IDEE SEMPLICI
John Locke
(1632-1704)

John Locke
(1632-1704)

d
INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

d

coscienza (e non più sostanza)
a fondamento della persona

influenza sulle diverse prospettive teoriche del dibattito bioetico contemporaneo

contesto personale:
- famiglia puritana
- fisica e medicina ad Oxford (incontro con Boyle)
- influenze culturali (Newton e bacone)

contesto storico:
- rivoluzione inglese

contesto storico:
- rivoluzione inglese

GNOSEOLOGIA

GNOSEOLOGIA

problema della critica delle
nostre facoltà conoscitive

r

«ERAVAMO SU UNA STRADA SBAGLIATA E, PRIMA DI IMPEGNARCI IN RICERCHE DI QUEL GENERE, ERA NECESSARIO ESAMINARE LE NOSTRE STESSE CAPACITÀ, E VEDER QUALI OGGETTI FOSSERO ALLA PORTATA DELLA NOSTRA INTELLIGENZA, E QUALI INVECE FOSSERO SUPERIORI ALLA NOSTRA COMPRENSIONE»Critica di Hegel:«UNO DEI PUNTI DI VISTA CAPITALI DELLA FILOSOFIA CRITICA È, CHE PRIMA DI PROCEDERE A CONOSCERE DIO, L'ESSENZA DELLE COSE, ECC., BISOGNA INDAGARE LA FACOLTÀ DEL CONOSCERE PER VEDERE SE SIA CAPACE DI ADEMPIERE QUEL COMPITO [...] VOLER CONOSCERE DUNQUE PRIMA CHE SI CONOSCA È ASSURDO, NON MENO DEL SAGGIO PROPOSITO DI QUEL TALE SCOLASTICO, D'IMPARARE A NUOTARE PRIMA DI ARRISCHIARSI NELL'ACQUA»

Saggio sull'intelletto umano
quali oggetti rientrano nelle nostre
capacità conoscitive e quali no

elaborazione di una psicologia degli oggetti mentali e descrizione del modo in cui l'intelletto acquisisce ed elabora le idee delle cose

CRITICA ALL'INNATISMO
La mente è una tabula rasa
(cfr. Bacone)

r

«SUPPONIAMO DUNQUE CHE LA MENTE SIA QUEL CHE SI CHIAMA UN FOGLIO BIANCO, PRIVO DI OGNI CARATTERE, SENZA ALCUNA IDEA. IN CHE MODO DUNQUE GIUNGERÀ ESSA A RICEVERE LE IDEE? DONDE E COME NE ACQUISTA QUELLA QUANTITÀ PRODIGIOSA CHE L’IMMAGINAZIONE DELL’UOMO, SEMPRE ALL’OPERA E SENZA LIMITI, LE OFFRE CON VARIETÀ QUASI INFINITA? DONDE HO TRATTO TUTTI QUESTI MATERIALI DELLA RAGIONE E DELLA CONOSCENZA? RISPONDO CON UNA SOLA PAROLA DALL’ESPERIENZA. È QUESTO IL FONDAMENTO DI TUTTE LE NOSTRE CONOSCENZE. DA QUI ESSE TRAGGONO LA LORO ORIGINE. LE OSSERVAZIONI CHE FACCIAMO SIA INTORNO AGLI OGGETTI ESTERIORI E SENSIBILI, SIA

EMPIRISMO

- la mente è una tabula rasa
- la conoscenza deriva dall'esperienza
- all'inizio la mente è passiva: dall'esperienza riceve le idee
- nulla è nell'intelletto che non sia stato prima nei sensi
- non posso pensare nulla di cui non ho fatto esperienza
- l'esperienza è l'origine, il limite e l'estensione della mia conoscenza

es. cieco nato

LA METAFISICA E' IMPOSSIBILE

TEORIA DELLE IDEE

TEORIA DELLE IDEE

idea = ciò che si trova nello spirito quando pensa
(non ha dimensione ontologica)
cfr. Platone

qualsiasi atto e contenuto mentale oggetto del conoscere
(sia realtà psichiche che elementi fisici)

di tutte le idee siamo consapevoli
(altrimenti non potrebbero esistere)

la conoscenza è sempre e solo
conoscenza di idee

dalle idee si risale alle cose, la cui conoscenza E' SEMPRE MEDIATA DALLA LORO RAPPRESENTAZIONE PSICHICA
(idee: copie delle cose)

IMPOSSIBILE CONOSCERE LE ESSENZE

idee di sensazione
(derivano dai dati percettivi)

l'intelletto mette in relazione le idee semplici e le combina fabbricando così nuove
IDEE COMPLESSE
(fittizie e inventate dalla mente:
es. ippogrifo
es. idea di sostanza - elaborazione soggettiva del nostro io incapace di immaginare degli attributi che non ineriscono a qualcosa)

idee di sostanza
(es. Marco)

contrapposizione alla concezione
aristotelico-tomista
(istanza ultima e finale che sussiste per sè,
non riconducibile a qualcosa di più elementare,
permane inalterata anche se tutto il resto cambia)

