Categorii: Tot - costituzione - repubblica - risorgimento - indipendenza

realizată de Ilaria Ciavattini 3 luni în urmă

54

2D - Cap. 14 - Il Risorgimento e l'Unità d'Italia

Durante il Risorgimento italiano, emergono numerosi moti insurrezionali. Nel 1848, a Palermo, scoppia una rivolta che spinge Ferdinando II a concedere una costituzione, seguito da Leopoldo II di Toscana e papa Pio IX.

2D - Cap. 14 - Il Risorgimento e l'Unità d'Italia

Cap. 14 - Il Risorgimento e l'Unità d'Italia

5. Verso l'Unità d'Italia

Nel maggio del 1860 Garibaldi organizza una spedizione di volontari, l'impresa dei mille, per liberare la Sicilia dal governo borbonico; si imbarcarono a Quarto (Genova) e approdarono a Marsala (Sicilia). Nel giro di due mesi la Sicilia passa sotto il controllo di Garibaldi che conquista poi Napoli il 7 settembre Cavour invia le sue truppe piemontesi a occupare Marche e Umbria e cioè lo Stato della Chiesa, marciando verso Napoli e Garibaldi. A ottobre Garibaldi incontro il re a Teano e gli concede il controllo delle terre conquistate. 17.03.1861 a Torino, il primo parlamento nazionale eletto a suffragio ristretto proclama Vittorio Emanuele II re d'Italia

4. La seconda guerra d'indipendenza

1858 - Grazie agli Accordi (segreti) di Plombieres con Luigi Napoleone, Cavour ottenne l'appoggio della Francia per muovere guerra contro l'Austria e creare l'agognato Regno dell'Alta Italia sotto la sovranità dei Savoia (+ un Regno dell'Italia centrale e un Regno dell'Italia Meridionale). Come compenso, il Piemonte avrebbe ceduto alla Francia le regioni di Nizza e Savoia. Per provocare l'Austria, Cavour schierò al confine con la Lombardia i Cacciatori delle Alpi (volontari armati, organizzati da Giuseppe Garibaldi) e l'Austria cade nella trappola: 26.04.1859 - Seconda Guerra d'Indipendenza, che si conclude con l'ultima battaglia di Solferino e San Martino (Mantova) e che porta all'annessione della Lombardia. Nel Granducato di Toscana e nei Ducati di Parma e Modena si formano i governi provvisori che votano l'annessione al Regno di Sardegna (marzo 1860), ma dal momento che Napoleone III non gradiva la formazione di un unico Stato ai confini della Francia, firmò l'Armistizio di Villafranca con l'Austria, senza neppure avvertire Cavour. Il re Vittorio Emanuele firmò gli accordi, ma Cavour si dimise, sentendolo come un affronto. I governi dell'Italia centrale rifiutarono di sottomettersi a quegli accordi e Cavour viene richiamato dal re nel 1860 e ottenne da Napoleone III il consenso per indire dei plebisciti nei ducati di Modena e Parma, granducato di Toscana e Lagazioni Pontificie che votarono per l'annessione al Regno di Sardegna e del Piemonte.

3. Il Regno di Sardegna e Cavour

In Italia continuava ad essere attivo il movimento democratico repubblicano dei Mazziniani --> 1853 nasce il Partito d'Azione 1857 - Ne nacquero dei moti rivoluzionari che però fallirono di nuovo --> spedizione di Carlo Pisacane, sbarcò a Sapri in Campania con 300 patrioti, ma i contadini li scambiarono per briganti e furono massacrati --> La spigolatrice di Sapri, poesia del 1857 di Luigi Mercantini
Nonostante il fallimento della Prima guerra d'indipendenza, il Regno di Sardegna appariva come l'unico stato in grado di portare all'unificazione e anche l'unico a mantenere lo Statuto Albertino. Nel 1850 Camillo Benso conte di Cavour, che fa parte del gruppo liberale-moderato, mette in atto riforme per modernizzare il Regno di Sardegna (ad es. trattati commerciali per il libero scambio con Austria, Belgio, Francia e Inghilterra), chiamato dal Pres. del Consiglio Massimo d'Azeglio ad essere prima come Ministro dell'agricoltura, poi come Ministro delle Finanze. 1852 - Diventato Presidente del Consiglio, decide di allearsi con Francia e Inghilterra contro la Russia nella Guerra di Crimea (1854-56), causata dal tentativo zarista di estendere la propria influenza fino alle coste del Mar Nero ai danni dell'Impero ottomano. Durante le trattative di Pace, Cavour sottopone all'attenzione internazionale la situazione della penisola italiana

