favorisce lo sviluppo della
democrazia ateniese
VI-V sec. a.C.
prevede come istituzioni:
Ecclesìa: assemblea di tutti i cittadini
Bulè: consiglio di 500 cittadini scelti con sorteggio
Eliea: tribunale popolare
Arconti: cittadini che governano la città
Strateghi: comandanti militari
Partecipazione del dèmos
al governo
Divisione della popolazione di Atene
e dell'Attica in 10 tribù territoriali formate da aristocrazia e dèmos
RIFORMA DI CLISTENE
508 a.C.
Nato attorno al 565 a.C., Clistene era figlio di Megacle (della famiglia degli Alcmeonidi) e di Agariste, figlia del tiranno Clistene di Sicione.
Nulla è noto della sua infanzia e giovinezza salvo che ricoprì il titolo di arconte nel 525-524 a.C. e che in seguito fu esiliato per ordine del tiranno Ippia, figlio di Pisistrato.
Nel 510 a.C., Clistene, insieme ad Isagora, esponente della frangia più conservatrice dell'aristocrazia ateniese, fu responsabile dell'abbattimento della tirannide di Ippia.
conferma delle cariche
più importanti all'aristocrazia
partecipazione del dèmos
al governo per la prima volta
divisione della
popolazione in 4 classi
Le classi sociali previste dalla Costituzione solonica erano quattro:
- i pentacosiomedimni, ovvero coloro che avevano un reddito non inferiore a 500 medimni (pari a 260 hl di grano o di olio o di vino. Infatti 1 medimno era pari a 52 litri). In genere si trattava di ricchi proprietari terrieri;
- i cavalieri che avevano un reddito compreso tra 500 e 300 medimni (ovvero tra 260 hl e 156 hl di grano o olio o vino). Il loro nome derivava dal fatto che essi erano in grado di mantenere almeno un cavallo e di entrare, quindi, nella cavalleria dell'esercito;
- gli zeugìti, ovvero coloro che avevano un reddito compreso tra 300 e 150 medimni (ovvero tra 156 hl e 78 hl di grano, olio o vino). Essi erano piccoli contadini che erano nelle condizioni di mantenere una coppia di buoi usati nel lavoro dei campi;
- i teti, ovvero i salariati, gli artigiani e i nullatenenti che avevano un reddito inferiore a 150 medimni.
eliminazione della
schiavitù per debiti
tirannide di
Pisistrato
nuovi conflitti
Dracma
RIFORME DI SOLONE
594 a.C.
leggi scritte di Dracone
624 a.C.
Nel 621 a.C. Dracone emanò una legge sull'omicidio che segnò la nascita del diritto penale. In questa legge si distingueva per la prima volta nel diritto il grado di responsabilità personale: chi aveva commesso l'omicidio involontariamente, si pensi ad esempio al progettista di una casa che poi era crollata uccidendone gli abitanti, era condannato all'esilio. Il tribunale che se ne occupava era formato da cinquantun efeti. Chi invece aveva commesso l'omicidio volontariamente era condannato a morte dall'areopago.
conflitti tra
aristocratici e dèmos
ATENE
VII-VI sec. a.C.