door Piera Cucinotta 10 maanden geleden
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Check the link from this topic to learn more about global warming effects, then think about 7 ideas for preventing global warming.
La disinfestazione è rivolta all'eliminazione dei macroparassiti, quali ospiti indesiderati di ambienti o vettori di malattie infettive e serbatoi di infezioni.
Ne sono esempi gli interventi contro ratti (derattizzazione), mosche e zanzare.
La sterilizzazione, effettuata con mezzi fisici e con mezzi chimici, ha l'obiettivo di uccidere tutti i germi, sia quelli parassiti sia quelli saprofiti (che si nutrono di sostanze organiche decomposte), comprese le forme sporiche.
La disinfezione è l'eliminazione dei germi patogeni dall'ambiente: può essere effettuata attraverso processi naturali e artificiali.
Processi naturali di disinfezione
Invecchiamento. L'invecchiamento delle cellule e delle spore batteriche è un processo che avviene fisiologicamente nell'ambiente esterno.
Luce solare. Esplica la sua funzione antimicrobica specialmente attraverso radiazioni a bassa lunghezza d'onda (zona violetto-ultravioletto). Anche la luce filtrata dai vetri ha un effetto antimicrobico.
Essiccamento. L'ambiente esterno determina la disidratazione di molti patogeni, eccetto delle forme sporigene.
Temperatura. L'innalzamento della temperatura, anche se modesto, può essere distruttivo per alcune specie di microrganismi.
Diluizione. Molti patogeni, dispersi nell'aria e nell'acqua, riducono a tal punto la loro carica infettante da diventare inoffesinvi.
Sedimentazione. I microrganismi tendono a deporsi negli strati più bassi degli ambienti, fino alla sedimentazione; questa li rende più sensibili ai disinfentantie perciò più vulnerabili.
Processi artificiali fisici di disinfezione
Calore. E' un ottimo sistema di disinfezione. La fiamma diretta viene utilizzata per disinfettare oggetti metallici, l'incenerimento per distruggere materiali ospedalieri o sanitari usati (siringhe, bende, cerotti). Il calore secco per mezzo della stufa a secco, serve per sterilizzare apparecchiature di laboratorio (pipette, piastre, scatole Petri). Il calore umido, che è il mezzo più efficace di disinfezione , può essere adottato attraverso la bollitura o attraverso il vapore.
Radiazioni. Le più utilizzate sono quelle ionizzanti, in particolare i raggi gamma, che si usano soltanto per togliere patogenicità ai materiali "a perdere" come garze, guanti o altro. I raggi ultravioletti (uv) vengono creati artificialmente con lampade germicide; sono usati per una parziale disinfezione dell'acqua.
Processi artificiali chimici di disinfezione.
I processi artificiali chimici di disinfezione si avvalgono dei disinfettanti, un numeroso insieme di sostanze chimiche che possono essere suddivise in inorganiche e organiche, e hanno il compito di uccidere i germi patogeni.
La parola profilassi deriva da un verbo greco che significa "premunirsi"; è l'insieme dei provvedimenti che devono essere attivati per impedire l'insorgenza ed evitare il diffondersi delle malattie infettive. Le azioni profilattiche possono essere suddivise in interventi di profilassi indiretta e di profilassi diretta. La profilassi indiretta consiste in provvedimenti rivolti all'ambiente fisico e sociale, al fine di bonificarlo o migliorarlo igienicamente, per renderlo "inadeguato" alla presenza di agenti infettanti.
La profilassi diretta è l'insieme dei provvedimenti che si attuano in presenza di un pericolo effettivo, cioè quando si sono già manifestati casi ad un particolare malattia e si vuole evitare che essa si diffonda nella popolazione determinando epidemi o pandemie. Alcune misure di profilassi diretta sono rivolte alla fonte di infezione, cioè al malato o la portatore, altre, hanno lo scopo di risanare eventuali veicoli (interventi di disinfezione) o eliminare i vettori (interventi di disinfestazione), altre ancora sono rivolte all'individuo sano attraverso vaccini e sieri e costituiscono la cosiddetta profilassi specifica.
Esistono tre modelli generali di struttura virale: elicoidale, poliedrica e complessa.
I virus elicoidali hanno l'aspetto di bastoncini rigidi o filamentosi.
I virus poliedrici appaiono generalemente di forma sferica.
I virus compplessi assumono una forma caratteristica, in cui è distinguibile una testa poliedrica e una coda elicoidale che servono per l'adesione alla cellula ospite.
I Virus hanno una struttura subcellulare molto semplice, sono parassiti intracellulari obbligati, in grado di replicarsi solo in una cellula ospite. L'ospite del virus può essere un batterio, una pianta, una pianta, un insetto, un pesce o un mammifero (ad es. l'uomo).
I virus presentano una struttura base detta core e un rivestimento proteico detto capside. Il core è costituito da acido nucleico (DNA o RNA), che conferisce ai virus il potere infettante. Il capside serve a racchiudere e proteggere l'acido nucleico e conferisce ai virus la loro forma. Può essere circondato da un rivestimento detto envelope. L'envelope è costituito da lipidi e glicoproteine e viene di solito acquisito dai virus nella fase di liberazione della cellula ospite. Le spicole sono delle protusioni presenti sull'envelope permettono ai virus di aderire ai recettori della cellula ospite da parassitare. Le proteine presenti sull'envelope costituiscono gli antigeni maggiori dei virus, importanti per le difese immunitarie e per la sierodiagnostica.
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I batteri sono presenti in tutti gli ambienti, sono cioè ubiquitari; vengono utilizzati dall'uomo per la produzione di alimenti o farmaci, entrano a far parte dei cicli geochimici.
Per sopravvivere, alcuni batteri hanno bisogno di un ambiente contenente ossigeno (aereobi), altri possono vivere anche o solo in assenza di ossigeno (anaerobi). I batteri aerobi ricavano l'energia da reazioni metaboliche che avvengono in presenza di ossigeno. Effettuano la respirazione, cioè ossidano completamente il glucosio per produrre l'energia che serve loro per vivere. I batteri anaerobi si procurano l'energia attraverso le fermentazioni, processi metabolici che avvengono in assenza di ossigeno.
https://www.chimica-online.it/biologia/aerobico-e-anaerobico.htm
I batteri si classificano in Gram+ e Gram- in base al loro comportamento rispetto alla colorazione, appunto detta Gram.
I batteri Gram+ hanno una parete formata da un unico e spesso strato di mureina associata agli acidi teicoici, mentre i batteri Gram- hanno una parete più sottile pluristratificata con uno strato esterno lipo-polissaccaridico.
Alcuni batteri esplicano la loro azione patogena attraverso la produzione di sostanze velenose dette tossine.
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I batteri sono organismi procarioti, cioè costituiti da cellule prive di un nucleo strutturato: essi possiedono un solo cromosoma, formato ad un unico filamento di DNA, immerso nel citoplasma, senza essere circondato da alcuna membrana nucleare. L'insieme è racchiuso da un contenitore rigido, detto parete cellulare.
La composiszione chimica dei batteri è costituita per l'80% da acqua e da molecole inorganiche, quali sodio,potassio, zinco, ferro e fosforo; contengono, inoltre, mscromolecole quali zuccheri, lipidi e acidi nucleici ( DNA, RNA).