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av Luca Tango 4 år siden

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il latino

Il latino è una lingua antica che ha dato origine a molte parole italiane e di altre lingue. I nomi latini sono suddivisi in cinque declinazioni, ciascuna con specifiche desinenze per i casi nominativo, genitivo, dativo, accusativo, ablativo e vocativo.

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Il complemento di moto da luogo risponde alla domanda da dove? e dipende da verbi e nomi cehe esprimono un'idea di movimento come "venire", il complemento di moto per luogo risponde alla domanda per dove? e dipende da nomi che esprimono un'idea di movimento come "passare",il complemento di moto da luogo viene espresso con E/EX, A/AB (DE, se il moto avviene dall'alto verso il basso)+ablativo, il complemento di moto per luogo viene espresso con per+accusativo, anche con i nomi propri di città e piccola isola.

Gli aggettivi latini si dividono in due classi

seconda classe: i femminili, i neutri e i maschili seguono la terza declinazione
prima classe: i femminili seguono la prima declinazione, i maschilie i neutri la seconda declinazione

Il complemento di modo indica come si svolge un'azione o si verifica una circostanza, si trova espresso normalmente con cum+ablativo; mentre il complemento di mezzo o strumento indica la cosa, l'animale o la persona attraverso cui si compie un'azione, si trova espresso con l'ablativo semplice , se si tratta di una cosa o un animale , per+abativo se si tratta di una persona

Inoltre a differenza dell'italiano che ha tre coniugazioni, il latino ha quattro coniugazioni ma si differenzia anche per il fatto che il latino ha 8 modi mentre l'italiano 6 perchè nel latino c'è anche il gerundivo e supino

In latino il presente e i tempi derivati dal tema del presente si formano aggiungendo al tema del presente le desinenze personali specifiche, che consentono di distinguere le forme attive da quelle passive
6^ persona sing NT attiva NTUR passiva
5^ persona sing. TIS attiva MINI passiva
4^ persona sing. MUS attiva MUR passiva
3^ persona sing. T attiva TUR passiva
2^ persona sing. S attiva RIS passiva
1^ persona sing. O/M attiva OR/R passiva
quarta coniugazione (infinito ire)
terza (infinito ere con la E breve)
seconda (infinito ere con la E lunga)
prima (infinito are)

I nomi latini sono suddivisi in cinque declinazioni, ognuna delle quali presenta specifiche desinenze per i singoli casi. Ciascuna declinazione è caratterizzata da una propria desinenza del genitivo singolare

quinta declinazione desinenza= EI
quarta declinazione desinenza= US
terza declinazione desinenza=IS
seconda declinazione desinenza= I
prima declinazione desinenza= AE
Essa comprende nomi per lo più femminili ma non mancano i nomi maschili

ablativo sing. A lunga plur. IS

vocativo sing. A breve plur. AE

accusativo sing. AM plur AS

dativo sing. AE plur. IS

genitivo sing.= AE plur. ARUM

nominativo sing.= A breve plur. AE

Le parole possono svolgere numerose funzioni logiche all'interno di una frase, ma in latino tali funzioni sono raggruppate in sei casi

ablativo (complemento di causa e mezzo ma anche tutti i complementi indiretti)
vocativo (complemento di vocazione)
accusativo (complemento oggetto)
dativo (complemento di termine)
genitivo (complemento di specificazione)
nominativo (soggetto)

Come le vocali, anche le sillabe si differenziano per la quantità, cioè per la durata del tempo impiegato per pronunciarle. La sillaba latina pertanto può essere:

breve, quando contiene una vocale breve, caratterizzata dal segno ^: puella (a breve) mentre lunga, di durata quasi doppia rispetto alla precedente, quando contiene una vocale lunga, caratterizzata dal segno _ o un dittongo: latus a lunga

In latino, anche la divisione in sillabe ha delle differenze dall'italiano:

quando le vocali non costituiscono un dittongo si separano nella divisione in sillabe ad esempio ITALIA in italiano si divide i-ta-lia mentre in latino si divide i-ta-li-a, la i e la u semiconsonantiche formano sillaba con la vocale successiva
Sottoargomento

i dittonghi sono coppie di vocali con un'unica emissione di voce. I più frequenti sono:

ae (Caesar), oe (poena), au (aurum), eu (eundem) mentre i poco frequenti sono:ei (eidem) ui (cui) yi (Harpyia)

Il latino è la lingua da cui derivano la maggior parte delle parole italiane e non solo ma nonostante ciò ci sono delle differenze ad esempio in latino le lettere dell'alfabeto sono 23 inoltre le vocali sono 6 rispetto a quelle italiane che sono 5, in latino c'è come vocale anche la Y

A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V X Y Z le consonanti sono le stesse ma con l'aggiunta di K e X mentre non è presente la U prchè il simbolo V indicava sia la U che la V infatti al minuscolo la V diventa u