Locke: come nasce l'idea di sostanza?
- osserviamo che alcune qualità sensibili "vanno costantemente insieme"
- immaginiamo che non possono sussistere se non sono attaccate ad un sostegno stabile
- ad esso diamo un unico nome per esigenze pratiche di comunicazione
- il nome si fissa per abitudine alle strutture linguistiche della vita quotidiana

r

POICHÉ, COME HO GIÀ SPIEGATO, LA MENTE È PROVVISTA DI UN GRAN NUMERO DI IDEE SEMPLICI, CHE LE VENGONO RECATE DAI SENSI COSÌ COME SI TROVANO NELLE COSE ESTERNE, O DALLA RIFLESSIONE SULLE SUE PROPRIE OPERAZIONI, ESSA OSSERVA ALTRESÌ CHE UN CERTO NUMERO DI QUESTE IDEE SEMPLICI VANNO COSTANTEMENTE ASSIEME; E POICHÉ SI PRESUME CHE ESSE APPARTENGANO AD UNA MEDESIMA COSA, E LE PAROLE SONO ADATTATE ALLA COMUNE COMPRENSIONE, E DI ESSE SI FA USO PER UN RAPIDO SCAMBIO, QUESTE IDEE, COSÌ RIUNITE IN UN SOLO SOGGETTO, VENGONO CHIAMATE CON UN NOME SOLO. MA POI, PER DISATTENZIONE, SIAMO PORTATI A PARLARNE CONSIDERANDOLA COME UNA SOLA IDEA SEMPLICE, MENTRE INVECE SI TRATTA DI UNA COMPLICAZIONE DI MOLTE IDEE MESSE INSIEME. E QUESTO, COME HO GIÀ DETTO, PERCHÉ NON SAPPIAMO IMMAGINARE IN QUAL MODO QUESTE IDEE SEMPLICI POSSANO SUSSISTERE DA SOLE, E PERTANTO CI ABITUIAMO A SUPPORRE UN QUALCHE SUBSTRATUM NEL QUALE ESSE EFFETTIVAMENTE SUSSISTANO E DI CUI SIANO IL RISULTATO: E QUELLO CHIAMIAMO, PERCIÒ, SOSTANZA. PER CUI, SE ALCUNO VOGLIA CONSULTARE SE STESSO NEI RIGUARDI DELLA SUA NOZIONE DI UNA PURA SOSTANZA IN GENERALE, TROVERÀ CHE NON NE POSSIEDE ALTRA IDEA SE NON QUELLA DI UNA SUPPOSIZIONE DI UN QUALCHE SCONOSCIUTO SOSTEGNO DI QUELLE QUALITÀ CHE SONO CAPACI DI PRODURRE IN NOI DELLE IDEE SEMPLICI, QUALITÀ CHE VENGONO COMUNEMENTE CHIAMATE ACCIDENTI. SE A QUALCUNO VENISSE DOMANDATO, QUALE SIA IL SOGGETTO CUI SI TROVANO INERENTI IL COLORE O IL PESO, NON AVREBBE NIENTE DA DIRE SE NON CHE SI TRATTA DI PARTI ESTESE E SOLIDE; E SE GLI SI DOMANDASSE A CHE COSA SIA INERENTE QUESTA SOLIDITÀ E QUESTA ESTENSIONE, EGLI NON SI TROVEREBBE IN UNA POSIZIONE MOLTO MIGLIORE DI QUELL’INDIANO GIÀ RICORDATO IL QUALE, DOPO CHE EBBE DETTO CHE IL MONDO È SOSTENUTO DA UN GRANDE ELEFANTE, SI SENTÌ CHIEDERE SU CHE COSA POGGIASSE L’ELEFANTE; AL CHE RISPOSE: SU UNA GRANDE TARTARUGA; MA POICHÉ SI INSISTEVA PER SAPERE CHE COSA SOSTENESSE QUESTA TARTARUGA DALLA SCHIENA COSÌ AMPIA, RISPOSE: QUALCOSA, CHE NON SAPEVA CHE FOSSE. E COSÌ QUI, COME IN TUTTI GLI ALTRI CASI IN CUI USIAMO CERTE PAROLE SENZA AVERE DELLE IDEE CHIARE E DISTINTE, NOI PARLIAMO COME DEI FANCIULLI: I QUALI, RICHIESTI DI CHE MAI SIA UNA DATA COSA, CHE NON CONOSCONO, PRONTAMENTE DÀNNO QUESTA SODDISFACENTE RISPOSTA, CHE È QUALCOSA: IL CHE INVERO NON SIGNIFICA ALTRO, QUANDO VIENE COSÌ USATO, SIA DAI BAMBINI CHE DAGLI ADULTI, SE NON CHE IGNORANO DI CHE SI TRATTI, E CHE DELLA COSA CHE VIII PRETENDONO DI CONOSCERE, E DI PARLARE, ESSI NON HANNO LA MINIMA IDEA DISTINTA, E PERCIÒ NE SONO PERFETTAMENTE IGNORANTI E ALL’OSCURO. DUNQUE, L’IDEA CHE NOI ABBIAMO, E CUI DIAMO IL NOME GENERALE DI SOSTANZA, NON ESSENDO ALTRO CHE IL PRESUNTO, MA IGNOTO, SOSTEGNO DI QUELLE QUALITÀ CHE SCOPRIAMO ESISTENTI E CHE NON IMMAGINIAMO POSSANO SUSSISTERE SINE RE SUBSTANTE, SENZA QUALCOSA CHE LE SORREGGA, QUEL SOSTEGNO LO CHIAMIAMO SUBSTANTIA; CHE, SECONDO IL VALORE EFFETTIVO DELLA PAROLA, IN INGLESE COMUNE SIGNIFICA STAR SOTTO O SOSTENERE. ESSENDOSI FORMATA COSÌ L’IDEA Saggio sull’intelligenza umana, Laterza, Roma-Bari 2003,II, 23§, p. 325-26

