Matte Blanco

L'inconscio come insieme infiniti

Pubblicato nel 1975

sintesi conclusiva
di riflessione avviata '50

summa del pensiero di Matte Blanco

obiettivi

immediato

restaurazione pensiero e scoperta freudiana dell'inconscio
nella sua portata epistemologicamente rivoluzionaria
Restaurazione arricchita da contributo originale

teorizzazione moderna dell'inconscio per valorizzare al massimo la scoperta di Freud non può prescindere dall'uso di strumenti logico-matematici
La formalizzazione delle caratterstiche dell'inconscio postula però il superamento del riferimento ai contenuti in esso depositati
Si deve indagare l'inconscio come struttura o sistema mentale, come apparato logico o modo di essere

remoto

radicale rinnovamento della logica classica

Critica alla psicoanalisi "clinica"

Riduzione della scoperta di Freud all'inconscio

Impoverimento teorico psicoanalisi post Freud

Decodifica dei processi inconsci con leggi della coscienza

critica di MB radicale, suona sfumata in rapporto alla pratica psicoanalitica, (esercizio sterile: configurazione di tragitto autoconoscitivo che vuol imporre al paziente verità ideologiche o ridicolo omaggio all'Edipo o all'aggressività primaria e ai suoi effetti distorsivi nell'interpretazione della realtà

allontanamento della pratica da preoccupazione teorica x inconscio

tendenza ad evitare la teorizzazione
focus sui fatti clinici
atteggiamento ingenuo
campano di rendita altrui (fatti sono basati sulle teorie)

psicoanalisi ha trascurato il proposito di esplorare la psicologia dell'inconscio;
gli approcci strutturale e dell'oggetto interno descrivono la mente così che le caratteristiche dell'inconscio diventano non necessarie o sono rese insignificanti

la psicoanalisi è diventata meno psicoanalitica
pur trattando i contenuti inconsci lo fa con le leggi della coscienza si applica nello studio di tutte le altre scienze
La psicoanalisi si è allontanata da se stessa" p.12-13

Formalizzazione caratteritiche dell'inconscio

caratteristiche da Freud

1. assenza di contraddizione mutua tra le presentazioni dei vari impulsi

2. condensazione

3. spostamento

4. assenza di tempo

5. sostituzione della realtà esterna con quella psichica

MB ricava altre
nell'l'Interpretazione dei sogni

6) co-presenza si contraddittori

7) alternanza tra assenza e presenza di successone temporale

8) nesso logico riprodotto come simultaneità

9) causalità come successione

10) equivalenza-identità e congiunzione di alternative

11) somiglianza

12) co-presenza nei sogni di pensiero e non-pensiero

13. profonda disorganizzazione della struttura del pensiero

Secondo MB
caratteristiche riassunte in:

principio di generalizzazione

"spesso si applica in accordo con un altro principio, di cui è predicato: nella scelta di classi il sistema inconscio preferisce quelle funzioni proposizionali che in un aspetto esprimono una generalità crescente e in altri conservano alcune caratteristiche particolari della classe individuale da cui sono partite"

"1 cosa individuale è trattata come se fosse elemento di un insieme che contiene altri membri;
questa classe, sottoclasse di una classe più generale e questa classe più generale come sottoclasse o sottoinsieme di una classe ancor più generale e così via" (p. 43).

principio di simmetria

"inconscio tende a considerare ogni relazione simmetrica
la relazione inversa di 1 relazione considerata identica ad essa
Le relazioni asimmetriche come fossero simmetriche" p.44

conseguenze

1) "non c'è alcuna successione" (p. 44)
2) "la parte è identica al tutto (p. 45)
3) "tutti i membri di un insieme/classe sono trattati come identici tra loro e identici all'insieme/classe
quindi sono intercambiabili sia rispetto alla funzione proposizionale che determina o definisce la classe sia riguardo a tutte le funzioni proposizionali che permettono di distinguerli fra di loro e attraverso le quali (funzioni) è possibile affermare, in logica aristotelica, che un dato elemento della classe non è identico ad un altro" (p. 45)
4) "quando certe classi le cui funzioni proposizionali sono del tipo "p e non-p" e che perciò sono vuote per definizione, possono essere trattate come non vuote" (p.46)
5) "non può esserci alcuna relazione di contiguità tra le parti di un tutto" (p.46).

lo spazio e il tempo non esistono
una parte di qualcosa è uguale al tutto
le contraddizioni convivono come se non fossero tali

sistema logico analitico
logica bivalente o aristotelica (p. 64)

