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Il sonoro nel cinema. Autore: Giovanni Leo

Il cinema ha origine come forma d'arte muta, priva di sonoro, e solo in seguito si è aggiunta la possibilità di accompagnare le immagini con il suono. Esistono due principali tecniche di acquisizione del suono nel cinema:

Il sonoro nel cinema. Autore: Giovanni Leo

IL SONORO NEL CINEMA. Autore: Giovanni Leo

Si può parlare di sonoro nel cinema quando siamo in presenza di immagini accompagnate dal suono.

Il cinema nasce originariamente come cinema muto, cioè privo di suono e solo successivamente viene realizzata e impiegata la possibilità di aggiungere alle immagini il suono.

I CONTENUTI

Le componenti del "sonoro" di un film sono chiamate anche colonna sonora.

Il termine "colonna sonora" nasce in ambito cinematografico, quando il suono veniva registrato in un'area delimitata della pellicola in senso longitudinale, chiamata appunto "colonna". Per estensione, s'intendono per colonna sonora i contenuti sonori registrati in questa area.

Sottoargomento
dialoghi, rumori, musica

La voce (dialoghi), i rumori e la musica costituiscono insieme il sonoro di un film.

rumori

Sono i suoni ambientali, i suoni delle azioni di persone e animali, dei movimenti degli oggetti sulla scena. Inoltre, tutti i rumori integrativi (effetti speciali) realizzati in un secondo momento dai rumoristi tradizionali o progettati e realizzati dal sound designer con tecniche miste di registrazione e di lavorazione (anche digitale).

rumorista

Il lavoro del rumorista tradizionale.

Il processo di creazione e registrazione dei nuovi rumori, vede impegnato il rumorista in qualità di artista vero e proprio. In questa fase si ricorre spesso all'uso di semplici oggetti di uso comune: fracassare a terra un'anguria o spezzare una canna di bambù, può permettere di ricreare i rumori di una battaglia; delle noci di cocco tagliate a metà, se usate con maestria, possono generare il rumore di un cavallo al galoppo; etc. Il rumorista può naturalmente avere a disposizione gli stessi oggetti usati dagli attori sul set, oppure può uscire all'aperto e registrare qualsiasi tipo di rumore: il traffico cittadino, un aereo che passa, il verso di un animale, il frusciare degli alberi, etc. Molti rumoristi creano in questo modo, e con estrema pazienza, i propri campionari.

sound designer

I nuovi sviluppi della tecnologia, il sound design

I rumori e gli effetti oggi sono realizzati secondo una progettazione che può vedere impegnati team di recordisti, editor e sound engineer, oppure utilizzando e rimodellando librerie di campioni.

Con l'avvento della tecnologia digitale si usano infatti spesso rumori già esistenti ("precampionati") e raccolti in "librerie" di effetti. Il sound designer può aggiungere dei rumori che nella presa diretta non esistevano affatto (detti anche "effetti speciali sonori").




dialoghi

L'insieme delle parole dette sulla scena, eventuali voci narranti o di commento.

musiche

La musica di commento affidata a un compositore (Original Soundtrack), la musica diegetica.


Approfondimento. Un'accezione più ristretta la colonna sonora può essere la musica di un'opera generalmente indicata con la sigla inglese OST (Original Soundtrack, "traccia sonora originale", dove "originale" indica che è stata composta espressamente per una determinata opera).

La traccia sonora è il risultato finale delle sessioni di registrazione delle composizioni, spesso orchestrali, di un artista incaricato di realizzarla: il compositore.

In un momento successivo la traccia musicale viene missata insieme agli altri suoni del film e montata sulle immagini.

Le registrazioni vengono realizzate in studi registrazione.


musiche per videogiochi

Approfondimento. Musica per videogames.


Proprio come nel cinema, alcune colonne sonore di videogames hanno ricevuto valutazioni positive e riconoscimenti da parte di riviste e siti specializzati. Tanto che da qualche anno si è aperto un importante mercato nella composizione di musiche per i videogames.


Approfondimento.

Nei videogiochi inizialmente le colonne sonore venivano prodotte dallo stesso team di sviluppo del software. In seguito le case di produzione si sono affidate ad artisti esterni, alcuni dei quali molto rinomati e provenienti spesso dal cinema. Le colonne sonore solitamente sono pubblicate su CD o messe in vendita su canali di distribuzione online.

