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av Maria Grazia Fiore 1 år siden

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Le difficoltà di apprendimento in età evolutiva [Auxilium, 2021]]

Nel contesto dell'età evolutiva, l'apprendimento e la socializzazione possono incontrare vari ostacoli, alcuni visibili, altri meno evidenti o del tutto ignorati. Le comunità parrocchiali sono spesso viste come ambienti accoglienti, ma la normativa vigente richiede che tutti i luoghi di culto siano accessibili.

Le difficoltà di apprendimento in età evolutiva [Auxilium, 2021]]

Le difficoltà e i contesti di apprendimento e socializzazione in età evolutiva

Ostacoli visibili, invisibili o, semplicemente, ignorati...

La comunità parrocchiale come contesto predisposto all'accoglienza

Tutti gli edifici di culto (chiese, moschee, sinagoghe o qualsiasi altro ambiente destinato al culto di ogni confessione e rito) devono essere visitabili o perlomeno prevedere una zona riservata facilmente accessibile per assistere alle funzioni religiose (art. 3 D.M.LL.PP. 236/1989).


Nonostante la normativa vigente prescriva per i luoghi di culto il requisito della visitabilità, purtroppo però non si riesce sempre a garantire a tutti la partecipazione alle funzioni religiose. Il requisito sarebbe soddisfatto se si prevedessero dei posti auto riservati, di pertinenza dell'edificio, un percorso accessibile che colleghi la viabilità pubblica all'accesso dell'edificio, e magari un’ area accessibile, riservata ai fedeli disabili durante la funzione.


Ferdinanda Cerrato, 2018

III livello di accessibilità: la partecipazione sociale
II livello di accessibilità: il tempo
I livello di accessibilità: lo spazio

La scuola come contesto organizzativo predisposto all'apprendimento

La scuola è un contesto organizzativo istituzionale, ma non è solo questo: è un ambiente predisposto all’apprendimento. Se la scuola viene intesa come setting di apprendimento, allora è anche il luogo dove vige il primato dell’insegnamento. E’ anche il principale luogo sociale dell’insegnamento.


Riccardo Massa, 1999

Setting di apprendimento

"Si parla di setting, dunque, alludendo all'insieme delle condizioni organizzative e mentali che definisce un certo modo di fare qualcosa insieme.


Esso rappresenta lo scenario, il luogo, il tempo e le condizioni in cui si svolge un'azione relazionale".


A. Rezzara, 2004

spazio fisico
Barriere architettoniche

Bastano le parole dell’Istat: «Scarsa l’accessibilità per gli alunni con disabilità motoria, garantita soltanto dal 34% delle scuole, e particolarmente critica la disponibilità di ausili per gli alunni con disabilità sensoriale (il 2% delle scuole). Soltanto nel 15% degli edifici scolastici sono stati effettuati lavori per abbattere barriere architettoniche».

Una nuova definizione di disabilità

La Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute del 2001 descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità.


In questi termini, la disabilità viene determinata dalla correlazione tra le condizioni di salute di un individuo - che, non dimentichiamo, possono essere anche temporanee (fratture ad un arto, gravidanze problematiche, ecc.) - e le caratteristiche sfavorevoli dell'ambiente in cui vive, lavora, studia...

Le difficoltà non sono tutte uguali...

DNSA

I Disturbi Non Specifici di Apprendimento si riferiscono ad una disabilità ad acquisire nuove conoscenze e competenze non limitata ad uno o più settori specifici delle competenze scolastiche, ma estesa a più settori.


Il Ritardo Mentale, il livello cognitivo borderline, l'ADHD, l'Autismo ad alto funzionamento, i Disturbi d'ansia, alcuni quadri Distimici*, sono alcune tra le categorie o entità diagnostiche che causano o possono causare disturbi non specifici dell'apprendimento.


*Distimia= lieve forma di depressione

Disturbo dello Spettro Autistico
ADHD
DSA

I Disturbi Specifici di Apprendimento si manifestano in bambini con adeguate capacità cognitive, uditive, visive e compaiono con l'inizio dell'insegnamento scolastico.


Per stabilire la presenza di D.S.A. (discalculia, dislessia, disgrafia, disortografia) si utilizza generalmente il criterio della "discrepanza": esso consiste in uno scarto significativo tra le abilità intellettive (Quoziente Intellettivo nella norma) e le abilità nella scrittura, lettura e calcolo.