IDENTITA' PERSONALE

a

la coscienza connette sensazioni e percezioni
in modo che costituiscano un unico io
ed è pertanto il fondamento dell'unità della persona

conserviamo un'unica identità nel tempo e nello spazio
oppure c'è una pluralità di identità intercambiabili per lo stesso uomo?

identità personale rientra tra le idee di relazione
(correlazione dell'identità del sè con la diversità dell'altro)

ciò che rimane costante nell'essere umano non è la sostanza ma l'operazione di riconoscersi nell'autoconsapevolezza delle proprie azioni

RIDUZIONE DELL'IDENTITA' PERSONALE ALLA COSCIENZA

r

«DOBBIAMO CONSIDERARE PER COSA STA IL TERMINE PERSONA: IN QUALE, PENSO, STA PER UN ESSEREINTELLIGENTE E PENSANTE, CHE POSSIEDE RAGIONE E RIFLESSIONE, E PUÒ CONSIDERARE SE STESSO, CIOÈ LASTESSA COSA PENSANTE CHE EGLI È, IN DIVERSI TEMPI E LUOGHI; IL CHE ESSO FA SOLTANTO MEDIANTE QUELLACONSAPEVOLEZZA CHE È INSEPARABILE DAL PENSARE, E , A QUANTO MI SEMBRA, ESSENZIALE AD ESSO: ESSENDOIMPOSSIBILE PER CHICCHESSIA PERCEPIRE SENZA PERCEPIRE CHE PERCEPISCE » (P. 371§ 11 ).

a

idee di relazioni
(il rapporto di Marco con se stesso
e con gli altri)

idee di modi
(qualità, attributi di Marco)

la mente è attiva e origina un'infinità
di idee complesse
(es. per produrre l'idea complessa di unicorno,
unisco le idee semplici di cavallo e di corno)

es. relazione di causalità deriva da:
- successione di eventi (osservazione empirica)
- idee di potere (operare cambiamenti) e potenzialità (di subire cambiamenti)

ad ogni idea corrisponde
una qualità intrinseca delle cose
(cfr. Democrito-Galileo)

qualità primarie
(oggettive)
causa diretta delle sensazioni

qualità secondarie
(soggettive)
scaturiscono dall'incontro tra
l'oggetto e le facoltà conoscitive del soggetto

idee di riflessione
(l'intelletto riflette sui materiali d'esperienza, opera collegamenti, organizza i contenuti e formula nuove idee
es. processi mentali, pensieri, volontà, memoria, percezione)

IL NOMINALISMO E LA TEORIA 
CONVENZIONALISTICA DEL LINGUAGGIO

IL NOMINALISMO E LA TEORIA
CONVENZIONALISTICA DEL LINGUAGGIO

il legame tra parole e cose è convenzionale

i nostri concetti non hanno valore universale perchè
tutto ciò che esiste è particolare
("uomo" non esiste in realtà, ma solo nella mente)

il generale e l'universale sono nostre creazioni
e riguardano il segno, il linguaggio
(cfr. Aristotele nesso sostanza/essenza)

IL LIBERALISMO

IL LIBERALISMO

critica all'assolutismo monarchico e al
diritto divino dell'autorità

primato della libertà: gli uomini hanno diritto di
scelta della forma di governo migliore

stato di natura (diverso da Hobbes)

- uguaglianza e libertà
- legge di natura si basa sulla ragione umana
- mostra i diritti fondamentali dell'uomo
- vieta di ledere quelli degli altri
diritti: vita, libertà, proprietà privata

STATO = libero contratto per tutelare
i diritti individuali
solo scopo di garanzia del rispetto dei diritti naturali
(non è assoluto)

la legge non impedisce la libertà ma è
la condizione di essa

legittimità del diritto alla resistenza
(ribellione ad un potere illegittimo)

CONSENSO, DIRITTI CIVILI, DIVISIONE DEI POTERI
fondamenti dello Stato

Lettera sulla tolleranza
TOLLERANZA
contro ogni forma di fanatismo

Ragionevolezza del Cristianesimo
DEISMO
ridurre gli articoli di fede al contenuto
razionale della rivelazione