"formato da due componenti:
1. la logica bivalente
2. altro componente che, pur descritto in termini logici (p. di simmetria) di fatto dissolve le strutture logiche ed è, per sua natura, alieno a ciò che conosciamo come logica" (pp. 64-65)

sistema bi-logico (formato da 2 sistemi logici p.66)
1. asimmetrico, che differenzia
2. simmetrico, che omogenizza

non più la regione mentale dove albergano i contenuti rimossi

"rappresenta un modo di essere - simmetrico - radicalmente diverso dal modo di essere - asimmetrico - manifestato a livello cosciente
L'essere simmetrico ha come conseguenza necessaria, proprietà costitutiva la qualità di essere inconscio
Con le sole relazioni asimmetriche non vi può essere coscienza negli esseri umani" (p. 107).

Matte Blanco giunge infine ad una conclusione radicale

"L'essere simmetrico è lo stato normale dell'uomo. E' l'immensa base da cui emerge la coscienza (asimmetria)
La coscienza è un attributo speciale dell'uomo, che guarda verso questa base (infinita) e cerca di descriverla" (p. 113)
I due modi di essere, distinti dalle logiche caratterizzanti, sono nondimeno interdipendenti: "senza simmetria non vi potrebbe essere funzionamento asimmetrico nell'uomo
Le relazioni asimmetriche emergono e vengono alla luce dal mare della simmetria; come "incarnazioni" limitate di una vasta realtà
La proporzione tra relazioni simmetriche ed asimmetriche in un dato prodotto mentale può variare ad infinitum" (p. 117)
"La natura dell'uomo appare costituita da una parte generalizzante, che ci immette nei simboli e una parte limitante che conduce ad un pensiero preciso (asimmetrico)" p.119
La mente è "strutturata in modo che in ognuna delle sue manifestazioni dirette possiamo, cercando, scoprire l'attività dei suoi vari livelli, dall'asimmetria che si osserva nel pensiero cosciente alla grande proporzione di simmetria dei livelli più profondi" (pp. 179-180)

rilievo psicopatologico di questa formalizzazione

si può affrontare, x MB, il problema della doppia natura umana, problema della socialità e dell'individualità

"Il modo di essere simmetrico è la radice fondamentale della socialità poiché ciò che, ad un livello asimmetrico, è sentito come una cooperazione tra individui o un partecipare insieme o essere insieme è, invece, ad un livello simmetrico, una vera unità in cui gli individui non sono separati o distinguibili l'uno dall'altro. In questo senso, il modo di essere simmetrico è l'aspetto unificante dell'uomo mentre l'essere asimmetrico è l'aspetto dividente" (pp. 351-352).

Alla luce della polarità simmetrico-asimmetrico, la nozione di conflitto una nuova luce: p.352-3
"Per l'inconscio non siamo indipendenti dagli altri: siamo in unità con gli altri. Per la coscienza l'assenza di limiti individuali è inconcepibile.
Quando qst assenza diventa onnipresente e imperativa, inconscio percepisce come una perdita della nostra identità come individui; e come un pericolo di annientamento.
Qst contrasto tra i due modi d'essere = la fonte più profonda di conflitto. Il contrasto tra l'aspetto per cui l'uomo è un solo essere con tutti gli altri e l'aspetto, per cui è separato e indipendente ---> la patologia mentale"

p.126, MB: i disturbi psichici rappresentano l'espressione di "nefande unioni", cioè dell'emergenza di elementi simmetrici nello spazio simmetrico coscienza. Qst nefande unioni vertono smpr&cmq sul conflitto socialità-individualità. La mente umana è una struttura bi-logica, MB distingue strutture bi-logiche vitali e strutture bi-logiche non vitali: le prime utili e creative, le seconde patologiche. Non detto come si ponga questa distinzione.

Destorifica completamente l'esperienza umana.
Non sorprendente tenendo conto che il discorso rientra nell'ambito della filosofia della mente.
C'è da chiedersi se una filosofia della mente possa prescindere del tutto:
1. dal considerare gli stati mentali come faccia di una medaglia il cui verso sono gli stati cerebrali
2. se possa fare riferimento al sistema mentale come ad un sistema sottratto al peso e all'incidenza della storia

Matte Blanco, come Freud, convinto che la sua teoria è di ordine scientifico, perché basata su dati tratti dalla pratica clinica, e che ha una formidabile potenza euristica sotto il profilo psicopatologico. Purtroppo si tratta del solito dogmatismo autoreferenziale che affligge da sempre la teoria psicoanalitica. E' possibile fornire la prova di questo analizzando uno dei pochi casi clinici riportati nel libro.