2. I moti del quarantotto e la prima guerra d'indipendenza

Nel Regno delle Due Sicilie e nel Granducato di Toscana le costituzioni neonate vengono presto abrogate. 1849 - A Roma viene instaurata la Repubblica Romana e arrivarono pieni di ideali Mameli, Garibaldi e lo stesso Mazzini ma le truppe francesi di Luigi Napoleone riportano il papa al potere. Nel marzo 1849 Carlo Alberto viene di nuovo sconfitto a Novara e abdica a favore del figlio Vittorio Emanuele II, che firma con l'Austria un nuovo armistizio.
Queste vicende fecero prendere coraggio a Carlo Alberto di Savoia, che nel marzo 1848 interviene con la Prima Guerra di Indipendenza, per scacciare gli Austriaci e formare un Regno dell'Alta Italia sotto i Savoia, che ottenne grazie a dei plebisciti, ma solo per due mesi. Infatti, dopo la cocente sconfitta contro gli austriaci a Custoza (Verona), sarà costretto a firmare l'armistizio con l'Austria.
Contemporaneamente a quanto stava succedendo in Piemonte, Toscana e Stato Pontificio, a Milano con le cinque giornate di lotta, e capitanato dal Maresciallo Radetsky, il popolo insorge e scaccia gli austriaci (stesso avvenne anche a Venezia!).
12.01.1848 - A Palermo scoppia un'insurrezione: Ferdinando II concede la Costituzione. A seguito di questo, ne concedono anche Leopoldo II di Toscana e papa Pio IX; nel Regno di Sardegna Carlo Alberto emana lo Statuto Albertino

1. In Italia si forma una coscienza nazionale

Il termine Risorgimento indica quel processo storico che porterà a riunire i vari Stati regionali in un solo Stato, il Regno d'Italia. A inizio '800 i moti insurrezionali, pur con intenti simili, avevano avuto esiti negativi perché non avevano coinvolto le masse popolari, non si erano coordinati e non avevano avuto obiettivi comuni realizzabili. Varie figure hanno idee diverse:
3. Carlo Cattaneo - opta per un'Italia federale repubblicana. Secondo lui la guida doveva essere della borghesia, unica forza dinamica in grado di agire per il bene della collettività

Pensa sia a riforme graduali che all'eventualità di iniziative di carattere rivoluzionario.

2. Vincenzo Gioberti e Cesare Balbo - pensano ad una federazione di Stati di Monarchie Costituzionali unite tra loro da un organo centrale.

Pensano a delle riforme graduali: Gioberti, che era sacerdote, pensa ad una federazione guidata dal Papa. Balbo si concentrava soprattutto sull'esigenza di liberare l'Italia dal dominio austriaco, guidati dai Savoia

1. Giuseppe Mazzini - Fondatore nel 1831 a Marsiglia della Giovine Italia, associazione di liberi cittadini che mira a un'Italia unitaria e repubblicana (Una, Indipendente e Sovrana) --> il popolo doveva essere educato a pretenderla

Organizzano una serie di azioni insurrezionali in Piemonte, Liguria e Toscana che tuttavia falliscono. Il più noto: 1844 - I fratelli Bandiera (Attilio ed Emilio) sbarcano a Crotone per combattere contro il Regno delle Due Sicilie, ma furono catturati e fucilati dai Borbone.