riflessione come Comprensione
Connessione tra azione e conseguenza
Analisi causa-effetto
Esperienza Riflessiva
Maggiore consapevolezza e precisione
Previsione e controllo dei risultati
Metodo Tentativo ed Errore
Conoscenza approssimativa
Esperienza limitata, tentativi e fallimenti
Valore Educativo dell'Esperienza
Esperienza non solo cognitiva, ma anche fisica
Esperienza come fondamento della teoria
Esperienza come crescita cumulativa
Imparare dall’esperienza = connessione tra prima e dopo
Attività senza significato = azioni senza connessione (incidenti casuali)
Esperienza = Tentare (attivo) + Subire (passivo).
Passiva: Subire, Ricevere Conseguenze
Attiva: Tentare, Agire sull'oggetto
Esperienze scolastiche non sempre pianificate.
Contrasto tra teoria educativa ideale e la realtà scolastica.
Risultati imprevedibili influenzati da vari fattori.
L’educazione è un'attività "a rischio".
Conflitti derivanti dalle differenze sociali e culturali.
Gap culturale tra studenti e insegnanti.
Ruolo dell’insegnante come guida, non autorità assoluta.
Transazione paritaria tra maestro e alunno.
Necessità di bilanciare guida e rispetto della libertà.
Conflitto tra autorità dell’insegnante e libertà dell’alunno.
Equilibrio tra ruolo dell’insegnante e alunno.
Dallo storico focus sul maestro alla centralità dell’alunno (Illuminismo).
Educatore e alunno: interazione reciproca
Influenza reciproca.
Sfida: Comprensione senza feedback immediato, ma essenziale per l'autonomia.
Interazione didattica: Dialogo tra insegnante e allievo per ottimizzare l'apprendimento.
Multimediale: Parola, immagine, gesto. Apprendimento: Operativo (fare), Iconico (osservare), Simbolico (ascoltare). Lingua: Strumento per trasmettere cultura.
Barriere: Rumore fisico (distrazioni), psicologico (disinteresse), e didattiche (gestione della classe).
Emittente (insegnante) e Ricevente (allievo): Codifica e decodifica dei messaggi.
Adattamento all'ambiente fisico e culturale. L'educazione liberaldemocratica promuove l'integrazione e rispetto delle diversità.
Le emozioni (frustrazioni e gratificazioni) condizionano l'apprendimento, influenzando scelte e memorizzazione.
La libertà come spontaneità e scelta guida l'apprendimento. Educazione efficace considera le motivazioni personali.
L'apprendimento avviene per soddisfare bisogni e interessi, tramite scelte corrette. La libertà nell'apprendimento si esprime in spontaneità e capacità di scegliere.
Processo naturale per la sopravvivenza, basato su tentativi ed errori. Influenzato da motivazione e scelta.
Educazione informale: Spontanea, culturale, trasmessa socialmente.