adolescente con molte esperienze difficili d'infanzia. circonciso a 5 anni a forza.
Vedendo il bisturi sentì l'incisione e pensò in realtà di essere stato castrato.
Molti altri avvenimenti incrementarono paura di castrazione. divenne più robusto del padre, si sentì fiero, volle arruolarsi.
Cominciò ad interessarsi alle ragazze ed ebbe scontri col padre nell'arrivare tardi a casa. Alcune paure molto profonde provocate da questi.
Una volta chiese al padre se c'era possibilità di castrarsi, sarebbe stato meglio, il padre ammise, pur scherzando, e rivelò aggressività.
Poco dopo vi fu un altro scontro Suo padre andò al ballo e gli ordinò di tornare a casa.
Al risveglio il ragazzo camminando per molto andò da un dentista insistette per farsi togliere dente anteriore,
per una macchia. Il dentista aderì. Dopo il ragazzo divenne completamente psicotico e talvolta molto violento.
Le sue associazioni mostrarono inconfondibilmente l'identità tra l'estrazione del dente e la castrazione:
1 castrazione simbolica per prevenire la castrazione reale. Atto simbolico così reale che si sentì realmente castrato.
Tra le idee deliranti che sviluppò in ospedale c'era quella che gli avevo inaridito i testicoli e che lo avevo castrato.
Molto depresso, per ore rifletteva sull'assurdità di essersi fatto estrarre un dente sano, come se ne fosse innamorato,
come di una persona e si dilungava sulla sua bontà e robustezza e sull'ammirazione che provocava nelle ragazze.
La castrazione significava altro, aveva visto che i maiali castrati più grossi e pensava che castrato più grosso, più maschio:
castrazione = sia perdita che aumento di mascolinità.
Sentiva a volte soddisfazione per l'estrazione del dente perchè lo aveva fatto crescere: esaminava i motivi per cui fosse buona azione.
Arrivava sempre un momento in cui l'altro significato, la castrazione, gli veniva in mente e entrava in uno stato di depressione.
Diventava anche teso e violento. tensione = risultato dell'impossibilità di coordinare 2 opposte tendenze in termini di realtà esterna.
In qualche livello dell'inconscio non c'era contraddizione tra castrazione e divenire + maschio.
Entrambi i desideri si compenetravano a vicenda senza difficoltà nell'inconscio, non nella realtà fisica. Grande tensione poiché l'azione voleva soddisfare le tendenze non poteva contenerle" (pp.475-476).

Questo caso analizzato da MB in un altro libro (Pensare, sentire, essere, Einaudi 1995):
"Ricostruiamo il processo di ragionamento che condusse a questa azione bizzarra:
A) un cane morde A. Ciò implica che A. morde il cane: PS (Pr.Simmetria)
b) se il cane è cattivo per via di questa azione, ciò implica che anche A. è cattivo:
un ragionamento classico che parte da una simmetrizzazione
c) A è cattivo (moralmente) implica che il suo dente è cattivo (moralmente): la parte è trattata come uguale al tutto: PS.
Si noti che nella logica normale questa sarebbe la conclusione errata di un ragionamento errato.
d) un "dente moralmente cattivo" è un elemento della classe di tutti i denti cattivi: un dente fisicamente cattivo (cariato) è un altro elemento di questa classe: logica classica
e) Se si applica PS alla classe menzionata in d), allora un "dente moralmente cattivo" è uguale ad un dente "fisicamente cattivo"
f) un dentista tratta i denti cariati: conoscenza acquisita dall'esperienza vista in termini di logica bivalente.
Quindi la decisione di andare da un dentista dopo essere stato morso da un cane è una conclusione logicamente (logica classica) legittima di questo particolare ragionamento bi-logico"

Qst prova che in MB come in Freud, l'intento di confermare la teoria analitica occlude la possibilità di un'autentica comprensione dei fatti umani e di quelli psicopatologici, che hanno sì una portata strutturale, ma intimamente intrecciata alla storia interiore, personale e sociale del soggetto.

adolescenza (configurazione fisica k permette conflitto) = appena preceduta dalla seconda dentizione
spuntare denti adulti, crescita fisica, sviluppo sessuale, affiorare cariche opposizione&ribellione = fenomeni correlati cronologicamente e memorizzati inconsciamente come equivalenti. togliere il dente sano significa castrarsi, non per prevenire, per scongiurare la possibilità di reagire alle prepotenze autorità paterne facendogli male.
Il ragazzo ha il dente avvelenato, alberga una rabbia colpevolizzata che potrebbe tradursi in un'aggressione. Il morso del cane attiva la repentina consapevolezza della pericolosità della rabbia. Se rabbia percepita alla 2a dentizione inconscia associazione tra i 2fenomeni.

