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L'Età Comunale: i mercanti e le tecniche di commercio (XI e il XII secolo)

Durante l'XI e il XII secolo, il mercante medievale si trovava ad affrontare un contesto sociale in evoluzione, che lo portava a sviluppare nuove competenze, come la lettura e la scrittura, per gestire meglio i propri affari.

L'Età Comunale: i mercanti e le tecniche di commercio (XI e il XII secolo)

L'Età Comunale: i mercanti e le tecniche di commercio (XI e il XII secolo)

L'economia era in pieno sviluppo. Nelle città mercantili, sono state coniate molte monete d'oro, come ad esempio il Fiorino a Firenze e il ducato a Venezia.

Il Ducato in Argento - Venezia
Il fiorino d'oro - Firenze

Il Mercante a Venezia

Il volume degli scambi è stato notevole, quindi i mercanti hanno iniziato ad utilizzare la lettera di cambio. Si trattava di un lettera scritta di pagamento, trasferibile da un individuo ad un altro.

In questo disordine sociale, il mercante medievale ha dovuto evolversi e progredire. Per questo motivo, ha iniziato ad utilizzare i mezzi un tempo riservati al clero, come la lettura e la scrittura. Soltanto così un mercante poteva conoscere i prezzi, il valore delle monete e le usanze dei luoghi dove gestiva i propri affari.

Sono nate le Fiere della Contea di Champagne, dove venivano vendute le spezie e le sete d'Oriente e i tessuti pregiati delle Fiandre.

Le diverse fasi dell'istituzione comunale in Italia: la prima è stata di tipo consolare, in cui i consoli amministravano il governo per un solo anno; nella seconda si è diffusa una nuova figura chiamata Podestà, esperto in campo militare e giuridico; infine, la terza fase è stata costituita dal potere del popolo, cioè da coloro che esercitavano un determinato mestiere.

Il potere del popolo
Il palazzo dei Consoli di Gubbio
Il Podestà

A causa dello sviluppo economico e demografico, le principali città hanno avuto bisogno di un nuova struttura politica, la quale ha preso il nome di Comune.