Questa è la lista dei videogiochi lodati per le loro colonne sonore:

Super Mario Bros. (Koji Kondo, 1985)

The Legend of Zelda (Koji Kondo, 1987)

Mega Man 2 (Takashi Tateishi, 1988)

Streets of Rage (Yuzo Koshiro, 1991)

Final Fantasy VI (Nobuo Uematsu, 1994)

Chrono Trigger (Nobuo Uematsu e Yasunori Mitsuda, 1995)

Castlevania: Symphony of the Night (Michiru Yamane, 1997)

The Legend of Zelda: Ocarina of Time (Koji Kondo, 1998)

Xenogears (Yasunori Mitsuda, 1998)

Chrono Cross (Yasunori Mitsuda, 1999)


cenni storici

Cenni storici e sodalizi celebri tra registi e compositori. 

Precedentemente all'innovazione tecnica del sonoro, i film erano accompagnati normalmente da musica eseguita dal vivo.

Nel 1916 Victor Schertzinger registrò le prime musiche da utilizzarsi specificamente per una pellicola cinematografica, mentre la vendita di colonne sonore di film divenne una consuetudine a partire dagli anni trenta.

Alcune colonne sonore, o alcune canzoni da queste estratte, sono rimaste memorabili nella storia del cinema. 

Alcuni sodalizi celebri tra compositori e registi hanno finito per diventare tratto distintivo della filmografia di questi ultimi: si pensi a Sergej Prokofiev per Sergei Eisenstein, Bernard Herrmann per Alfred Hitchcock, Nino Rota per Federico Fellini, Ennio Morricone per Sergio Leone e per Giuseppe Tornatore, Danny Elfman per Tim Burton, John Williams per Steven Spielberg e per George Lucas, Zbigniew Preisner per Krzysztof Kieslowski, Joe Hisaishi per Hayao Miyazaki, Nicola Piovani per Roberto Benigni o Angelo Badalamenti per David Lynch.


può essere diegetico e extradiegetico

extradiegetico

Si definisce extradiegetico quel suono che che non appartiene direttamente alla storia del film: l’esempio più classico è quello della musica di commento o quello di una voce narrante nel genere documentario (voice over).

Diverso è il caso dell'over sound: le voci originali sono doppiate dagli speakers ma non vengono eliminate, né sostituite completamente.

In fase di mixer, infatti, la colonna sonora originale non scompare ma viene notevolmente abbassata, in modo da essere ascoltata solo in sottofondo.

Underground


Suono extradiegetico

La musica è di commento, non c’è nessuna allusione alla presenza dei musicisti in queste sequenze

Underground - Emir Kousturica (1995) musiche Goran Bregovic.

diegetico

Si definisce diegetico quel suono che appartiene, che entra a livello narrativo nella vicenda del film: il dialogo fra due personaggi, il rumore della stanza in cui si trovano…

Fame (1980)

Nelle primissime inquadrature e ogni qal volta si vedono gli altoparlanti del taxi la musica è in campo, nel resto delle inquadrature la musica è fuori campo.


Fame (1980). Regia Alan Parker, musiche Michael Gore

fuori campo

Si definisce fuori campo quel suono diegetico la cui fonte non è visibile, cioè non è inquadrata.



in campo

Il suono diegetico può essere in campo e fuori campo. Si definisce in campo quel suono in cui la fonte, l’origine del suono stesso è visibile nell’inquadratura.


LE TECNICHE

I suoni possono essere acquisiti in contemporanea alle le riprese video, oppure prodotti e inseriti in un momento successivo.

presa diretta, doppiaggio

In base a questa prima distinzione, avremo:

1. suoni di presa diretta,

2. suoni di doppiaggio o di post produzione

scelta di stile

Oltre ad una scelta tecnica la presa diretta o il doppiaggio diventano una scelta stilistica che può variare a seconda dell’idea di film e del regista.