I processi di pensiero inconsci che portano il ragazzo a farsi togliere il dente:
a. il cane morde quando è arrabbiato
b. io ho il dente avvelenato con mio padre
c. la rabbia potrebbe sfuggire al mio controllo
d. devo prevenire pericolo, togliere dente

processi di pensiero più vicini alla realtà di quelli ricostruiti da MB
Quali conseguenze a livello teorico?

1. il principio di generalizzazione esiste. L'identificazione con il cane che morde fa riferimento ad una classe nella quale rientrano tutti gli esseri arrabbiati, e quindi pericolosi.
dente avvelenato = l'espressione simbolica della rabbia: un'espressione anche nel linguaggio comune, una logica metonimica piuttosto che simmetrica.
Tirare in ballo il principio di simmetria, significa misconoscere che, nell'esperienza soggettiva in questione, il rapporto tra il dente e l'emozione rabbiosa ha un preciso fondamento biografico. Tale fondamento, riconducibile al parallelismo tra eventi fisici (la dentizione) e eventi mentali (l'affiorare della rabbia), è depositato sotto forma di memoria a livello inconscio, ma non è rappresentato a livello cosciente. Tale parallelismo determina un acting-out autolesivo che non avrebbe senso se non si ammettesse un senso di colpa profondo in rapporto al quale farsi togliere un dente rappresenta una riparazione.
Il comportamento del ragazzo è dettato da un super-io che, nonostante tutto, sacralizza il padre e ritiene sacrileghe le rabbie nei suoi confronti.
Un super-io gerarchizzante memorizza sempre l'esperienza del soggetto in termini tali per cui il definirsi del conflitto, e della possibilità di agirlo con il padre pone fine ad una mitica età dell'oro, caratterizzata dall'armonia e dalla soggezione, e inaugura una stagione di disordine, di colpa e di "decadenza". Da questo punto di vista, lo spuntare del dente avvelenato è un male assoluto che postula un rimedio radicale.
La stessa esperienza viene memorizzata, dall'io antitetico, in termini opposti. L'età d'oro infantile viene rievocata come un'età di soggezione, paura, debolezza, accondiscendenza, imbambolamento, mentre l'avvio dell'adolescenza, con l'affiorare della ribellione e della percezione dei propri diritti, segna la nascita dell'individuo. In conseguenza di questo, il sacrificio del dente sano è una perdita irrimediabile perché attesta la rinuncia alla differenziazione conflittuale e la resa definitiva ad una vita da castrato.
La confluenza di queste 2 diverse memorizzazioni dell'esperienza - l'una gerarchizzante, l'altra individuante - spiega la confusione psicotica, cioè la percezione di avere fatto ciò che si doveva fare in nome del rispetto del padre e di essersi irreversibilmente danneggiato. Il dente rappresenta le potenzialità individuanti, oppositive e ribelli del soggetto, inesorabilmente colpevoli per il super-io e irrinunciabili per l'io antitetico. Il delirio ambivalente del paziente sul dente attesta che egli non si rende conto di ciò che esso significa.
2. La presenza di pensieri contraddittori inconsci non attesta che non esiste il principio di contraddizione, ma che l'esperienza del soggetto viene significata secondo due logiche diverse.
Il conflitto psicopatologico non si dà tra una socialità indifferenziata, espressione dell'essere simmetrico, e un'individualità particolarizzata, espressione dell'essere asimmetrico, bensì tra un bisogno d'appartenenza sociale veicolato dal super-io e un bisogno d'individuazione veicolato dall'io antitetico. Aspetti entrambi carichi di significato universale ma che si strutturano e funzionano diversamente all'interno delle singole esperienze. Nel qst caso è l'intensità dinamica di questi due aspetti che determinano la catastrofe: il sacrificio del dente prima, in nome del senso di colpa, e il "culto" del dente poi, in nome dei diritti individuali.
L'esperienza psicotica non avviene nel nome dell'emergenza di aspetti asimmetrici, bensì di uno stato di coscienza che, confrontandosi con una scissione inconscia, non può interpretarla dialetticamente, dare ad essa senso nel contesto della storia interiore e sormontarla. Dove si colloca quel senso se non in un patrimonio di memorie la cui precisione cronologica è rilevante? Altro che assenza di tempo: piuttosto memorie che rimangono vive nel tempo perchè esse fanno riferimento ad eventi fondamentali a livello strutturale che, non essendo state elaborate dalla coscienza, hanno dato luogo a complessi conflittuali.