Giovanni Verga
la vita e le opere di Verga
il periodo preverista : Verga nacque a Catania nel 1840 , da una famiglia di una agiata di proprietari terrieri . compì i primi studi presso maestri privati , in particolare il letterato patriota Antonino Abate da cui assorbì il patriottismo , che segno il suo primo romanzo Amore e patria , scritto a 16 anni e rimasto inedito . il primo romanzo pubblicato a sue spese fù : I carbonari della montagna . e l' anno dopo pubblica Sulle lagune .
nel 1865 va a Firenze , consapevole del fatto che per divenire scrittore autentico doveva superare i limiti della cultura provinciale e conoscere la società italiana . nel frattempo pubblica Una peccatrice , un romanzo fortemente autobiografico , che in toni enfatici e melodrammatici narra la storia di un intellettuale Catanese , che conquista il successo e la ricchezza ma vede inaridirsi l' amore per la propria donna , che poi si suicida . a Firenze termina Storia di una capinera , romanzo sentimentale di un amore impossibile e di una monacazione forzata , che gli dà successo .
nel 1872 si trasferisce a Milano dove entra in contatto con gli ambiente della scapigliatura . qui finisce il romanzo Eva , nella cui prefazione dice di scrivere una narrazione vera , senza retorica e senza ipocrisie . a questo succedono Eros e Tigre reale .
l' approdo al Verismo : nel 1874 Verga pubblica la novella Nedda , che descriveva la vita misera di una bracciante ( contadina ) : se l' ambiente è cambiato nel filone verista , continuano i toni melodrammatici romantici . la prima vera opera prettamente verista è Rosso Malpelo , la storia di un ragazzo di miniera che vive in un ambiente duro e disumano , narrata con un linguaggio nudo e scabro , che riproduce il modo di raccontare popolare . questa impostazione narrativa continua con altri racconti raccolti nel volume Vita dei campi : Cavalleria rusticana , La lupa , Jeli il pastore , Fantasticheria e ecc. . in questi racconti i protagonisti sono contadini siciliani e viene applicata la tecnica narrativa dell'impersonalità .
parallelamente scrive un ciclo di romanzi che si rifà alle teorie di Charles Darwin sulle evoluzione delle specie , secondo cui il più forte trionfa schiacciando i più deboli . Verga però non intende soffermarsi sui vincitori di questa guerra universale , ma sceglie come oggetto della sua narrazione i vinti .
nel 1893 torna a vivere definitivamente a Catania , dove muore nel 1922 . gli ultimi anni sono di stanchezza e di scarsa inspirazione , in fatti non riuscì a concludere il romanzo La duchessa di Leyra
I Malavoglia
il primo romanzo del Ciclo dei vinti è I Malavoglia ( 1881 ) , la storia di una famiglia di pescatori siciliani . I Malavoglia rappresentano la vita di un mondo rurale e arcaico , chiuso in ritmi di vita tradizionali , che si fonda sulla saggezza antica di proverbi . questo mondo è sconvolto dalla rapida trasformazione della società italiana , infatti è ambientato nel 1863 , nel periodo dell' Unità d''Italia . queste innovazioni , come la coscrizione obbligatoria , le nuove tasse , le nuove invenzioni come quella del treno e del telegrafo , mettono in crisi il sistema sociale dell villaggio . i malavoglia , a causa delle difficoltà economiche causate dalle trasformazioni in atto ( la perdita delle braccia di Ntoni , la crisi della pesca ) , sono costretti a diventare negoziati e a vendere lupini .
trama : Il romanzo narra la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, un piccolo paese siciliano nei pressi di Catania. Ha un'impostazione corale e rappresenta personaggi uniti dalla stessa cultura ma divisi dalle loro diverse scelte di vita, soverchiate comunque da un destino tragico ed inevitabile.
Lo scrittore adotta la tecnica dell'impersonalità, riproducendo alcune caratteristiche del dialetto e adattandosi quanto più possibile al punto di vista dei differenti personaggi, rinunciando così all'abituale mediazione del narratore.
L'opera va inserita nel Ciclo dei Vinti, insieme a Mastro-don Gesualdo e a La duchessa de Leyra, opere che affrontano il tema del progresso visto dal punto di vista degli "sconfitti" della società. La Duchessa de Leyra rimase solo abbozzato, mentre gli altri due romanzi previsti nel Ciclo (L'Onorevole Scipioni e L'uomo di lusso) non vennero neppure iniziati.[
i Malavoglia passano dalla condizione di proprietari a nullatenenti . il giovane Ntoni che esce dalla chiusura del paese e viene in contatto con la realtà moderna non può più adattarsi ai ritmi tradizionali del paese , all' accettare una vita piena di fatica e di miseria ed entra in conflitto con il nonno . la famiglia si disgrega . Ntoni accoltella la guardia doganale e tocca il fondo del processo di degradazione . anche se nel finale del romanzo Alessi riuscirà a ricomporre una piccola parte del nucleo familiare , Verga vuole finire il romanzo con la partenza di Ntoni dal villaggio . è un finale emblematico : il personaggio inquieto si distacca verso la realtà del progresso segnando il passaggio al moderno e la sconfitta del mondo arcaico .
1. violazione dell' equilibrio
2. naufragio della Provvidenza
3. pignoramento della casa del Nespolo
4. morte di Luca ( morto in servizio militare )
5. morte di Maruzza
6. naufragio definitivo della barca Provvidenza
7. morte di Padron 'Ntoni
8. ricomposizione parziale dell' equilibrio
la tecnica narrativa
nelle sue opere l' autore si eclissa , si cala nella pelle dei personaggi , vede le cose con i loro occhi e le esprime con le loro parole . i fatti non passano attraverso la lente dello scrittore perché il lettore ha l' impressione di trovarsi '' faccia a faccia con il fatto nudo e schietto '' . proprio per questo il lettore difronte ai personaggi , all' inizio possiede solo notizie parziali , per poi conoscerli nello sviluppo della stroria , attraverso ciò che essi stessi fanno o dicono . di conseguenza il linguaggio non è quello colto dello scrittore , ma un ligguaggio povero , punteggiato di modi di dire , proverbi , imprecazioni popolari , dalla sintassi elementare e talora scorretta . Verga utilizza un discorso indiretto libero, riferendo i discorsi e i pensieri dei personaggi indirettamente
“Malpelo si chiamava così perché aveva i capelli rossi; ed aveva i capelli rossi perché era un ragazzo malizioso e cattivo'' l' incipit è ricorsivo
l' ideologia
alla base della visione di Verga , ci sta una concezione del mondo profondamente pessimista : la società umana è dominata dalla lotta per la vita , nella quale vince il più forte ; gli uomini sono mossi dall' interesse economico , dall' egoismo , dalla volontà di sopraffare gli altri . questa è una legge di natura , di conseguenza la letteratura non può cambiare la realtà , ma può solo riprodurla . Verga pensa che l' ambiente sociale determina il carattere e le esperienze di ciascuno di noi , chi cerca di allontanarsi dal proprio ambiente è destinato a fallire . questo è l'ideale dell'ostrica : come l' ostrica staccata dal suo scoglio muore , così l' uomo che si stacca dal suo ambiente è destinato alla sconfitta .