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Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli è nato a Firenze il 3 maggio 1469 e vi è morto il 21 giugno 1527. La sua opera più famosa, "Il Principe", scritta nel 1513 e pubblicata postuma nel 1532, offre consigli ai sovrani su come mantenere il potere, anche attraverso la crudeltà e la menzogna se necessario.

Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli

Il pensiero di Machiavelli

Le concezioni politiche di Machiavelli scaturiscono dal rapporto diretto con la realtà storica. Il suo pensiero è una fusione tra teoria, elaborazione del progetto politico, e prassi, esperienza dell’azione politica desunta dalla realtà. Alla base della riflessione vi è la coscienza della crisi contemporanea: - crisi politica, perché l’Italia pare frammentata in Stati deboli e instabili; - crisi militare, per via delle milizie mercenarie; - crisi morale, perché sono scomparsi quei valori fondamentali per un vivere civile (patriottismo, eroismo, sacrificio). Siccome gli Stati sono prossimi a perdere la loro indipendenza, l’unica soluzione è un principe dalla straordinaria virtù

Arte della guerra

Scritto nel 1519, è un trattato in forma di dialogo ambientato negli Orti Oricellai. Il personaggio fondamentale è Colonna, che è portavoce delle idee dell’autore. L’argomento è la polemica contro le milizie mercenarie, causa della debolezza dello Stato: esso infatti deve utilizzare armi proprie.

La Mandragola

La Mandragola è una commedia del 1518 nella quale Machiavelli polemizza contro la corruzione della società e celebra la virtù dei personaggi che arrivano al proprio fine. L’intreccio si svolge a Firenze e racconta un amore contrastato (tra Callimaco e Lucrezia) che si risolve felicemente grazie a un parassita (Ligurio)

Il Principe

Tentò un riavvicinamento alla politica tramite i Medici, dedicando a Lorenzo il Principe. Scritto nel 1513 ma pubblicato postumo nel 1532, si propone al principe i mezzi per il mantenimento dello Stato, consigliandogli anche la crudeltà e la menzogna quando le esigenze lo impongono.

La famigia e la carriera

Considerò la monarchia di Luigi XII un esempio da seguire e si mise al servizio di Cesare Borgia, ma quando salirono al potere i Medici fu cacciato da Firenze
Nato in una famiglia modesta, divenne cancelliere di Firenze con molte responsabilità sulle decisioni di politica estera e interna, missioni diplomatiche e una fitta rete di corrispondenze, così ebbe una grande esperienza diretta della realtà politica e militare.

Nascita e morte

Muore a Firenze il 21 giugno 1527
Nsce a Firenze il 3 maggio 1469