SUONI E RUMORI. IL CINEMA COME SI FA

Contributi video RAI scuola


Il video tratto dalla serie DSE- L`occhio magico (1991), mette a confronto le opinioni di alcuni registi - tra cui Nanni Loy, Ettore Scola, Mario Monicelli - rispetto all`uso cinematografico della presa diretta rispetto al doppiaggio e alla registrazione dei rumori invece del rumorista, che eseguirà successivamente in sincrono i rumori principali.



doppiaggio

Il contrario della presa diretta è il doppiaggio, che consiste nel registrare le voci e i rumori in studio per poi montarli sulle immagini precedentemente acquisite.

Oltre al cinema, gli ambiti in cui è maggiormente utilizzato sono la televisione, l'animazione e la pubblicità (messaggi radiofonici e/o televisivi).


Sessione di doppiaggio

Dialoghi, rumori e sonorizzazioni.

Gli effetti sonori raramente sono registrati in "presa diretta" durante le riprese, perché in quella fase ci si concentra sui dialoghi fra gli attori, direzionando i microfoni su di loro. 

In questo modo, si riduce il fastidioso rumore d'ambiente, ma anche i rumori generati dagli attori stessi (rumori di passi, di porte che si chiudono, del tintinnio di un braccialetto, etc.). 

Il rumorista, allora, controlla la traccia audio con i dialoghi, e registra dei nuovi rumori su una traccia a parte, provvedendo poi a sincronizzarla in modo che il nuovo rumore (più efficace e pulito), sia posizionato nel punto corretto. Alcuni di questi nuovi rumori sono generati manualmente e appositamente per il film. Il rumorista può aggiungere dei rumori che nella presa diretta non esistevano affatto (detti anche "effetti speciali sonori").

Doppiaggio: viggio dietro le quinte

Approfondimento.

Viaggio dietro le quinte di grandi film come "C'era una volta il West" e "La leggenda del pianista sull'oceano", con alcuni dei più celebri rumoristi italiani. Dal dopoguerra, con la nascita del doppiaggio, passando per Sergio Leone fino ad arrivare a Tornatore, il mestiere del rumorista ha sempre avuto un ruolo fondamentale nell'industria cinematografica.


i motivi del doppiaggio

I motivi per cui si sceglie il doppiaggio possono essere tanti..

1. Dare voce ai personaggi dei film d'animazione o a neonati, oggetti, marionette, animali e altro.

2. Sostituire la voce di un attore privo di fonogenia o che presenta un'eccessiva inflessione dialettale.

3. Realizzare la traccia audio di film non girati in presa diretta, alla quale si può rinunciare in scene problematiche o a causa di fattori ambientali (quali vento, pioggia, ecc.).

4. Rimediare ad un sonoro in presa diretta mal riuscito o con un eccessivo rumore d'ambiente.

5. Aggiungere al film o agli spot pubblicitari una voce fuori campo.

6. Poter far recitare più liberamente attori di diverse nazionalità impegnati nello stesso film, come accade spesso nelle coproduzioni europee: il doppiaggio, previsto già in pre-produzione, viene poi realizzato in più lingue mantenendo parte del sonoro in presa diretta.

7. Sostituire la voce di attori non professionisti, che non riescono a recitare con precisione le battute del copione. È una situazione che spesso il regista prevede fin dai provini, come accadeva, ad esempio, in molti film del neorealismo; l'intento, in questi casi, è quello di mantenere la spontaneità della recitazione, rimediando ai piccoli errori col successivo doppiaggio.


strumenti

Il doppiaggio di realizza in sale di doppiaggio, cioè in sale di registrazione specializzate dotate di postazioni con microfoni e leggii posti davanti a schermi dove scorrono e immagini da sonorizzare

presa diretta

La tecnica di acquisizione del suono (ambienti, dialoghi degli attori e tutto il resto che si verifica sul set) che avviene in contemporanea all'acquisizione del video con una strumentazione audio dedicata.

oggetto

Oggetto della presa diretta sono soprattutto i dialoghi (ma spesso entrano nella registrazione anche i suoni e i rumori ). 

La presa diretta è usata negli Stati Uniti praticamente dall'inizio del sonoro (capita non di rado nei film americani di intravedere la giraffa pendolare nella parte superiore dello schermo), mentre in Italia si è andata imponendo in questi ultimi anni e non per tutti i film. La prima la regola era infatti quella di registrare la voce dell'attore in studio, in un momento successivo, per garantire un suono più nitido e pulito.