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LA PIRATERIA NEL MONDO ANTICO

Le risorse marittime rappresentavano una ricchezza che superava l'agricoltura, favorendo lo sviluppo della navigazione come disciplina fondamentale. I giovani venivano formati per diventare abili marinai, mentre i Cilici ricattavano schiavi per venderli.

LA PIRATERIA NEL MONDO ANTICO

Arrivo dei Cilici

LEGGE DELL'ANTIPIRATERIA: Lex Gabinia, hostes gentium "nemici dell'umanità".

rapiscono Giulio Cesare

in cambio di ricchezze ricattavano gli schiavi che erano portati nelle loro navi per poi essere venduti.

Alessandro Magno era preoccupato della intensa potenza che la Grecia esercitava perchè da quest'ultima dipendevano i rifornimenti che servivano al re per distruggere e occupare la Persia.

COALIZIONE INTERNAZIONALE contro la pirateria

Morte di Alessadro Magno: i pirati diventano un aiuto e sono arruolati nell'esercito.

Le risorse marittime costituivano una ricchezza tale da superare l'attività agricola.

É introdotta una nuova disciplina: la navigazione. I giovani acquisivano tutte le conoscenze necessarie per diventare bravi e potenti marinai.

LA PIRATERIA NEL MONDO ANTICO

Il politico e militare Pompeo, considerato da tutti il più potente, riuscì sconfiggere i pirati dando fine per un lungo periodo alla pirateria. Giunse con 120 mila soldati, 4000 cavalieri, 270 navi e oltre 6000 talenti al Mediterraneo, a Creta, a Delo, in Iliria e in Cilicia. In tanti si arresero e venne donata loro una proprietà terriera, con lo scopo di ridurre il fenomeno della pirateria.

Le insenature permettevano, durante i viaggi, ai marinai di nascondersi e di conseguenza l'accesso alle rotte commerciali.

ILIADE E ODISSEA: Omero parlava della pirateria come una cosa non evidentemente negativa. Infatti successivamente per i Greci la parola "pirata" corrisponderà al vinto.

FONTI: Lettere di Amarna (362 atti).

Il viaggio di Unamos, la rotta dei due pirati Tiro e Sidone, durante il Regno di Ramses III.
2 gruppi di pirati: i Lukka (godevano di una zona che consentiva di attaccare i luoghi costieri del Mediterraneo orientale; erano odiati dall'Imperatore di Alasia, Cipro) e i Sherden

Atene, Corinto ed Egina godevano di una vasta economia grazie allo sviluppo del commercio marittimo.

TUCIDIDE ED EROTODO: entrambi gli storici affermano che il re di Creta Minosse avvesse una autorità così forte da essere riuscito a "ripulire il mare dai pirati". Essendo a disposizione di un'enorme flotta e un esteso dominio, sottomette e colonizza le Cicladi.

TALASSOCRAZIA: DOMINIO DEL MARE

Dal greco "pèira"(assaltare, tentare), è un'azione illegale piratesca in cui prevale la violenza marittima.

I pirati decidevano di abbandonare la vita mercantile e dedicarsi a quella nautica saccheggiando e sottomettendo i popoli più deboli.
PIRATI: nomadi e indipendenti

Le scarse terre fertili non soddisfacevano il fabbisogno dell'intera popolazione.