INCLUSIVITA'

La scuola deve includere tutte le diversità

BES

MALFUNZIONAMENTO EDUCATIVO/ APPRENDITIVO TEMPORANEO O PERMANENTE

HANDICAP

Situazione di svantaggio dovuta a menomazione o disabilità

Iter di intervento:

Segnalazione da parte della scuola alla famiglia, che decide o meno di intervenire

Visita all'Asl: viene prodotta dall'equipe multidisciplinare medica la certificazione e la DIAGNOSI FUNZIONALE dell'alunno (l. 104/92)

Avviene l'assegnazione dell'Insegnante di sostegno

Viene stilato il PDF (Profilo dinamico funzionale) In esso viene definita:- la situazione iniziale e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. - mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. - viene redatto per la prima volta all'inizio del primo anno di frequenza dal GLH ( Gruppi di Lavoro Handicap) operativo, composto dal Consiglio di classe, dagli operatori della ASL e dai genitori - (art. 4 DPR 22/4/1994).)

Viene formulato il PEI, un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994). E' redatto dagli operatori sanitari individuati dalla ASL (UONPI) e dal personale insegnante curriculare e di sostegno della scuola e, ove presente, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico, in collaborazione con i genitori o gli esercenti la potestà parentale dell'alunno.

Viene, infine, redatta la progettazione didattica personalizzata per l'alunno.

DSA

disturbi nell'apprendimento che interessano alcune abilità specifiche che devono essere acquisite da bambini e ragazzi in età scolare.

DISLESSIA

DISGRAFIA

DISCALCULIA

DISORTOGRAFIA

DISPRASSIA

DISTURBO SPECIFICO DEL LINGUAGGIO (Disturbo associato)

Iter d'intervento:

Segnalazione alla famiglia, che decide se intervenire o meno

Visita all'ASL e produzione della certificazione (l.170/10)

Non viene assegnato l'Insegnante di sostegno

Una volta acquisita la diagnosi specialistica e dopo aver ascoltato la famiglia e, laddove è necessario, gli specialisti, il consiglio di classe redige il PDP (Piano didattico personalizzato). Il documento è un vero e proprio percorso mirato nel quale vengono soprattutto definiti gli strumenti compensativi e dispensativi che aiutano alla realizzazione del successo scolastico degli studenti con DSA.

SVILUPPO COGNITIVO LIMITE

Soggetti che non rientrano nei Disturbi Specifici di Apprendimento né nella categoria della disabilità intellettiva e non necessariamente in quella dello svantaggio socio-culturale e linguistico. Si tratta di quei bambini che presentano potenzialità cognitive ai limiti della norma, sospesi tra ritardo mentale e normalità, i cosiddetti “borderline cognitivi”.

SVANTAGGIO ECONOMICO/SOCIALE

SVANTAGGIO LINGUISTICO CULTURALE

CRITERI DI INDIVIDUAZIONE: (Possono presentarsi da soli o insieme, ma basta la rilevazione di uno solo di essi per procedere alla segnalazione)

DANNO

OSTACOLO

STIGMA SOCIALE

ARTICOLAZIONE DI PERCORSI PERSONALIZZATI

PIANI D'AZIONE EDUCATIVI DIDATTICI PER LA PERSONALIZZAZIONE

CORNICE RELAZIONALE

CORNICE AFFETTIVA

CORNICE METODOLOGICA

PROCESSI DI MEDIAZIONE NELLA MICRODINAMICA DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

AZIONE DELL'ALUNNO CHE APPRENDE

Percezione

INPUT

Attenzione

Elaborazione e altre operazioni mentali

comprensione dell'input

generazione dell'output

APPRENDIMENTO

Modello ICF-CY (2007)

Visione olistica della persona, vista nella sua interezza

Aspetti biologici

FUNZIONI CORPOREE

STRUTTURE CORPOREE

Aspetti cognitivi

CAPACITA', intese come potenzialità

ABILITA', capacità poste in atto

Aspetti sociali

PARTECIPAZIONE SOCIALE

RUOLI SOCIALI

ITER D'INTERVENTO

NON C'è CERTIFICAZIONE

La responsabilità educativa, formativa e didattica è della scuola:

Gli insegnanti procedono ad un'attenta OSSERVAZIONE SISTEMATICA e producono la documentazione

Viene redatto un VERBALE da consegnare al GLI

Viene redatto il PDP

CONTESTO AMBIENTALE E PERSONALE

STRUTTURE FISICHE (ES. barriere archittetoniche)

RELAZIONI INTERPERSONALI

AMBIENTE SOCIALE (clima relazionale positivo, accogliente, facilitante o non.)

COORDINATE DI UNA BUONA RELAZIONE

AUTOSTIMA

Accettazione incondizionata

Attribuzione di valore positivo

IDENTITA'

Ascolto attivo

Conoscenza

Comprensione

Empatia

SICUREZZA

Proattività

Stimolo

Aiuto

Accompagnamento

Aspettative

Azione orientata

Propositi

Guida